THE DEFENDERS - Recensione 1x02 "Mean Right Hook"

Dopo un pilot di introduzione, scopriamo insieme come si infittisce la trama.

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Riprendiamo esattamente da dove eravamo rimasti, con Matt ad ascoltare sconvolto i postumi della scossa che ha colpito il suo quartiere.
Dopo lunghe analisi e tentennamenti, il nostro decide di ignorare la signora che non riusciva a uscire e preferisce intervenire per impedire a un esercente di assalire dei ragazzi che lo stavano rapinando.
Non sapremo mai se quella signora sia infine riuscita a mettersi in salvo, ma scopriamo già il giorno dopo che la storia del semplice terremoto sembra essere un insabbiamento voluto direttamente dai piani alti della gerarchia massonica del potere temporale di tutto il cosmo conosciuto e sconosciuto, altrimenti nota come la Mano (che i più esperti hanno già incontrato nelle precedenti stagioni di Daredevil e Iron Fist).

Non questa mano

Sembra che l'organizzazione sia alla ricerca di qualcosa nel sottosuolo, ma che sia incappata in una sorta di muro magico invalicabile sul quale è stato scritto in elfico antico "Tu non puoi passare". Saputo ciò Sigourney Alexandra Weaver non si arrende, e anzi, intuisce che si tratti in realtà di una porta la cui chiave sarebbe l'immortale Iron Fist appena ritornato in città (aveva ragione il kebab).   

Jessica prosegue nel frattempo l'indagine sul padre scomparso, il quale sembra nascondesse nell'appartamento in centro la riserva annuale di esplosivo di Wile E. Coyote. Non contenta, la nostra detective ruba del materiale alle forze dell'ordine e si fa un giro per gli archivi cittadini alla ricerca dei mandanti, ma saltando da una scatola cinese all'altra deve infine arrestarsi prima di poter scoprire il nome della società originale, la quale sembra affondare le radici talmente nel passato che la bibliotecaria le propone di rivolgersi alla sezione storica.
Senza neanche avere il tempo di cercare il numero del professor Jones, Jessica viene raggiunta e messa in guardia da Hogarth, la quale teme che i guai di Jessica possano ricadere sullo studio legale per il quale lavorava. Data la prevedibile risposta della ragazza, Hogarth affida a Foggy il compito non ufficiale di proteggerla dal punto di vista legale.

Passando alle cose serie... perché nessuno si è ancora complimentato per la mia nuova capigliatura?

Ma Jessica non è l'unica a indagare, così assistiamo parallelamente agli sforzi investigativi di Iron Fist e Danny Rand, sforzi che li portano a convergere nello studio del cugino americano di Hattori Hanzō, dove un gruppo di ragazzi reclutati ad Harlem arriva a ripulire il pavimento tappezzato di cadaveri con una mistura di Mastro Lindo e sangue di xenomorfo.

È una ricetta segreta

Danny non perde tempo e, tra tutti, si mette a pestare proprio il ragazzo che Luke sta seguendo, facendo infuriare l'eroe di Harlem e dando luogo allo scontro tra i due promesso dal trailer. Il risultato è che i nostri se la danno a gambe alla prima volantedella polizia, lasciando che il protetto di Luke venga infine arrestato.

Luke Cage subito prima di prendere l'improvvisa decisione di masticare dal lato destro

Tornata nel suo appartamento, Jessica trova l'uomo che sta cercando tutto impaurito e con una pistola in mano, ma non fa in tempo a farlo ragionare che la misteriosa ninja dello scorso episodio appare sulla scena per riservare al poverino lo stesso trattamento del kebab dell'altra volta. Detestando fortemente le spezie e avendo sempre avuto il dubbio su cosa ci fosse davvero in quei panini, l'uomo decide di non darle questa soddisfazione e si autoesclude dal cast dei prossimi episodi.
Jessica si mette all'inseguimento della venditrice di falafel, ma giunta in strada viene fermata e arrestata da Misty (la detective che abbiamo conosciuto in Luke Cage).

Mi creda, non lo so perché tutti gli svitati finiscano ad ammazzarsi nel mio appartamento

A metà dell'interrogatorio, prima che Misty riesca a ricevere delle vere risposte, giunge in aiuto di Jessica proprio Matt, il quale durante uno scambio precedente con Foggy aveva accettato di occuparsi di alcuni casi in sospeso dell'amico per tenersi occupato e reprimere l'impulso di andare in giro vestito da Daredevil.

Non ho bisogno della maschera per una bella entrata a effetto, non vi pare?

Termina così il secondo episodio, con una scena che richiama l'incontro tra i due eroi avvenuto nei fumetti.
Si iniziano a vedere questi quattro mondi convergere sia con gli incontri diretti Luke/Danny e Matt/Jessica che attraverso i rispettivi comprimari, le cui narrazioni si intrecciano e convergono quasi abitassero tutti in una frazione di Catel Manhattan, ma si sa, il mondo dei comics è fatto anche di fortunate coincidenze.
Sicuramente c'è molta più carne al fuoco ora, ma restiamo in attesa di vedere questi personaggi finalmente interagire e soprattutto di venire a sapere quale sia il piano supersegreto e supercattivo di Ripley.

Appuntamento a domani per la recensione del terzo episodio.
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