16 ottobre 2013

AGENTS OF SHIELD - Recap episodio 1x04, "Eye Spy"


Ed è arrivato anche il quarto episodio di Agents of SHIELD, il primo dopo l'annuncio del prolungamento a 22 episodi. La puntata, dopo il debutto del primo criminale dell'Universo Marvel (Graviton), ha presentato un nuovo nemico, il cui nome rimane nascosto nell'ombra.

L'episodio è stato scritto da Jeffrey Bell (per la prima volta, non dai coniugi Whedon e Tancharoen) e diretto da Roxann Dawson.


A Stoccolma, Svezia, degli uomini vestiti elegantemente, con delle maschere rosse da kabuki (teatro giapponese, ndr) e delle valigette entrano nella metropolitana. Qui, una misteriosa donna li segue e, una volta nel treno, disabilita le luci, stende gli individui e ruba, ad uno di essi, una delle valigette, che, si scoprirà poco dopo, contiene dei diamanti.

A causa di questo evento, Coulson porta la squadra a Stoccolma per investigare. A seguito di un'analisi, da parte di Skye (che vive in una jeep nell'hangar e sta imparando ad usare le armi), sulle foto scattate dai presenti e postate sui social network, si scopre che la donna è Akela Amador, un ex agente SHIELD addestrato proprio da Coulson; egli spiega che lei faceva parte di una squadra che fallì una missione, ma che i loro cadaveri, nonostante sul posto fosse evidente che vi fosse stata una carneficina, non furono mai trovati. La ragazza viene rintracciata in Bielorussia, dove il team si dirige. Qui scoprono che Akela ha degli strani poteri, grazie ai quali ha salvato una donna da un tumore. Tuttavia, sembra che lei non abbia molta simpatia per lo SHIELD, dato che attacca Fitz, Simmons e Skye facendo ribaltare il furgone su cui si trovavano, senza però danneggiarli gravemente.


Sul jet, grazie al lavoro di Skye, la squadra riesce a scoprire che Akela ha impiantato, in un occhio, una telecamera con cui può vedere attraverso le pareti solide. Tuttavia, attraverso la medesima, lei viene osservata da un individuo che sembra controllare le sue azioni. May decide così di recarsi da lei per catturarla. Lo scontro sembra volgere in favore di Akela, che può vederla anche al buio, ma l'intervento tempestivo di Coulson, che la colpisce con una pistola speciale che usa un veleno soporifero, ne permette la cattura. La ragazza si risveglia nella sala interrogatori del jet, dove viene a sapere che lo SHIELD ha deciso di darle una seconda possibilità se collaborerà con loro; inoltre, il suo occhio ha subito un hacking da parte di Skye, per cui adesso l'individuo che la controlla vede quello che viene registrato da degli occhiali speciali di Ward. Akela accetta di collaborare, e rivela che lei è stata prigioniera per quattro anni di una potente e sconosciuta organizzazione, che le ha impiantato l'occhio bionico in sostituzione di quello che aveva perso durante la missione in cui fu creduta morta. Lei però fu costretta a lavorare per quelle stesse persone, dato che all'interno della telecamere è piazzata una piccola carica esplosiva che detonerà se verrà scoperto un suo tradimento. Sebbene non abbia mai incontrato un singolo membro dell'organizzazione, l'allieva di Coulson si è tenuta in contatto con un uomo, che le dà gli ordini, e di cui sa soltanto che non è statunitense (scrive in inglese britannico e compie molti errori di sintassi).

Intanto, Ward e Skye decidono di compiere la missione affidata ad Akela.  I due si recano al complesso Todorov, sempre in Bielorussia, dove il primo dei due si introduce, non senza difficoltà (non deve far capire al mandante di Akela che non è lei ad essere in azione), in una stanza con due scienziati e delle lavagne su tutte le pareti; dopo aver inquadrato degli strani simboli, Ward riceve il messaggio del completamento della missione. Tuttavia, mentre lascia l'edificio, scopre che una guardia che aveva steso in precedenza aveva fatto scattare l'allarme. Intanto, Fitz e Simmons operano Akela all'occhio bionico, con l'intenzione di rimuoverglielo, nonostante non avessero mai operato prima. Purtroppo, durante la fuga, Ward si guarda in uno specchio ed il mandante fa esplodere la carica nell'occhio della Amador, che però, fortunatamente, viene rimosso in tempo dai due scienziati del team. Coulson, intanto, rintraccia un contatto della sua ex allieva, ma questi, a sua volta controllato dal membro dell'organizzazione, muore all'istante.

Sul jet, Akela viene presa in custodia dallo SHIELD, ma, poco prima di andarsene, dice a May di essersi resa conto che a Coulson è stato fatto qualcosa. Quando l'agente chiede maggiori informazioni, la donna dice di lasciar stare.

Nella scena dopo i crediti, Ward e Fitz stanno giocando a poker, ed il secondo si fa aiutare da Skye (che usa la tecnologia presa ad Akela) per guardare le sue carte. Quando però la ragazza gli fa notare che, così facendo, avrebbe visto anche sotto i suoi vestiti, lo scienziato folda e lascia il tavolo. Skye riesce comunque a guardare sotto i vestiti di Ward, rimanendo molto colpita dalla scoperta.

Il quarto, eccitante episodio ci lascia con diversi dubbi, che, si spera, verranno ben spiegati nelle prossime puntate. Chi è il mandante di Akela? Per quale organizzazione lavora? E quanto è grande? Qualche idea ce l'abbiamo: potrebbe essere l'HYDRA (ed il mandante addirittura il Teschio Rosso!), oppure l'AIM (Avanzate Idee Meccaniche), già comparsa in Iron Man 3, ed in questo caso, l'uomo nell'ombra potrebbe essere MODOK. In effetti, nei fumetti, Graviton (come detto, comparso nello scorso episodio) fa parte proprio dell'associazione criminale ultratecnologica. Altro candidato potrebbe essere Anthony Quinn, il ricco imprenditore comparso anche lui nel terzo episodio. La serie comincia ad entrare nel vivo, anche se sarebbe bello vedere più personaggi veri e propri dell'Universo Marvel (non potevano usare, ad esempio, Misty Knight invece di "Akela Amador"?). Ma per fortuna, mancano ancora 18 puntate, e la prossima sarà trasmessa il 22 ottobre, cioè tra sei giorni. Vi conviene rimanere sintonizzati!

Non ci sono stati riferimenti particolari all'Universo Marvel in questo episodio.
Sono però presenti errori di natura linguistica: pur trovandosi in Bielorussia, sia gli agenti che gli abitanti del luogo parlano in russo. Ad esempio, Coulson dice ad un contadino "Spasiba" ("grazie" in russo), sentendosi rispondere "Da" ("si"); in realtà, avrebbe dovuto dire "Dziakuj" ("grazie" in bielorusso) e l'uomo rispondere "Vy" ("si" in bielorusso).


3 commenti:

  1. Concordo con il recap, in toto. Effettivamente mi fa un po' incazzare che una serie Marvel si faccia così tanti scrupoli ad inserire dei characters secondari (tipo Misty Knight) nello show, introducendo solo personaggi nuovi senza background. Mi fa ancora più rabbia se penso che il parente povero della DC, ARROW, nelle prime quattro puntate aveva introdotto, oltre al protagonista... Deathstroke, Deadshot, Yao Fei, Malcom Merlyn...

    Comunque, punto i miei due penny che la società segreta (salvo che non inventano anche in questo caso da 0) è l'AIM: d'altronde questa serie si è aperta con una prima puntata in cui si faceva un richiamo ad Extremis (la controparte cinematografica di Aldrich Killian, in Iron Man 3, è rappresentato proprio come fondatore di suddetta società). Solo che Aldrich è morto nel suddetto film, quindi chi ci potrebbe essere a capo dell'organizzazione al suo posto?
    Incrocio le dita per un George Tarleton, anche prima che diventi MODOK. :D

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  2. E se fosse Lucia Von Bardas? Potrebbe condurre ad una sottotrama stile Secret War, e quello sarebbe figo, anche se manca l'Uomo Ragno (sostituibile da un Pugno d'Acciaio od un Moon Knight). Comunque la Marvel dice di avere quattro tra serie TV e speciali televisivi in programmazione, va a finire che ci buttano dentro un Marvel Knights od un Heroes for Hire.
    Ma perché non vado a fare lo sceneggiatore ai Marvel Studios, a questo punto? XD

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  3. Credo che mettere Lucia Von Bardas senza menzionare Latveria sia, da parte dei produttori, una scelta masochista, visto che comunque i diritti sui F4 (e quindi anche su Destino e relativi comprimari) appartengano ancora alla Fox.

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