23 aprile 2015

GAME OF THRONES - recensione dell'episodio 5x02 "The House of Black And White"


Winter is coming!
Eccoci alla seconda puntata, che ve ne pare? Andiamo a vedere cosa è successo...

Il secondo episodio della quinta stagione "The House of Black and White" è stato denso di avvenimenti, che porteranno ognuno a prendere la propria strada. La narrazione si svolge nello stile cui ci hanno abituati gli autori, passiamo da un personaggio all'altro e da un'ambientazione all'altra senza soluzione di continuità. Ne esce un'opera corale dove colori e sfumature danno sapore ad ogni singolo fotogramma. Sì, mi è piaciuto l'episodio, anche se la sensazione grande che lascia è che il bello debba ancora venire. E dal momento che siamo solo al secondo episodio, siamo perfettamente sincronizzati!




Abbiamo visto la Casa del Bianco e del Nero che dà il nome alla puntata. Ma solo da fuori. La nostra Arya è finalmente arrivata a Braavos e ha bussato alla porta bianca e nera di un edificio squadrato e relativamente anonimo, non è possibile capire cosa succeda all'interno, anche perché lei non riesce ad entrare fino alla fine dell'episodio, quando un amato personaggio fa capolino e la accoglie. Jaqen H'gar. Qui trovate una bella intervista all'attore, che spoilera anche un po' su cosa facciano gli Uomini Senza Volto. Se vi va andate a leggerla! 
Di Arya quindi sappiamo poco, se non che recita ancora la sua lista di nomi e che la sua perseveranza e tenacia sono state rafforzate dalle difficoltà che ha vissuto. Sa che il suo posto è alla Casa del Bianco e del Nero, e ha la consapevolezza di non avere altro posto dove andare, sebbene l'uomo che le apre la porta la prima volta (e che si rivela infine essere Jaqen H'gar, ma che nega di esserlo) le dica che può andare ovunque.... ed è vero. Ormai ha attraversato il Mare Stretto, lì nessuno la cerca, potrebbe andare ovunque e fare qualunque cosa. Ma lei vuole stare lì.  Vedremo a fare cosa e forse capiremo perché, prima o poi.

Brienne e Pod incontrano Sansa e Ditocorto in una taverna (piccolo il mondo dei Sette Regni!). Ma poi li perdono di nuovo e ricominciano a vagare alla loro ricerca. Brienne si mantiene ancorata al suo giuramento. Quasi fissata. E' impossibile per lei rinunciare a proteggere Sansa, anche se lei non vuole essere protetta Il suo giuramento è tutto quello che ha, tutto quello che è. Sebbene Petyr le faccia notare che le persone che ha giurato di proteggere in passato sono morte, lei non vacilla, la sua fede è grande e non si arrenderà.

 Brienne è il simbolo della perseveranza, della lealtà e  incarna tutti i principi e gli ideali dei nobili cavalieri delle ballate medievali. Pod è il suo fido e maldestro aiutante. Una coppia decisamente sui generis ...

Tra l'altro questa rincorsa di Sansa, che pare stia andando a Grande Inverno, anche se è non  ancora emerso con certezza (c'era qualche indizio nei trailer), potrebbe portare anche Brienne e Pod a Grande Inverno, con un'evoluzione della trama del tutto inedita e inaspettata, ma le sorpese potrebbero stupirci! Devo dire che, sebbene sembri una storyline noiosa, io ho delle grandi aspettative su quello che potrà succedere!

Ad Approdo del Re Jaime e Cersei si trovano ad affrontare una nuova minaccia. Cersei ha ricevuto una messaggio minaccioso nei confronti di Myrcella che è a Dorne. Ora che Oberyn è morto, la permanenza di Myrcella diventa pericolosa e l'alleanza con Lancia del Sole sempre più difficile. Cersei, che conosce la profezia (d'oro le loro corone e d'oro i loro sudari), teme per la vita della figlia. Nella sua lucida follia e nel suo immenso egoismo, Cersei ha sempre un posto nel cuore per i suoi figli e farebbe di tutto per proteggerli. Tyrion mandò Myrcella a Dorne, questo è un motivo in più per odiarlo e per volere la sua testa.

Cersei ha infatti messo una taglia sulla testa di Tyrion, promettendo una lauta ricompensa a chi gliela porterà. Infatti lui è costretto a viaggiare chiuso in una carrozza, con Varys, senza la possibilità si uscire. Il suo umore ne risente...Peter Dinklage è grandissimo a rendere lo sconvolgimento che colpisce Tyrion. Avremo modo di vedere un'evoluzione, spero, lungo la strada verso Meereen. Varys sembra fiducioso...

A Meereen si consumano grandi drammi. Danerys è molto più che in difficoltà a causa dei Figli dell'Arpia. Mentre lei decide cosa fare dell'assassino che Daario e Verme Grigio riescono ad arrestare, mentre si aspetta il giusto processo,  uno schiavo liberato, ora nel suo concilio ristretto, uccide il prigioniero per lanciare un messaggio forte ai padroni. 

"L'unica cosa che capiscono è il sangue".
 
Il risultato è una scelta scellerata della Madre dei Draghi, lo fa giustiziare pubblicamente, senza giusto processo. In questo modo confonde la giustizia con la vendetta. Lo fa per punirlo di averle disobbedito, più che per fare effettivamente giustizia, lo fa perché sente venir meno la sua autorità. Si rende conto sempre di più di quanto sia più difficile governare che conquistare, che essere forte e potente e essere giusta allo stesso tempo è un'arte di sottili equilibri. All'esecuzione il popolo liberato che prima la chiamava Mhysa ora la fischia e si verificano tafferugli tra il popolo e i padroni. Lei è costretta a fuggire protetta dal suo esercito. Quando imparerà a stare sulle gambe, a proteggersi da sè, a elargire giustizia giusta? 
Mentre è sulla terrazza, ancora turbata da quello che è successo, Drogon torna da lei, a salutarla, per poi andarsene di nuovo. Lo rivedremo.

Il cuore della puntata però pulsa sulla Barriera. Stannis ha chiesto a Jon di inginocchiarsi davanti a lui, riconoscendolo quale re, in cambio gli darà Grande Inverno nominandolo Lord Jon Stark. Ma Jon, duro e puro, rifiuta. Come posso governare bene, se non so mantenere un giuramento?

Durante la votazione per decidere chi sarà il nuovo Lor Comandante dei Guardiani della Notte, Sam prende l'iniziativa e candida Jon, insieme a Ser Allister e Janos Slynt.
Ecco il discorso accorato di Sam:
"E mentre Lord Janos si nascondeva con donne e bambini, Jon Snow guidava gli altri. Ser Allister ha lottato con onore, ma quando è stato ferito, è stato Jon a salvarci. Ha preso in mano la barriera. Ha ucciso il Maknar dei Then. E' andato a trattare con Mance Rayder, sapendo di andare incontro a morte certa. E prima ancora, ha bguidato la missione per vendicare Lord Mormont. Mormont lo aveva preso come suo attendente. Aveva visto qualcosa in Jon e ora sappiamo cos'erqa. Sarà pure giovane, ma è a lui che ci siamo rivolti nella notte più oscura. "

Al termine della votazione, Ser Allister e Jon sono in parità, è il voto di Maestro Aemon che fa la differenza e quello che si alza è il 998° Lord Comandante dei Guardiani della Notte: Lord Jon Snow. Con un sorriso. Finalmente! Adoro quel sorriso! Guardatelo bene perché non so se ne vedremo altri! 

Jon è un puro, ma è ambizioso e gli eventi lo stanno portando sempre più in alto. Ora avrà tante responsabilità e potrà rapportarsi a Stannis da pari, senza paura. Ha dedicato la sua vita ai Guardiani della Notte per proteggere tutti gli uomini, ha sacrificato tutto. Ma non lo ha fatto per puro spirito di sacrificio. La sua indole ambiziosa è sempre più evidente, come era evidente quando invece che ranger era stato nominato attendente del Lord Comandante e fremeva di indignazione. Dopo tutte le sue peripezie, finalmente il titolo di Lord è arrivato.

L'ANGOLINO DEL DISAPPUNTO
Come preannunciato non voglio tediarvi con le differenze tra i libri e la serie, anche perché più andiamo avanti e più saranno marcate, ma sento la necessità di un angolino dove esprimere il disappunto del lettore per un paio di divergenze che hanno lasciato l'amaro in bocca, per lo meno a me. Tranquilli, niente spoiler, segnalerò alcune divergenze, ma non vi dirò come sono raccontate nei libri.

 
 Iniziamo con un leggero disappunto:
1 -Jaime andrà a Dorne con Bronn. Sembra incredibile, ma è così. Quindi Bronn non sposerà Lollys e Jaime prenderà una strada completamente diversa. Questo potrebbe giustificare meno l'evoluzione del suo personaggio, ma sono curiosa di vedere cosa succederà a Dorne. E devo ammettere, però, che l'idea di Jaime e Bronn insieme mi stuzzica non poco! La strana coppia!

Proseguiamo con un disappunto più marcato: 
2- L'elezione di Jon la volevamo fare più corta? Potevamo tagliare ancora un po'? Potevano farci l'annuncio e basta, a questo punto! La votazione è stata infilata lì e si è conclusa troppo in fretta. Il disappunto nasce dal fatto che non si dà lo spazio al personaggio di crescere, di desiderare di diventare Lord Comandante e di fare delle scelte. Le scelte sono state presentate già fatte. Ma quanta voglia aveva Jon di diventare uno Stark e riscattare la sua vita da Snow e le differenze con i suoi fratelli? Tutto questo processo interno, che lo ha portato alla scelta sofferta di rinunciare alla proposta di Stannis, per abbracciare però un'altra ambizione, sono stati segati via da una votazione lampo... Disappunto.

E da ultimo il GRANDE DISAPPUNTO:
3- A Dorne ho sentito fortissima la mancanza di Arianne. Tanto che non ho commentato le scene tra Doran ed Ellaria. Doran è perfetto e ha reso perfettamente il personaggio. Ellaria ha preso il posto di Arianne, che nei libri era uno dei miei personaggi preferiti. Non solo per la storia che la riguarda, che è davvero avvincente, ma anche per il modo in cui Martin tratta questa donna. Martin ha un occhio di riguardo per le donne, riesce ad andare contro gli stereotipi e ad essere a suo modo femminista. Arianne era il baluardo di questo femminismo martiniano. Mi manca tanto.


Mi scuso se sono stata un po' prolissa, giuro andrei avanti per ore a parlare di Game of Thrones!
Vi lascio con il promo della prossima puntata, che andrà in onda domenica notte in America e lunedì 27 aprile su Sky Atlantic.

Valar Morghulis

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