OUTLANDER - Ron Moore ci parla di questa stagione e anticipa qualcosa sulle prossime



Ronald D. Moore, produttore e autore di Outlander, ci racconta qualcosa in più sul finale di stagione, analizzando molti elementi






E' ricominciata l'attesa, quella che ci porterà a vivere la terza stagione di questa fantastica serie.

Il lungo episodio finale, andato in onda sabato sera, si è ricollegato a quanto visto ad inizio stagione: Jamie costringe Claire a tornare da Frank per la sua sicurezza, prima della disastrosa battaglia di Culloden. 
Inoltre, abbiamo visto Claire nel 1968, più vecchia di 20 anni, tornata in Scozia con la figlia Brianna, che fa la conoscenza di Roger Wakefield, discendente dei MacKenzies.

Abbiamo rivolto alcune domande a Ronald D. Moore, produttore e ideatore della serie, proprio su quest'ultimo straziante episodio.

Hai alterato la struttura dell'inizio di stagione. Tutto questo ha influenzato il modo in cui la storia viene raccontata alla fine?

Praticamente, il finale era pianificato già dall'inizio. Quando parlavamo della seconda stagione, sentivo che cominciare subito dal 1968 non avrebbe funzionato. C'era un salto temporale troppo grande, da Claire e Jamie in partenza per la Francia e il 1968, con 20 anni di più, Claire medico, una figlia grande e Jamie e Frank morti. Sarebbe stato davvero troppo per gli spettatori. Così, ho deciso di partire in maniera cronologica. Comunque, è stata una cosa enorme da fare. Poi, sentivo che sarebbe stato forte alternare le due storylines nell'ultimo episodio, così mentre si guarda Brianna che scopre di avere un altro padre e Claire che capisce che Jamie non è morto, abbiamo un taglio trasversale che ci porta al 18° secolo con l'arrivo a Culloden Moor, l'addio tra Jamie e Claire, ecc.

Hai parlato con Diana Gabaldon del modo in cui strutturare la stagione? C'è stato un cambiamento molto forte rispetto al libro.

No. Lei vede tutti i contorni della storia, quindi era consapevole di quanto stava accadendo. Le è piaciuto. Ha pensato che fosse una scelta intelligente, ha approvato le mie decisioni.

Apprendiamo che Claire è nuovamente incinta solo quando Jamie cerca di convincerla a tornare da Frank per la sicurezza del bambino. Perché hai voluto aspettare fino a quella scena per questa rivelazione che nel libro avviene molto tempo prima?

Il libro era molto simile nella struttura, in quanto è sempre Jamie a rivelare al lettore ciò che sta avvenendo. Tutto ciò che abbiamo fatto è spostare la scena verso la fine della stagione. Pensavamo che, se l'avessimo inserita prima, avrebbe dato dei colori diversi a tutto ciò che sarebbe accaduto dopo. Avrebbero iniziato a parlare del bambino, dove partorirlo, se rimanere con l'esercito oppure no. Non volevamo trovarci nel bel mezzo di quella discussione mentre si svolgeva tutto il resto. Così, abbiamo scelto di renderlo uno degli ultimi pezzi del puzzle, giocando sul fatto che Claire ha solo un sospetto e non ne è del tutto sicura. Inoltre, sa che Jamie vuole rimandarla a casa mentre lei è determinata a restare ad ogni costo. Nel frattempo, Jamie pensa che quella sia la sua carta vincente da tirare fuori proprio quando le cose vanno male e può costringerla a tornare alle pietre. Entrambi i personaggi sono un po' cauti in merito alla gravidanza e ognuno mantiene la sua carta fino all'ultimo momento.

Ci sono stati diversi colpi di scena, in particolare l'omicidio di Dougal. Come pensi che reagiranno i fans?

Se non hanno letto il libro, penso che rimarranno sorpresi e scioccati perchè Dougal era un grande personaggio, molto forte. Specialmente perchè Colum muore una settimana prima e si poteva pensare che Dougal avrebbe fatto un percorso più lungo. Presumo che gli spettatori si aspettassero di vederlo combattere a Culloden fino alla morte. Sarebbe stato uno dei principali attori di quella storia, quindi penso che sia stata una grossa sorpresa.

Le circostanze della morte di Dougal si rivelano un po' diverse da come avvengono nel libro. Perché hai apportato delle modifiche a quella scena?

L'unica cosa cambiata è che c'è più partecipazione da parte di Claire. La scena si legge bene sulla pagina, ma nel momento di trasporla ci siamo resi conto che nel libro Claire è in piedi e osserva tutta la lotta e la morte di Dougal. Ciò non era drammaticamente adatto ai nostri personaggi. Volevamo vedere Claire prendere parte ed essere più attiva in questa scena. Inoltre, li vediamo lavorare insieme come una squadra ancora una volta, prima della separazione, per cui questa era l'occasione perfetta.

E' interessante notare che non arrivano lontano con il loro piano di assassinare il Principe, mentre nel libro decidono tutti i dettagli ancor prima che Dougal li scopra. Perché hai accelerato la scena, visto che altera completamente ciò che Jamie e Claire stanno progettando?

Per quella scena era necessario che Dougal ascoltasse qualcosa che lo avrebbe fatto arrabbiare moltissimo e lo avrebbe portato nella stanza a scatenare la sua rabbia. Se, invece, Claire e Jamie avessero già deciso tutto prima, cosa poteva sentire Dougal da permettergli di entrare con il sangue agli occhi? Cosa avrebbe scatenato la lotta che lo porta a morire? Anche in questo caso, poiché si tratta di uno show televisivo, era necessario lasciare che gli spettatori vedessero Dougal origliare anche se Claire e Jamie non avevano ancora preso una decisione definitiva. Ciò che Dougal sente è abbastanza per convincerlo ad entrare e ucciderli. Abbiamo analizzato un po' di più la cosa rispetto al libro.

Nel finale si vedono anche Brianna e Roger. Eri nervoso su come il pubblico avrebbe accettato gli attori scelti per questi ruoli?

Decisamente. Ci è voluto un lungo casting per trovare questi importanti giocatori per il futuro. Non si trattava di guest stars, ma di nuovi membri della famiglia con cui vivremo per qualche tempo. Volevamo essere attenti ed abbiamo trovato due grandi attori tra cui c'è una forte chimica, anche con gli altri membri del cast. Quindi, una volta ingaggiati, abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo.

In che modo quei 30 minuti in più hanno influenzato il racconto della storia?

Ha reso tutto più facile per noi. C'era una grossa parte della storia che doveva essere raccontata e tutti hanno riconosciuto che questo era il caso di farlo. In realtà, Starz ci ha detto fin dall'inizio Guardate, se avete bisogno di più tempo per il finale, fatecelo sapere, non è un problema. Quindi, ci siamo accordati abbastanza presto per un finale da 90 minuti. Ci ha dato più libertà con la struttura della storia, non dovevamo stipare tutto in una scatola da 60 minuti. La storyline del 1968 da sola prende già molto spazio. C'era tanto da realizzare, per cui lo spazio extra era necessario.

Ti piacerebbe fare ancora, in futuro, un episodio così lungo?

Dipende dalla storia. Non tutte le storie hanno questa esigenza o ne traggono benefici. Avere più tempo non vuol dire che sia sempre meglio, a volte, è solo un episodio lungo e basta. Altre volte, invece, se ne ha bisogno. Ad esempio, l'episodio 2x7 in cui Claire perde la bambina e le scene nella Camera delle Stelle. Il primo taglio di quell'episodio è stato pari ad un'ora e 20 minuti. Ho chiamato Starz e a loro stava bene che durasse un'ora e mezzo, se ciò era per il bene dello show. Ciò che è successo è che, una volta modificato il filmato, stringendo le scene e mantenendo il ritmo drammatico, l'episodio si è ridotto a un'ora e 5 minuti. Quindi, la versione migliore di quella storia non aveva bisogno di tempo supplementare. Avere la possibilità di fare un episodio più lungo ogni tanto è bello, ma non sempre necessario.

Cosa volevate ottenere con quel colpo finale di Claire che guarda con speranza alle pietre, rendendosi conto che deve tornare indietro nel tempo?

Volevamo impostare le premesse per la terza stagione. E, naturalmente, rendere il tutto a livello cinematografico. E' stato bello vedere la storia chiudersi di nuovo al cerchio di Craig na Dun, il destino dei personaggi e il futuro della storia dipende ancora da un viaggio attraverso quelle pietre. E' stata una grande opportunità per fare qualcosa di visivamente potente e mi piace come è venuto fuori.

Di quale scena del finale sei più orgoglioso?

La scena di Claire che visita la tomba a Culloden Moor. Parla con la lapide e racconta a Jamie tutte le cose che non ha visto. E' stata una performance straordinaria di Caitriona e un momento molto forte per tutto lo show.

Nel finale apprendiamo che Geillis crede sia necessario compiere un sacrificio umano per riattraversare le pietre, ma Claire non ne ha avuto bisogno entrambe le volte che lo ha fatto. Quante regole del viaggio nel tempo avete discusso con Diana?

Abbiamo parlato con Diana che ci ha spiegato le sue regole del viaggio nel tempo. Abbiamo cercato di tradurre il tutto in qualcosa che il pubblico potesse comprendere. Le sue regole si sono evolute e sono state diffuse in molti libri, personaggi e scenari. Avevamo bisogno di capire davvero cosa ne pensavano sia Claire che Geillis, così ci siamo soffermati su qualcuna di esse. Ci sono delle cose che Claire deve ancora scoprire e capire mentre passiamo alla terza stagione.

A che punto della pianificazione siete ora?

Siamo abbastanza avanti. Abbiamo i copioni per i primi episodi e storie interrotte da qualche parte per 10 episodi. Siamo già in pre-produzione in Scozia. Probabilmente non inizieremo le riprese fino alla fine di Agosto, inizio Settembre.

Diana scriverà un'altra sceneggiatura nella prossima stagione, come ha fatto in questa per l'episodio 11 Vengeance is Mine?

Non lo so. Non ne abbiamo ancora parlato. Vedremo cosa accadrà. So che adesso è molto impegnata con il suo prossimo libro.

Quale storyline sei più entusiasta di portare in vita nella terza stagione?

Sarebbe bello creare le navi. Sono una persona che ama le navi grandi. Voglio dire, il nome della mia società è Tall Ship Production. Sarebbe divertente creare delle grandi navi e viaggiare per mare fino in Giamaica. Sarà uno sballo realizzare questo nuovo capitolo della saga.

Voyager ha molte scene in alto mare. Le girerete di nuovo in Scozia come avete fatto per quelle della Francia in questa stagione?

Forse. Dobbiamo capire bene, perchè quello è un elemento importante. Inoltre, come si sa, dopo il viaggio in mare finiscono in Giamaica, che non assomiglia alla Scozia. Stiamo cercando altre località, stiamo discutendo su dove fare entrambe le cose, ma la nostra base di produzione sarà ancora principalmente in Scozia. Credo che, a questo punto, sia tutto sulla carta. E' un grande impegno cercare di capire dove girare tutte quelle sequenze. E' un grande puzzle, ma c'è tempo per capire perchè la prima metà della stagione si svolge tranquillamente in Scozia e a Boston. Quindi abbiamo tutte quelle cose da fare prima di arrivare in alto mare e ai Caraibi.

E per quanto riguarda la quarta stagione?

Ne stiamo ancora parlando in termini generali. Al momento, la nostra attenzione è tutta sulla terza. Quando saremmo ancora più dentro a quest'ultima, inizieremo a pianificare la quarta.

Di quale scena dell'intera seconda stagione sei più orgoglioso?

La scena nella Stanza delle Stelle è stato un momento molto alto della stagione.

Ora che sei più dentro la serie e i libri, come riesci a bilanciare l'adattamento al piccolo schermo per coinvolgere il pubblico, anche i lettori?

Cerco costantemente di mantenere la mia attenzione su entrambi i segmenti di pubblico. E' il mio lavoro. E' una fonte di continua conversazione nella stanza degli autori e nel montaggio. Conosco i libri, ma cerco sempre di assistere allo show come se non li avessi mai letti. Se una cosa non ha senso per me, mi devo chiedere Sono impegnato emotivamente? E' un grande pezzo di intrattenimento anche se non ho letto il materiale di partenza?

                                                                                                  Lidia


                                                                                                                  hollywoodreporter.com e deadline.com

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Articolo di Lidia Lyn

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