I
dadi sono tratti. Doctor Who è
giunto al termine della sue decima stagione, se si esclude lo
speciale natalizio che rappresenterà la definitiva dipartita di
Peter Capaldi nei panni del Signore del tempo. Ma com'è
andata a finire l'imminente tragedia di cui World Enough and Time
aveva gettato le basi?
Eccetto
pochi e scottanti elementi, l'undicesimo episodio non ci aveva
lasciato molto, al punto che nel nostro commento non ci siamo andati
leggeri nel criticare alcuni aspetti decisamente già visti
all'interno della serie. Ebbene, al contrario The Doctor
Falls è stato all'altezza delle
aspettative. Non meno folle, questo è da dire, ma sicuramente degno
di essere chiamato finale di stagione. Andiamo a vedere perché.
L'episodio
si apre con un'ellissi temporale, fortunatamente inferiore rispetto
al flashforward che
aprì World Enough and Time.
Il Dottore è stato fatto prigioniero da Missy e il Maestro,
occasione in cui finalmente ci viene fatta chiarezza sulla presenza
di quest'ultimo. Tutti ricordiamo con nostalgia e qualche
lacrimuccia l'epilogo della quarta stagione, lo speciale The end
of Time: Part Two,
in cui il Maestro si imprigionò insieme a Gallifrey e a Rassilon in
un loop temporale. Da
quel momento, questo ci viene rivelato nell'episodio appena concluso,
il Maestro è stato risanato ed è riuscito a fuggire a bordo di un
TARDIS, col quale è atterrato su Mondas senza più riuscire ad
andarsene per via del buco nero. Qui il Maestro ha deciso di vivere
come re, uccidendo molte persone e prendendo il controllo assoluto
del pianeta. Ma col passare del tempo la popolazione si è ribellata,
così ha dovuto ingaggiare il travestimento di Mr Razor per passare
inosservato e tirare le fila della battezza Operazione Esodo, anche
detta genesi dei cybermen.
Scaltro
come sempre, il Dottore si è preso il tempo di convertire
l'obiettivo dei cybermen
da umano a Signore del Tempo, così Missy e il Maestro, braccati
dalle loro stesse creature, si trovano ad avere bisogno di lui per
lasciare sani e salvi il piano, cosa che avviene grazie
all'intervento di Nardole e di Bill, evidentemente cosciente.
A
seguire, Bill si sveglia in una fattoria. La ragazza ci viene
mostrata con le sue fattezze umane e quasi crediamo di esserci
svegliati insieme a lei da un brutto sogno. Ma dura poco e ben presto
scopriamo che il soggiorno nella realtà parallela creata dai Monaci
ha temprato la sua forza di volontà a tal punto che adesso la sua
mente e la sua umanità lottano contro il programma, percependosi
dunque ancora come essere umano. Purtroppo la verità resta un'altra
e stiamo cominciando a farci i conti, così come Bill comincia a
rendersi conto che questa volta sarà difficile “scamparla”.
Bill,
il Dottore, Nardole, Missy e il Maestro si sono dunque rifugiati in
una Fattoria solare ai piani superiori della nave. Da qui la loro
speranza è di riuscire a salire sempre più fino a raggiungere il
TARDIS e trarre in salvo anche tutti coloro che rischiano di essere
aggiornati.
Trovati
gli ascensori, Missy fa l'errore di chiamarne uno col rischi di
attrarre i nemici. Per loro fortuna esce un solo cyberman
che, con l'unione dei tre Signori del Tempo e di Bill, viene presto
annientato. Ma c'è una brutta notizia, scorrendo più velocemente il
tempo nei piani inferiori, i cybermen
hanno avuto il tempo di aggiornarsi ulteriormente e diventare come li
conosciamo oggi. Ci viene inoltre mostrato che dal piano terra
l'esercito di cyberman
è pronto a salire verso l'alto.
La
fattoria deve quindi prepararsi al combattimento e aggiornare il
proprio armamento. Grazie a Nardole questo è reso possibile e i
mondasiani respingono la prima invasione di cybermen.
Il Dottore spiega come non si tratti di una vera e propria vittoria,
dal momento in cui i cybermen
si sono ritirati per rivedere le loro priorità ed equipaggiarsi non
più per aggiornare, bensì per uccidere.
Il
Dottore ha un piano e vuole che Missy e il Maestro lo aiutino a
realizzarlo. Ma il suo arcinemico non ascolta nemmeno una parola del
nobile discorso del protagonista e va per la sua strada, intenzionato
a lasciare che i mondasiani se la sbrighino da soli. Dopo
un'apparente esitazione, Missy confessa di non poter fare altrimenti
e abbandona anche lei il Dottore.
Missy
e il Maestro si stanno in realtà dirigendo verso il loro epilogo.
Raggiunto l'ascensore, Missy pugnala il Maestro, costringendolo alla
Rigenerazione in se stessa. Missy spiega a un morente Maestro come
sia arrivato il momento per loro di stare dalla parte del Dottore. Il
Maestro si rifiuta di dare ascolto al se del futuro e colpisce a sua
volta Missy, con una potenza tale da non permetterle di Rigenerarsi.
Questa è la fine del Maestro, ucciso da se stesso e per se stesso.
Un epilogo, così lo abbiamo chiamato, credibile e del tutto degno
del personaggio (chapeau!
a Moffat) una tra le scelte che personalmente ho apprezzato
maggiormente.
Abbandonato
dai suoi compagni, il Dottore rivela a Nardole la sua intenzione di
sacrificarsi per salvare la vita a tutti, restando da solo
all'interno del piano e facendosi esplodere insieme a tutti i
cybermen. Bill decide
di porre fine alle proprie sofferenze, combattendo al fianco del
Dottore per l'ultimo, glorioso atto.
La
battaglia ha dunque inizio e, mentre Nardole scorta gli abitanti ai
piani superiori, il Dottore cita, tra un colpo e l'altro, tutti i
momenti e i luoghi in cui ha avuto la meglio sui cybermen.
Questo poco prima di assistere all'inizio della Caduta del Dottore,
quando i nemici lo accerchiano e lo feriscono a morte. Trovatosi con
le spalle al muro, il Dottore attua la sua vera strategia e fa
esplodere tutto il piano, coinvolgendo se stesso nella deflagrazione.
Dopo
l'esplosione, in mezzo alle rovine di ciò che rimane della Fattoria
solare, il Dottore dà un'ultima occhiata al cielo, dispiacendosi che
il suo ultimo panorama non comprenda le stelle. Dopodiché, il suo
corpo viene rinvenuto da Bill, la quale piange l'apparente dipartita
del suo compagno.
Succede
poi l'imprevedibile, qualcosa di inaspettato eppure scrupolosamente
previsto dall'autore. Da una pozzanghera emerge Heather, la ragazza
che nel primo episodio di questa decima stagione venne posseduta
dall'alieno Pilota sul quale ebbe tuttavia il sopravvento. Sul finire
dell'episodio la ragazza strinse un contatto con Bill attraverso le
lacrime che Bill stessa riconobbe come non sue. Heather permette a
Bill di separarsi dal cyberman
e di divenire come lei. Una volta condotto il corpo del Dottore
all'interno del TARDIS, Heather rivela che è in grado di far tornare
Bill, se solo lei volesse, ma che prima deve riservarle un giro per
l'universo.
Bill
lascia quindi il Dottore con la promessa di incontrarsi nuovamente,
perché non vuole credere che egli sia realmente morto. Una lacrima
di Bill cade sul volto del Dottore e, quando lei lascia il TARDIS,
egli si riprende in preda alle comvulsioni da Rigenerazione. Il
Dottore ha dei flash
sul suo passato, incluse celebri frasi e volti molto familiari
(compreso quello di Clara!). Ma, come ci era già stato fatto capire,
egli non intende più rigenerarsi. Rimasto senza speranza, senza
testimoni e senza ricompensa, è una scelta che non ci sorprende e
che si manifesta in linea con la tristezza e il velo di oscurità e
rassegnazione che da sempre aleggia intorno al Dodicesimo Dottore. Ma
egli non è solo. Il TARDIS non intende lasciare che il Dottore muoia
e lo conduce su un misterioso pianeta innevato.
Qui
ci ricolleghiamo finalmente al flashforward
che ha aperto l'episodio precedente. Il Dottore soffoca nella neve e
nel dolore il processo di Rigenerazione, che tuttavia non sembra
lasciargli scampo. In quel momento, finale dei finali, una voce si
prende gioco del tormento del Dottore.
A
bocca aperta, non c'è altro modo di descrivere la reazione
collettiva, assistiamo al Primo Dottore, qui interpretato da David
Bradley, farsi largo tra la tempesta di neve.
Cosa
questo significa al momento non ci è dato saperlo. È tuttavia fuori
discussione che questo sì che può chiamarsi finale di stagione, una
successione di colpi di scena ragionati (così come invece
nell'episodio precedente non sembrava affatto) e sorprendenti. La
fine del Maestro, il destino di Nardole, il quale resta con i
mondasiani, l'improbabile, relativo e decisamente aperto salvataggio
di Bill e infine questo, l'incontro tra il Primo e l'Ultimo Dottore.
Un incontro impossibile che porterà ad una svolta, un punto di non
ritorno non solo per Peter Capaldi, Steven Moffat e Michelle Gomez,
bensì per il personaggio del Dottore e per tutto ciò al quale
abbiamo fino ad ora creduto. Con gli indizi che ci sono stati dati
tutto può succedere e noi non vediamo l'ora che accada.
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