DOCTOR WHO - Recensione dell'episodio 8x05 "Time Heist"


“Helloooooo Stone Age!”
Passatemi la citazione dell’Undicesimo Dottore, per una volevo esordire con qualcosa di diverso dal solito “salve whovians”. 
Siamo giunti a “Time Heist” quinto episodio di una stagione, che a mio parere, sta procedendo alla grande ed è una delle più belle realizzate fino ad ora.


Un po’ come è successo con “Listen”, “Time Heist” a causa della sua intrecciata trama ha causato un po’ di confusione fra i suoi spettatori. Non trovo però che questo sia stato un elemento negativo, anzi tutto il contrario, adoro le trame complesse che si comprendono solo una volta visto tutto l’episodio.
Adoro le storie che partono dalla fine per poi terminare al principio, rendono il racconto interessate e ricco di colpi di scena, e in un telefilm dove il protagonista è un viaggiatore del tempo, calzano proprio a pennello.
Inoltre, “Time Heist” possiede uno stile innovativo sulla falsa riga di Ocean Eleven (così come ha affermato Peter Capaldi), caratterizzato da cambi di scena veloci e riprese a rallentatore che aiutavano ad aumentare il patos.


L’episodio si apre con questo misterioso Architetto che recluta il Dottore, Clara, Psi (un umano potenziato, ovvero ha letteralmente un computer nella testa) e Saibra (un’umana mutante) per rapinare la banca più sicura di tutto l’universo, la Banca di Karabraxos.
Un gruppo perfetto per una rapina. Il problema è che hanno dimenticato tutto e incluso il perché, il come o cosa rubare dalla banca. Solo l’Architetto lo sa, e per agevolare la loro impresa, quest’ultimo fa trovare alla nostra gang una serie di valigette all’interno della banca che contengono dei “gadget” utili per riuscire nel loro scopo.

A questo punto una domanda sorge spontanea: Se questo Architetto è stato così bravo da riuscire a lasciargli queste valigette qua e là per la banca, perché non l’ha rapinata lui stesso?
La risposta arriverà solo alla fine, ovvero che l’Architetto non era nient’altro che il Dottore che ha organizzato tutto questo per salvare lo Scrutatore, il mostro che la banca tiene prigioniero per scovare il senso di colpa nei criminali, e la sua consorte nonché gli ultimi rimasti della loro specie.
Ma allora come faceva a sapere di dover salvare i due mostri? Bè, gliel’ha detto Ms Delphox la direttrice della banca, che sul punto di morire decide di rimediare a quello che aveva fatto e liberarsi del suo senso.

Ms Delphox è interpretata da Keely Hawes, che a mio parere è un’attrice eccezionale. Non la conoscevo prima di vederla in “Time Heist”, ma sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua performance recitativa; le espressioni e i gesti si adattavano perfettamente al suo personaggio.


In conclusione, è stato un episodio troppo bello per essere criticato. Le battute, la storyline, la bravura degli attori sono stati eccezionali. Un altro episodio di qualità dell'ottava stagione!
A chi non è piaciuto solo questo: “Shut up everybody, just shut up. Shut up, shut up, shutty up-up-up!”


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Articolo di Ambra Gallo

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