Quando si traspone un romanzo, il pubblico si divide sempre in due parti: quelli che conoscono l'opera originale e quelli che non sanno dell'esistenza della stessa. Come si distinguono queste due parti? Quando cambiano alcune cose nella trasposizione (i primi sono solitamente quelli seduti accanto a voi in sala che vi dicono in realtà succede questo... , in realtà quello... e cose simili).
Era ovvio, quindi, aspettarsi che, con Under The Dome, piovessero le critiche dei fan del libro, The Dome, per i cambiamenti effettuati nell'episodio pilota. Tuttavia, a difendere questi cambiamenti è giunto proprio Stephen King, autore del romanzo, in una lettera scritta ai fan. Continuate a leggere per visionarla.
Una lettera da Stephen:
Per quelli tra voi nella Terra dei Lettori Costanti, i quali stanno battibeccando sul fatto che la trasposizione in TV di The Dome stia variando considerevolmente rispetto al libro, ecco una piccola storia.
Verso la fine della sua vita, e dopo che le sue storie migliori fossero state scritte, James M. Cain acconsentì di essere intervistato da uno studente che trattava di cultura e arti per il suo giornale universitario. Questo giovane iniziò la sua intervista con Cain lamentandosi di come Hollywood abbia cambiato opere come Il postino suona sempre due volte e La fiamma del peccato (il titolo italiano del libro è La morte paga doppio, ma il film è uscito in Italia con quel titolo, ndr). Prima che cominciasse la sua declamazione, l'anziano lo interruppe indicandogli un ripiano di libri dietro la sua scrivania. "I film non li hanno cambiati affatto, figliolo" disse. "Sono tutti quanti lì. Ogni parola è la stessa di quando la scrissi".
Penso la stessa cosa su Under the Dome. Se avete amato il libro quando l'avete letto, esso è ancora lì per le vostre letture. Ma ciò non significa che la serie TV sia sbagliata, perché non lo è. Infatti, è ben fatta. E se notate attentamente, notate che molti dei miei personaggi sono ancora lì, sebbene alcuni siano stati combinati e altri hanno cambiato lavoro. Vale anche per la roba grossa, come la rissa del supermercato, il motivo di tutto quel propano, e le tematiche del libro sulle risorse in diminuzione.
Molti dei cambiamenti scritti da Brian K. Vaughan e la sua squadra di sceneggiatori sono stati necessari, e io li approvo. Alcuni sono stati creati per il loro piano di lasciare la Cupola sopra Chester's Mill per mesi invece di una settimana scarsa, come nel libro. Altre modificazioni della storia sono state cambiate perché gli autori hanno completamente re-immaginato la fonte della Cupola.
Che tutti questi cambiamenti dovessero essere fatti era la mia sola preoccupazione seria quando la serie era ancora un progetto, e questa preoccupazione era puramente pratica. Se la soluzione del mistero fosse stata la stessa in TV, tutti la scoprirebbero in breve tempo, il che toglierebbe molto divertimento (inoltre, molti lettori non hanno gradito la mia soluzione). D'altro canto, ciò rivelerebbe troppo se voi sapeste già i destini dei personaggi. Certi che nel libro muoiono - come Angie - nella serie sono ancora vivi ... almeno per un po'. E alcuni di quelli che nel libro sopravvivono potrebbero non essere fortunati durante la serie.
Sentite, io sono sempre stato uno scrittore situazionale. La mia idea su cosa fare con una trama è quella di spararle prima che si riproduca. E' vero che, quando inizio una storia, ho un'idea generale di come tutto finirò, ma in molti casi finisco in un posto diverso (per esempio, mi aspettavo di far morire Ben Mears alla fine de Le notti di Salem, e Susannah Dean doveva crepare in La canzone di Susannah). "Il libro è il capo" diceva Alfred Bester, e per me significa che la situazione la fa da padrona. Se tu giochi bene con i personaggi - e li fai giocare tenendo conto delle loro forze e debolezze - non potrai mai sbagliarti. E' impossibile.
C'è un solo elemento del mio romanzo che doveva per forza essere uguale nella serie, ed è la Cupola stessa. E' meglio pensare che il libro e ciò che vedrete ogni settimana siano due gemelli separati alla nascita. Entrambi vengono dallo stesso utero creativo, ma tu sei in grado di separarli. O, se siete propensi verso la fantascienza, pensate che siano due versioni parallele della stessa realtà.
Quanto a me, mi sto godendo la possibilità di osservare questa realtà alternativa; penso ancora che non ci siano posti come la Cupola.
Quanto a voi, Lettori Costanti, sentitevi liberi di prendere l'originale dai vostri scaffali quando volete. Non è cambiato nulla tra quelle copertine.
Stephen King
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