SENSE8: CREATING THE WORLD - Un documentario nell'attesa della seconda stagione




Poco più di due settimane fa, l’8 agosto (simbolicamente il giorno del compleanno degli 8 sensates), è stata rilasciata in grande stile tramite videomessaggio di auguri degli attori, la notizia attesa ormai da tempo da tutti i fans dello show del rinnovo della seconda stagione.



La cosa ci ha di certo sollevati ma non stupiti.

Come dichiarato più volte dalle brillanti menti dietro il progetto (ricordiamo i fratelli Lana ed Andy Wachowski e J. Michael Straczynski), l’arco narrativo concepito si struttura in 5 stagioni, di cui la prima, rilasciata da Netflix lo scorso 5 giugno, rappresenta solo l’introduzione all’universo degli 8 sensates e dei clusters.
Sebbene la presenza di una bozza avanzata della sceneggiatura della seconda stagione fosse notizia ormai da tempo risaputa e siano addirittura già stati delineati in forma embrionale i tratti salienti delle tre stagioni successive, la conferma del rinnovo ha tardato ad arrivare, ma non per questo l’attenzione di Netflix verso una delle sue serie gioiello è calata. L’attesa infatti è stata funzionale all’operazione di marketing progettata, culminata nell’annuncio dato dagli attori in un video di auguri di compleanno e del contestuale rilascio del documentario “Sense8: CREATING THE WORLD” lo scorso 8 agosto, sempre sul canale streaming.




Cosa aspettarci da questa seconda stagione?

Anche se nessuna indiscrezione ad oggi è trapelata rispetto alla trama (guardare gli episodi con un binge watching spinto di un giorno e senza avere la minima idea di cosa si stia per vedere è secondo gli showrunners la modalità più corretta per approcciare alla loro "creatura"), Straczynski ha in una recente intervista affermato che l’approccio continuerà ad essere quello della ricerca di un bilanciamento tra la componente sci-fi della storyline e l’approfondimento di complessi aspetti umani che hanno già ben caratterizzato la prima stagione. Anche se molti potrebbero esserne stupiti, la fantascienza (anche più di altri generi) si presta ad affrontare tematiche strettamente “umane” ed esistenziali, non a caso i primi 12 episodi sono stati centrati sul tema della connessione, dell’identità e dell’umanità in genere.

Nuovi personaggi saranno introdotti - ci rivela Straczynski - scopriremo nuovi senzienti appartenenti a diversi clusters rispetto ai nostri 8, con personalità molto diverse. Alcuni di questi potremmo scoprire di averli già incontrati, sebbene la necessità di non rivelare la loro identità per non essere messi in pericolo abbia impedito di mostrarne la natura, e non tutti saranno “brave persone”.

Probabilmente andremo più a fondo del come le droghe permettono ai senzienti di nascondersi a Whisper, e come consentiranno a Will di tornare in uno stato cosciente, grazie anche alle conoscenze chimiche di Kala.


Sense8: Creating the world - una produzione... mondiale!

Il documentario di circa 25 minuti che è stato rilasciato congiuntamente all’annuncio di rinnovo è una visione che non può mancare per chi di questa serie ha apprezzato le ambientazioni e la fotografia.
Il documentario "Sense8: Creating the world"
rilasciato da Netflix lo scorso 8 agosto
Sense8 infatti, oltre al progetto narrativo, raccoglie e vince l’improbabile sfida di girare realmente nei luoghi narrati e non su set costruiti ad hoc. La camera dell’ospedale è una camera d’ospedale, e dalla finestra la visione di San Francisco è reale. Nonostante la disponibilità di budget concessa da Netflix, va da sé che questa decisione, premiante sotto il profilo qualitativo, non è di certo la più economica e tecnicamente fattibile. Le scene possono essere girate poche volte, e questo può essere un rischio, magari scoperto solo in fase di montaggio, quando ormai i giochi sono fatti e le scene non possono essere ripetute. 
Brian J. Smith per esempio (Will Gorski), ci racconta di una scena di circa un minuto di messa in onda che è stata girata in realtà in 4 diverse città del mondo. 
Riuscite ad immaginare la concentrazione degli interpreti per ricreare espressioni e stati emotivi ed il genio ed il talento dei  Wachowski per orchestrare e dirigere tutto questo?
Le connessioni nella stessa scena tra i senzienti non sono state infatti create durante l'editing della post produzione, ma direttamente sul set, implementando modi intelligenti di utilizzo della telecamera, studiando attentamente come in una coreografia la maniera per sostituire il volto di un attore all'altro utilizzando un'ombra, un pezzo di muro o altri espedienti per togliere o introdurre il soggetto dall'inquadratura.
Conseguentemente una delle peculiarità delle riprese di Sense8 è quindi proprio il cast itinerante. Ogni città comporta l’impegno principalmente di un attore, quello della città di riferimento (Nomi/Jamie a San Francisco ad esempio o Will/Brian a Chicago), ed il resto del cast assiste, interviene e supporta.

I sensates riuniti in Islanda nell'ultima scena
Emozionanti sono state le riprese in Islanda, l'ultima località in cui si è lavorato, in cui per la prima volta  gli attori hanno finalmente girato tutti insieme contemporaneamente nelle stesse scene.
Per alcuni di loro la città in cui si girava era davvero la propria città, e questo ha creato anche un bel clima di gruppo con diversi momenti goliardici, in cui il padrone di casa ha introdotto gli altri nel proprio mondo (reale), come per esempio è stato per Max Riemelt a Berlino che ha portato tutti a cena a casa sua  o per Doona Bae che ha fatto da guida agli altri portandoli in giro per Seul.

Qualche curiosità
Così come il suo personaggio, Nomi, Jamie Clayton non sa realmente guidare. L'attrice ha raccontato che la scena dell’inseguimento in cui Nomi decide di rubare una macchina per sfuggire alla polizia (una smart tra l’altro, l’unica forse presente sul territorio americano, o per lo meno a San Francisco) e dichiara di non saper guidare, sembra scritta su misura per lei.

Molte scene sono state girate davvero in mezzo alla folla:
- La scena introduttiva di Riley come DJ, è stata interpretata da Tuppence Middleton effettivamente su due set nel locale KOKO senza che il pubblico si accorgesse che la ragazza non era un vero e proprio DJ;
- Il match di wrestling a cui assistono Lito, Hernando e Daniela è stato girato durante un vero incontro, con un vero pubblico;
- Le scene di Nomi e Amanita a San Francisco durante il Pride sono state filmate durante la sfilata, in particolare per la sequenza "Dykes on Bikes" della festa, in cui Nomi accusa il forte dolore alla testa e cade dalla loro moto.
- Aml Ameen ha girato la maggior parte delle scene alla guida del furgoncino Van Damn intorno a Nairobi. A un certo punto è stato addirittura fermato dalla polizia e la troupe ha dovuto dare spiegazioni su che cosa stesse accadendo!

La prima scena girata da Miguel Ángel Silvestre è stata quella dell’orgia con Nomi, Wolfgang e Will! Che dire...chi ben comincia!


Il numero 8


Straczynski ha rivelato che il numero "otto", anche se fondamentale per la storia, è frutto di un caso fortuito. Durante lo sviluppo della trama in realtà gli showrunners ancora non avevano idea di quanti personaggi ci sarebbero stati. E’ stata Lana Wachowski ha coniare il titolo della serie, obbligandoli a quel punto ad avere otto personaggi significativi nel cast . Quindi la ricorrenza del numero 8: 8 sensates (Sense8) nati il 8/8/88…. Forse un’idea per noi fans per sperare in un rinnovo fino all’ottava stagione???!!!


source: Netflix - Sense8: Creating the World / collider.com / en.yibada.com / www.ibtimes.co.in / www.indiewire.com

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Articolo di IlRiccio

5 commenti:

MiKyCaRtEr84 ha detto...

Primo: Dov'è questo documentario che lo voglio vedere anche io?
Secondo: La prima scena che hanno girato 'tutti' insieme è stata quella dell'orgia quindi pensa la bravura che hanno gli attori mostrando quel feeling e quella 'connessione' che in effetti mostrano in quella scena.
Terzo: Manca un sacco alla seconda stagione vero?

Unknown ha detto...

Tutti geni, tutti fantastici. La modalità con cui hanno girato è incredibile! Evidentemente avevano il budget per farlo e lo hanno fatto in modo eccellente.
Mi unisco alla domanda di Miky: non si sa quando sarà rilasciata la seconda stagione, vero? La stanno girando?

Il documentario è stato rilasciato sui canali Netflix, ma si trova anche su youtube?

IlRiccio ha detto...

Miky temo che le stagioni avranno una cadenza annuale, quindi temo se ne parlerà la prossima estate. Le riprese fatte in questo modo sono impegnative e portano via tempo, e non si ha ancora nessuna data per l'inizio della produzione... Non si sa neanche per certo se i fratelli Wachowsky continueranno ad essere presenti in campo alla regia o al coordinamento della regia durante le riprese.
Non ci resta che aspettare qualche altra "consistente" intervista che son sicura verrà rilasciata quando daranno qualche informazione sulla programmazione e lo stato di avanzamento della produzione.

Il documentario è su Netflix, al momento ahimè non mi risulta sia disponibile altrove. Io l'ho visto negli USA, in ogni caso credo che farà sicuramente parte dei contenuti speciali dei DVD ;-)

MiKyCaRtEr84 ha detto...

La prima che scopre quando escono i DVD lo dica alle altre...

IlRiccio ha detto...

Sono abbastanza convinta che i DVD in Italia verranno messi in vendita dopo l'avvio italiano di Netflix, primo perchè per allora sarà necessariamente terminato il doppiaggio e la creazione di sub ufficiali, secondo perchè commercialmente per netflix non sarebbe conveniente un diverso ordine di uscita. Probabilmente per la fine dell'anno comunque considerando che il canale streaming arriverà in Italia ad ottobre (data ancora non nota, ho dato la mail per la comunicazione dell'avvio dell'abbonamento e non mi è ancora arrivato nulla :P)