"Sayid è il muscolo, Jack è la testa, Jin e Sun rappresentano il cuore": Daniel Dae Kim intervistato da Tv.com

A voi la traduzione di un'intervista a Daniel Dae Kim, pubblicata poche ore fa su Tv.com. Leggete con tranquillità, è molto interessante e non contiene nessun genere di spoiler.

Sei soddisfatto dal modo in cui il tuo personaggio finisce la sua corsa?

Sì. Le cose che Jin ha dovuto fare come personaggio, e la grande crescita ed evoluzione che ha avuto sono molto soddisfacenti. Non importa come finirà la serie, sarà stata una grande corsa per lui.

Com'è la tua relazione lavorativa con Yunjin Kim, sviluppatasi nelle sei stagioni?

Yunjin è una delle attrici più professionali con cui abbia mai lavorato. E' sempre puntuale e pronta...nessun comportamento iper-drammatico. Allo stesso modo in cui sono cresciuti i personaggi, siamo cresciuti anche noi. Ogni volta, quando lavori con qualcuno tanto a lungo quanto noi, si sviluppa una certa confidenza. Sappiamo cosa aspettarci quando ci ritroviamo insieme sul set.

Jin è passato dall'essere un outsider nella prima stagione ad essere una parte centrale degli sviluppi attuali dell'isola. Quando hai visto l'insorgere di questa svolta?

E' una svolta assolutamente benvenuta, e ha una correlazione diretta con il momento in cui Jin ha iniziato a parlare meglio l'inglese. Era capace di partecipare alle discussioni di gruppo e questo ha fatto la differenza sul suo modo di contribuire.

Che strana metafora del poter vivere in America: impara l'inglese, poi potrai unirti a noi.

[Ride] Specialmente con quello che sta succedendo in Arizona.

Lo show ha avuto diverse possibilità di uccidere il tuo personaggio...

[Ride] O…kay?

No no, non è certo una cosa brutta. Può succedere a chiunque in Lost. Perchè pensi che Jin sia rimasto? Cosa apporta allo show in questa stagione finale?

Il modo migliore in cui posso metterla è che i personaggi principali rappresentano parti del corpo. Sayid è il muscolo, Jack è la testa, Jin e Sun rappresentano il cuore.

Che parti del corpo rappresentano Nikki e Paulo?

[Ride] Questa è difficile. Mi sento male per gli attori. Nessuno è sicuro di cosa aspettarsi dallo show. A volte ottieni lieti fine come Michael Emerson [Benjamin Linus], e altre volte hai una situazione alla Nikki e Paulo.

Com'è stata la tua esperienza lavorativa con Lost, in cui non si ha il cento per cento delle informazioni sul proprio personaggio, considerato il tuo lavoro al cinema e in teatro, dove c'è tutto nelle sceneggiature?

Ci sono volute delle aggiustatine. La televisione è l'unico medium in cui i personaggi si svelano settimana dopo settimana. All'inizio ero assetato di informazioni per poter prendere le mie scelte. A un certo punto ho lasciato perdere e mi son detto "Sai che c'è? Così è come la vita. Sappiamo chi siamo quando ci alziamo ogni mattina, ma non sappiamo cosa ci succederà e come reagiremo a questo".

Come ti è stato presentato il personaggio in orgine?

Ad essere onesto, non è che mi è stato "presentato" come se fosse la mia opportunità. In realtà stavano cercando un attore che parlasse coreano, e io, sai, ho fatto il provino.

Cosa ti ha attirato del nuovo remake di Hawaii Five-O?

In primo luogo, il team creativo è composto da persone che rispetto. La sceneggiatura era ambiziosa e grande. La ciliegina sulla torta è che devo rimanere alle Hawaii.

Non scapperai mai dall'isola.

L'isola non mi lascia andare ancora.




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Articolo di Simona LaFleur