STAR TREK: DISCOVERY - Alex Kurtzman parla delle morti shock, i Klingon e un reset!



Star Trek è ufficialmente tornato sui nostri schermi, facendolo in modo spiazzante e per certi versi straniante. E ovviamente le spiegazioni su quanto abbiamo visto non tarderanno ad arrivare. Cominciamo dunque con un intervista fatta al produttore Alex Kurtzman da TvLine, dove parla delle scioccanti vittime del prologo, il look dei Klingon e un reset in arrivo!

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-Il capitano Georgiou sembrava un personaggio principale, ma poi viene uccisa alla fine del secondo episodio. Era sempre stato questo il piano, cioè averla solamente all'inizio della storia?
"La prima cosa che ripeterò, che è stato anche detto al Comic-Con è: abbiate pazienza con noi. Aspettate e vedete quello che succede. Ma sì, questo era sempre stato il piano. Tornando indietro a un anno e mezzo fa, quando io e Bryan stavamo lavorando sulla storia, parte dell'idea era di porre una situazione emotiva incredibilmente complicata per Burnham, per metterla in una posizione all'inizio della stagione dove lei fosse in seri guai, dove tutto quello che avevate previsto nella serie sarebbe stato reso controverso alla fine del secondo episodio. In qualche modo l'idea era porre il pubblico a credere che sarebbe andata in un certo modo e poi tirare il tappeto da sotto di esso alla fine del secondo episodio. Burnham è il primo ufficiale della Flotta Stellare che si ammutina e lei ha appena perso la sua amica più cara e madre sostitutiva e ora sta portando il peso della responsabilità di aver incominciato una guerra con i Klingon, che lei e anche il pubblico, dovrà valutare nel corso di questa stagione. Se lei avesse incominciato la guerra, aveva fatto il meglio che poteva? La guerra sarebbe scoppiata in ogni caso? Queste sono tutte le grandi domande con cui la serie avrà a che fare. E penso che ciò che ho amato di più riguardo all'audacia di questo era... una volta che abbiamo incominciato a pensarla in questi termini, tutto divenne possibile. Sapevamo sin dall'inizio che volevamo che questa stagione fosse incentrata sul come mantenere il proprio ottimismo di fronte a una grande avversità. Ci sono state molte controversie fra i fan. Molti articoli dicevano 'oh, stanno gettando via l'idea di base della saga', ciòè la visione unicamente ottimistica del futuro e la risposta è: assolutamente no. Non puoi farlo. Star Trek si basa proprio su questo. Ma qualche volta il miglior modo per rinforzare quel messaggio è attraverso l'avversità, e con il chiedersi 'Quanto lontano andresti per proteggere quell'ideale'. E la stagione parlerà di questo. Perciò tutti quegli elementi della storia sono venuti assieme e sentii che fosse il giusto trampolino di lancio per noi."


-Come verrà accolta Burnham nella sua nuova nave, la Discovery? Dal trailer, sembra che molte persone la incolpino di aver incominciato la guerra.
"Bhe, io non direi che venga "accolta" sulla nave. Il che è drammaticamente molto interessante. In qualche modo, abbiamo sempre visto il terzo episodio come un reset pilot, perchè ora lei è su una nave completamente nuova. Troverete alcuni vecchi membri dell'equipaggio, ma anche un nuovo equipaggio, composto dal cast principale della serie. E il suo piazzamento in quella nave e il suo rapporto con quel equipaggio sarà totalmente definito da quello che le è accaduto nei primi due episodi. Lei, e loro, dovranno lottare per questo."



-I Klingon hanno un look totalmente diverso qui. Sono quasi più alieni di quanto abbiamo visto in passato. Perchè la reinvenzione?
"Uno dei canoni principali di Star Trek è una fondamentale comprensione dell'altro e l'altro tende a non essere come siamo noi. Penso che volessimo esagerare ciò, e portare questo in primo piano, perchè uno degli obiettivi della serie è capire la loro cultura e per usare una parola strana, umanizzarli e vedere da dove provengono. Ho passato un paio di design differenti, perchè già facemmo una piccola reinvenzione nel film Star Trek: Into Darkness. Ed è una scelta controversa quando cominci a lavorare su una cosa relativa a Star Trek, figuriamoci il look dei Klingon. Ci furono molte prime reazioni: 'Oddio, che stanno facendo? Stanno distruggendo i Klingon?' Ma penso che tutti i fan capiscano che se prendi decisioni basate su un genuino rispetto per il canone e un amore per la storia, e per i grandi temi ed idee su cui si basa Star Trek, tendi a cercare l'ampiezza."

-Abbiamo visto Sarek nella premiere e sappiamo che ci sarà Harry Mudd, e Discovery è ambientata dieci anni prima della serie originale. Qualche possibilità che potremmo vedere più personaggi familiari o anche soltanto accenni alla serie originale?
"Sicuramente. Stiamo operando in un periodo che è stato riferito all'interno del canone, ma non interamente elaborato. Perciò questo ci da' più libertà di inventare certi dettagli, fintanto che siamo consistenti con i dettagli che tutti conoscono. Harry Mudd è un grande esempio di questo. Sì, possiamo, e dovremmo, incontrare personaggi che esistono all'interno dell'universo a quel tempo e la domanda è: come si possono presentare in un modo che è consistente alla visione dei personaggi originali, ma che porta anche qualcosa di nuovo in ballo? Per me, è la parte più difficile nel fare Star Trek, ma è la più remunerativa se si fa bene."

 

-Il primo episodio finisce con un grosso cliffhanger. Lo avete deliberatamente fatto così al punto che le persone devono andare su CBS All Access per vedere come va a finire?
"Assolutamente. Non c'è una questione. Stiamo chiedendo molto del nostro pubblico. Stiamo chiedendo loro di pagare per il resto della storia e noi tutti siamo molto consapevoli di questo. E siamo consapevoli che è stata una scelta controversa. Penso che la responsabilità che sentiamo... e rendere i soldi degni di essere spesi. Sono molto felice di pagare per Game of Thrones. E se noi possiamo portare qualcosa di quel calibro e livello e di quell'esperienza viscerale ed emotiva e con quell'investimento a lungo termine con i personaggi... so che non posso avere qualcosa come Game of Thrones in un canale network ed ecco perchè sono felice di pagare per esso. Perciò la nostra responsabilità è di assicurarci che noi portiamo al nostro pubblico e ai nostri fan uno Star Trek che superi i limiti della network TV."

-Anche il secondo finisce in una sorta di cliffhanger, con Burnham spogliata del suo grado e condannata alla prigione. L'intera stagione è impostata in questo modo, vale a dire fortemente serializzata, con ogni episodio che porta al prossimo?
"Non c'è dubbio. Non tutti gli episodi terminano con un cliffhanger, ma molti sì. E proprio perchè c'è una storia che si evolve, serializzata, che è stato incredibilmente liberatorio ed eccitante per noi. Diversamente dalla serie originale, che è più simile alla missione della settimana, questo è un arco narrativo a lungo termine, e ciò che amiamo al riguardo è l'abilità di vivere le vite emotive dei personaggi, episodio per episodio. Qualunque cosa vivano, la portano con loro nell'episodio successivo e qualunque storyline è spesso un arco a lungo termine che impiega svariati episodi per concludersi. Onestamente, è molto più divertente da scrivere."

-Perciò la guerra fra la Flotta Stellare e i Klingon attraverserà tutta la prima stagione, vero?
"Hmm... questa è una domanda difficile che mi fai. Dirò sì."

-La serie è ancora prevista come antologica, con nuova timeline e personaggi per ogni stagione?
"Se ne era già parlato al riguardo. So che era qualcosa che Bryan apprezzava molto. Ma penso che abbiamo sentito che questi personaggi sono così interessanti per noi che non vorremmo lasciarli alla fine della stagione."

-Qualcos'altro che puoi anticipare su quanto accadrà nella stagione?
"C'è così tanto da anticipare! Sto provando a capire come non rovinarlo del tutto. Bhe, penso che Burnham verrà messa alla prova in molti modi, come anche il resto dell'equipaggio. Vecchi spettri potrebbero tornare a perseguitarla nel corso della stagione. La dualità della sua natura, la linea fra umano e vulcaniano, sarà una sfida per lei. La guerra potrebbe non giocarsi esattamente come pensiamo. E penso che è tutto ciò che posso dirvi."

Fonte: TvLine


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Articolo di Ada Bowman

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