GOTHAM - recensione dell'episodio 1x06 "Spirit of the Goat"



Carissimi, di seguito trovate la mia sofferta recensione dell'episodio 1x06 "Spirit of the Goat" di GOTHAM, andato in onda lunedì 27 ottobre sul canale americano FOX. Perché sofferta? Continua a leggere....



Allora, è ufficiale, questa recensione non riesco a scriverla. No. Proprio no. Perché a distanza di 12 ore ho ancora il brivido lungo la schiena, il formicolio nelle mani, la super esaltazione per l’apparizione finale di Oswald. Fantastico! 


Ma proviamo ad andare con ordine e vedere cosa è successo in questa puntata di GOTHAM, la sesta, dal titolo “Spirit of the Goat”, lo Spirito della Capra. Azzeccatissima la programmazione di questo episodio molto dark proprio nella settimana di halloween, atmosfera perfetta. 


Iniziamo con un flashback, 10 anni prima un giovane e intraprendente Harvey Bullock (Donal Logue) ha lavorato al caso in cui un assassino, che si faceva chiamare appunto “Spirito della Capra”, rapiva ed uccideva con dei rituali dall'aspetto satanico i primogeniti delle famiglie benestanti di Gotham City. Insieme al Detective Dix (Dan Hedaya), Bullock trova l’assassino e lo uccide, ma troppo tardi per la ragazza, che è già morta quando arrivano, e per lo stesso Dix, che rimarrà costretto su una sedia a rotelle a seguito dello scontro con lo Spirito della Capra.

Torniamo ai giorni nostri e troviamo Gordon (Ben McKenzie) e Barbara (Erin Richards) alle prese con l’ennesima noiosissima discussione sui segreti di Jim (troppo bravo ragazzo, troppo!).
 



Mentre Bullock e Nygma (Cory Michael Smith) sono sulla scena di un assassinio identico a quelli della Capra. Identico anche in particolari che non erano stati rivelati a nessuno, nè registrati nei rapporti del caso. 

Non siamo quindi in presenza di un emulatore....di cosa si tratta, allora, visto che l'assassino era  stato ucciso da Bullock? Una reincarnazione?

Nello stesso luogo dove 10 anni prima Bullock aveva ucciso lo Spirito della Capra, ora Bullock e Gordon trovano e arrestano il nuovo assassino, in tempo questa volta per salvare la ragazza. 
1 a 0 per i detective! Ma a Bullock qualcosa non torna…ci deve essere un collegamento tra i due assassini, una mente comune.
E’ allora che arriva l’illuminazione, il fiuto del bravo detective aiuta Bullock a seguire la traccia giusta e ad arrivare al feroce burattinaio che tira i fili dei burattini assassini. La burattinaia, in effetti. La psicoterapeuta del padre di una delle vittime, che con l’ipnosi ha costretto uomini mentalmente instabili a diventare spietati, quanto macabri, assassini.
 

Il tema torna, è ricorrente. Il giustiziere. E’ per questo GOTHAM ha bisogno di BATMAN. Perché la corruzione dilaga, i ricchi e potenti spadroneggiano a danno degli umili. E la gente cerca un modo per farsi giustizia da sé. Dopo il  Balloonman e Patosky, ecco la giustiziera, che trova il suo modo folle e sopra le righe per affrontare il problema. La psicoterapeuta lavora pro bono anche per i meno fortunati e vedendo lo stato di degrado e abbandono ha deciso che la giusta punizione per ridare speranza alla città fosse quella di colpire i primogeniti di queste famiglie ricche, corrotte, approfittatrici.

Bullock a distanza di 10 anni chiude definitivamente un caso che lo aveva molto coinvolto e turbato, dove il suo partner è rimasto ferito in modo permanete. Sente il peso della responsabilità di quell’incidente. Dix voleva aspettare i rinforzi, ma il giovane Bullock non poteva aspettare. Ora paga le spese sanitarie di Dix e ha imparato la lezione: NIENTE EROI. 

"Gotham's golden rule. No Heroes." 



La differenza tra il giovane e intrepido Bullock e quello attuale, cinico e po’ svogliato è netta e mostra perfettamente il processo di deterioramento dei buoni valori, sia per i fatti della vita, che per le peculiarità di una città come Gotham. Inutile dire, però, che il braccio sulle spalle di Gordon ha mostrato la gratitudine e un legame che cresce e si rinsalda. Bullock ci piace sempre di più. E’ proprio un bravo ragazzo. E David Longue ha reso magnificamente tutto questo. Lodi, lodi e ancora lodi!

E mentre accade tutto questo, gli agenti Allen (Andrew Stewart Jones) e Montoya (Victoria Cartagena) (che dovrebbero essere i super bravi, super onesti e super corretti, ma che ci super-stanno sulle super-scatole), trovano finalmente una persona disposta a testimoniare che Gordon ha sparato a Cobblepot. Montoya chiarisce a Barbara che Gordon è coinvolto in giri pericolosi e che sarà arrestato. Lei allora chiede a Jim di andarsene per evitare l’arresto. Ma lui, duro e puro: "non posso scappare."

" I CAN’T RUN" 
 
Mentre lo portano alla stazione di polizia con l’accusa dell’omicidio di Cobblepot una figura si staglia sullo sfondo, si avvicina la telecamera e troviamo un Oswald Cobblepot in grandissimo spolvero, con un sorriso compiaciuto ed emozionato. E via ai titoli di coda con l’emozione alle stelle.
Lo aveva detto a sua madre (cameo di grande livello di Carol Kane nei panni di Gertrud Cobblepot), Oswald, che aveva trovato un AMICO VERO, un poliziotto di cui si poteva fidare. Con questa mossa ha legato il suo destino a sé ancora di più, a doppio filo. 

L’assenza di Fish Mooney in questo episodio la metterei tra i lati positivi. All'inizio mi piaceva come personaggio, ma confesso che a lungo andare l’ho trovata noiosa, senza colore, sempre uguale. La prossima puntata la rivedremo, speriamo che saprà dare un po’ di sapore in più.
Invece Selina Kyle (Camren Bicondova) fa un'altra fugacissima apparizione....ruba qualcosa a casa di Bruce (David Mazouz). Anche lui di passaggio in questa puntata.


Nygma si sta ritagliando sempre più spazio ed è, per me, lo Sheldon Cooper di Gotham. Geniale, parla a macchinetta, ha un senso dell’umorismo spiccatissimo, ma che capisce solo lui.

Impacciato con le donne. In questo episodio lo vediamo in una sorta di corteggiamento della ragazza dell’archivio, cui annusa i capelli e cerca di riorganizzare il lavoro….lei non lo capisce e non lo apprezza, la delusione ne altera i lineamenti e per un attimo perde il suo sorriso  vediamo delinearsi sempre più i tratti di Riddler…


Conclusioni: Eh, le conclusioni.... L’episodio, diretto da TJ Scott e scritto da Ben Edlund, è stato elettrizzante. Quando gli autori si concentrano su un personaggio e ce lo fanno vedere, sentire e annusare, la qualità della puntata cresce esponenzialmente. Il caso è stato risolto anche questa volta in modo sbrigativo, ma va bene così, perché il cuore della puntata non è l’indagine, ma l’evoluzione e la storia dei vari personaggi. La serie risulta decisamente più coinvolgente, perché il telespettatore vuole vedere e capire cosa c’era prima, cosa è successo prima, vuole vedere la TRASFORMAZIONE. I singoli casi da risolvere funzionano quando fanno da sfondo. Bullock mi ha un decisamente stupito. Si intuiva che sotto il cappello ci fosse un bravo ragazzo che si era perso chissà dove e chissà quando. Ora lo sappiamo dove e quando. “Gotham’s golden rule, Harvey, NO HEROES”. E sti cazzi.  


E meno male che questa recensione non riuscivo a scriverla! Grazie di essere arrivati fin qui. E voi, cosa pensate di questo episodio?

Non ci rimane che scoprire, nel prossimo episodio "Penguin's Umbrella", in onda lunedì 3 novembre su FOX, la reazione di Falcone alla notizia che Oswald è vivo, per cui Gordon ha mentito. Come abbiamo visto nel Promo, evidentemente è questa è la ragione per cui manda Victor Zsazs a trovarlo. 
Finalmente anche Barbara avrà le sue risposte, si spera. Così avremo un'angoscia in meno.

Ora più che mai sono in trepidazione per la prossima puntata, si vocifera che l'episodio il settimo  sarà ESPLOSIVO e pieno di colpi di scena, questo episodio effettivamente ha gettato le premesse per un episodio straordinario.
Stay tuned, vi proporremo appena disponibili anticipazioni, news e spoiler sul prossimo episodio!

Un saluto agli amici di Gotham ITA!

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Articolo di Unknown

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