Imbarazzante:
questo è l’aggettivo usato da Shonda Rhimes per descrivere
l’ultima edizione degli Emmy, cerimonia che si è svolta
all’insegna della diversità.
L’Accademy
ha deciso di premiare con la statuetta Lena Waithe, prima donna
afroamericana a vincere il premio come miglior sceneggiatrice grazie
alla serie “Master of None”, e Donald Glover di Atlanta, come
miglior attore protagonista di colore. La scelta non è passata
inosservata e ha generato delle polemiche.
La
produttrice di serie di successo come Grey’s Anatomy, Scandal e HowTo Get Away With Murder, pur avendo avuto tre nomination, non ha
risparmiato critiche all’Accademy - "Per me è imbarazzante pensare che siamo ancora in un posto in cui abbiamo ancora bisogno di sottolineare certi momenti... Spero proprio che questa non diventi una moda. spero proprio che le persone non si sentano, per così dire, soddisfatte dal vedere così tanti diversi vincere e che non pensino che possa bastare questo".
La Rhimes, ha visto Viola Davis, protagonista della serie How To Get Away With Murder, incoronata come prima donna afroamericana a vincere la statuetta in una serie drammatica. Nonostante la vittoria, non è la prima volta che si scontra con un ambiente in cui le etichette valgono più delle capacità di una persona.
Nel
2015, nel corso di una convention, ha
espresso il suo parere sui pregiudizi - “Odio
veramente la parola diversità. Come se ci fosse qualcosa di insolito
nel raccontare in TV la storia di persone di colore o LGBTQ. Io
userei una parola diversa: normalizzare. Sto normalizzando la TV, la
sto rendendo simile a come mi sembra che vada il mondo reale”.
Il suo impegno per porre fine ai preconcetti, si è spostato anche sul web. Da poco è stato lanciato in rete il sito Shondaland.com in cui la stessa Rhimes dichiara di non voler parlare di lifestyle, come fanno gli altri siti di personaggi hollywoodiani, ma della vita. Con questa premessa la produttrice non vuole criticare le star, ma semplicemente sottolineare la sua visione delle cose. Per lei è importante che le donne vivano la loro vita senza paura del giudizio.
La sua filosofia di vita da anni è chiara in Meredith, Olivia e Annalise, donne forti, coraggiose e indipendenti che da giovedì 28 settembre ritorneranno a raccontarci le loro storie.
Fonti: Vanity Fair, Entertainment Weekly
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