Outlander è una serie di grande successo, lo sappiamo bene.
Vi siete mai chiesti quanto lavoro c'è dietro?
Ve ne sveliamo una parte fondamentale!
E’ facile capire i motivi del successo di Outlander e, tra
questi, sicuramente ci sono il romantico scenario scozzese, il viaggio nel tempo
che imprigiona la bella Claire, gli uomini in kilt, tanta azione, dramma e amore.
Questo ambiente variegato è stato una sfida anche per Terry
Dresbach, costumista e moglie di Ronald D. Moore, che ha lavorato anche per
spettacoli come Carnivale e The Shield.
Il modo in cui ha vestito gli attori di questa serie ha
superato addirittura l’immaginazione dei lettori dei libri di Diana Gabaldon.
L’abbigliamento riflette i tempi in cui i personaggi vivono ed esprime il loro comportamento e le loro emozioni.
Non dimentichiamo che
Outlander si svolge tra due epoche molto diverse e lontane, perché Claire viene catapultata indietro nel tempo.
E’ la stessa Terry, infatti, a spiegarci che i costumi del 1940
rivelano la mentalità di un popolo sopravvissuto al bombardamento di Londra
nella seconda guerra mondiale, nonché l’emancipazione delle donne dell’epoca,
il fatto di aver riempito quel vuoto nel mondo del lavoro lasciato dagli uomini
andati in guerra, la scarsità del tessuto, l’imbottitura del tempo (quasi un’armatura
per quello che avevano sopportato).
Terry ha così creato abiti pratici per quelle scene, a volte
con lo stesso tessuto usato allora, cosa molto difficile da trovare, e ha
riempito quel vuoto in maniera creativa.
“Quando ho ottenuto il lavoro, ho creato una serie di schizzi per i
personaggi e le centinaia di comparse, nella mia cucina di Los Angeles. Una
volta arrivati in Scozia, ho dovuto buttare tutto perché il clima più rigido
richiedeva un abbigliamento pesante e bisognava evitare l’ipotermia agli
attori! Erano tante le riprese esterne!”
L’autenticità è la chiave dell’opera di Terry.
“Spesso non c’è una fonte a cui possiamo fare riferimento e
prendere ispirazione, così creiamo e basta”.
Ma ci sono anche le comparse da vestire e certamente non
possono portarsi qualcosa dal proprio guardaroba.
Di conseguenza, il compito di
Terry diventa ancora più grande.
“Facciamo 12-15 costumi per ciascuno di loro, spesso a
multipli di 6. Abbiamo fatto un calcolo e sono risultati quasi 5000 vestiti per
la prima stagione”.
E la seconda, che andrà in onda da aprile 2016, ha
raddoppiato la sfida dei costumi.
La sfarzosa corte francese e il nuovo ambiente in cui si
muoveranno Claire e Jamie ha richiesto cambi d’abito anche più volte al giorno,
per dimostrare la ricchezza del tempo.
Ogni vestito, poi, è fatto di sete brillanti e riccamente
ricamato.
“Mi è sembrata una sfilata di moda! Ho detto a Ron “Sei
sicuro di volere che vada così lontano? Non sarà un po' troppo sopra le righe? “
e lui ha sempre risposto “Fai le cose in grande!” Così, ho progettato una
tavolozza di colori brillanti, perché volevo che emergessero dal buio delle riprese a lume
di candela".
La soluzione?
“Ho creato vestiti brillanti e ricchi, da mangiare con gli
occhi!. Ci siamo avvalsi dell’aiuto di un team che ha fatto ricami, bottoni,
finiture e pizzi. In tutto, quasi 900 costumi in più!”.
La squadra capitanata da Terry è composta da altre due designer, ciascuna a sua volta con un proprio assistente, e un gruppo di
progettazione di 30 persone.
Una parte di essi ha ricamato i lussuosi tessuti di seta con
petali intricati, mentre un'altra si occupava dei pesanti abiti maschili.
Il lavoro è stato intenso e, a volte, ha richiesto
cambiamenti dell’ultimo minuto.
“Spesso, ci trovavamo in una riunione di produzione e
sentivamo che un personaggio sarebbe stato accoltellato nella scena seguente.
Quindi, dovevamo capire in che modo avrebbe sanguinato, cosa intendeva il
regista e cosa sarebbe accaduto in seguito. Questo valeva sia per gli attori
principali che per le controfigure. Dovevamo, così, cambiare i costumi o
cucirli in una determinata maniera. Dovevamo fare tutto noi, non si poteva di
certo andare in un negozio di costumi e prenderne qualcuno a noleggio!”.
Terry ammette: “In scene del genere preferisco vestire i
personaggi che vengono colpiti alla testa, piuttosto che quelli accoltellati, perché
con questi ultimi bisogna utilizzare più costumi che forse non si ha nemmeno il
tempo di creare!”.
Lidia Lyn
www.goldenglobes.com/
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