La scorsa domenica il fuoco ha incontrato
il ghiaccio. Ma non è stato il fuoco di Daenerys e dei suoi figli ha
trarre in salvo Jon nel momento in cui egli si è trovato solo contro
un esercito di Estranei.
Parliamo in fatti di Benjen Stark (Joseph
Mawle). C'è chi, tra i detrattori della stagione, lo ha da subito
eletto punta di diamante del declino narrativo e della
randomizzazione degli eventi
degli ultimi sette episodi, ciliegina sulla torta di alcune
contraddizioni contenutistiche, spaziali e temporali che hanno
caratterizzato una discussa annata per Game of Thrones.
Altri hanno invece dimostrato grande interesse per questo
personaggio, scomparso nella prima stagione e riapparso
miracolosamente nel season finale della
terza. Sembra che salvare gli Stark da morte certa sia quello che
Benjen fa: dopotutto egli è uno
Stark.
Come abbiamo già detto, incontrammo
Benjen Stark per la prima volta nel corso della prima stagione quando
poteva definirsi ancora vivo, un essere che respira, decongelato e
soprattutto fratello di niente poco di meno che Ned Stark. Benjen è
colui che invitò Jon ad unirsi ai Guardiani della Notte sotto la sua
protezione. Ma dopo una spedizione al di là della barriera, di
Benjen tornò indietro soltanto il cavallo. L'uomo sparì nel nulla e
fu dato per morto per lungo tempo, finché non incrociammo nuovamente
il suo cammino sei stagioni dopo e lo trovammo decisamente cambiato.
Durante la grande fuga di Bran e Meera,
braccati da numerosi Estranei nonostante il vantaggio assicuratogli
dal memorabile sacrificio di Hodor, una figura incappucciata accorse
in loro aiuto. Brandendo una catena infuocata, l'uomo misterioso
salvò i due ragazzi. Dopodiché, egli rivelò essere Benjen e spiegò
al nipote Bran ciò che gli era capitato: fu attaccato da degli
Estranei, pugnalato e lasciato a morire. I Figli della Foresta lo
trovarono e gli salvarono la vita, piantandogli una scheggia di Vetro
di Drago nel cuore, ma trasformandolo in una sorta di non morto dalla
pelle bluastra, probabilmente a causa dell'ipotermia alla quale il
freddo del nord avrà sottoposto il suo corpo.
Il suo nuovo status soprannaturale
ha come conseguenza l'impossibilità di varcare il confine con la
Barriera e tornare dunque insieme a Bran e Meera nella civiltà.
Lasciò tuttavia il nipote con questa profetica frase:“La Grande
Guerra sta arrivando … io lotto ancora per i viventi. Continuerò a
farlo, finché potrò farlo.” Cosa che effettivamente ha fatto.
Proprio in Eastwatch, che avrebbe potuto intitolarsi
tranquillamente The Watcher in onore di questo trascurato e
tormentato personaggio, Benjen viene sommerso dall'esercito nemico.
La breve storia di Benjen Stark sembra concludersi qui, ma non
sarebbe certo la prima volta che l'uomo sopravvive a un'aggressione,
per quanto essa possa esser risultata letale. È dunque una fine vera
e propria, o ne sentiremo ancora parlare?
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Povero Benjen! Un personaggio che sin dalla lettura del libro mi ha affascinato e qui nella serie sprecato come un nonulla...
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