"The Enemy Within" ha decretato il finale (se così vogliamo chiamarlo) di un incubo diventato realtà per gli abitanti di Chester’s Mill, ma ultimamente anche per noi. Parliamoci chiaro, la seconda e l’appena conclusa stagione di Under The Dome non sono state sicuramente brillanti a livello di storyline e io personalmente spesso e volentieri mi sono annoiata.
Nella prima stagione tutto ancora era da scoprire, persino l’identità di certi personaggi, e la paura dilagava fra gli abitanti che si erano ritrovati tutto d’un tratto a dover affrontare questa “cupola” piombata dal nulla che li ha intrappolati senza via d’uscita.
Questo faceva si che ogni episodi per noi telespettatori fosse ricco di ansia, adrenalina, paura e sconvolgimenti.
La seconda stagione era partita bene, d’altronde il primo episodio “Heads Will Roll” fu scritto da Stephen King difficile che qualcosa potesse andare storto (se ricordate fece anche un cameo durante l'episodio), ma poi il resto della stagione prese una brutta piega risollevata poi dall'episodio finale "Go Now".
La stessa cosa più o meno è successa con la terza stagione, era partita bene mettendo in gioco nuovi elementi che sembravano predisporre una storyline molto interessante, ma poi non è stato affatto così.
Per loro saranno anche state quattro settimane, ma per noi tre anni. Aspettavo questo momento dalla prima stagione, scusate lo sfogo. E questa è stata sicuramente la cosa che ho apprezzato di più del finale, perché per il resto sono rimasta al quanto contrariata.
Innanzitutto una volta finito di vedere l'episodio l'uniche due cose a cui riuscivo a pensare sono state:
1) Che effettivamente non stato un finale conclusivo della serie, perché ha lasciato molte cose in sospeso. Ci avevano promesso che molte domande avrebbero trovato risposta, ma a mio parere l'unica cosa di cui abbiamo avuto conferma è che la Cupola effettivamente è qualcosa di alieno (cosa che ormai era chiara da tempo), nulla di più nulla di meno;
2) Ho avuto come la sensazione che questo episodio (ma direi tutta la stagione) abbia fatto in modo che tutto quello che si era svolto precedentemente, possa venir tranquillamente buttato via. Cioè, ripensando alla prima stagione e guardando a che punto è arrivata la serie alla fine, sembra quasi di guardare un altro telefilm.
Per fortuna ci sono sempre i Jarbie che mi consolano! Alla fine erano rimasti solo loro a spingermi a continuare a guardare la serie, e almeno hanno ricevuto un finale decente, oserei dire quasi un happy ending.
In un certo senso anche Big Jim ha avuto il suo, visto che sembra essersi ripreso più che bene dall'aver ucciso suo figlio, ed ora ha finalmente ottenuto una posizione di potere che da sempre desiderava.
In un certo senso anche Big Jim ha avuto il suo, visto che sembra essersi ripreso più che bene dall'aver ucciso suo figlio, ed ora ha finalmente ottenuto una posizione di potere che da sempre desiderava.
In conclusione, è stato un finale (se vogliamo chiamarlo così) approssimativo dove gli autori hanno dovuto far accadere le cose molto in fretta per fare in modo di concludere la storyline della stagione, e farci vedere cosa staiano facendo delle loro vite i sopravvissuti alla Cupola.
Mi dispiace per il tono negativo della recensione, ma mi aspettavo molto di più da questo episodio e mi ha delusa non poco.
Mi dispiace per il tono negativo della recensione, ma mi aspettavo molto di più da questo episodio e mi ha delusa non poco.
Under The Dome era un telefilm con grandi potenzialità che, secondo me, non hanno saputo sfruttare al meglio.
Un saluto a:
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