Ed eccoci arrivati al nono episodio di questa quinta stagione di "Fringe".
Dopo la parentesi dedicata a Peter - Osservatore, si ritorna sul vecchio percorso, alla misteriosa caccia al tesoro per il recupero dei componenti del piano di distruzione degli Osservatori.
E' bene puntualizzare fin dall'inizio il tema di questa puntata: i fantasmi del passato.
Si assiste a 45 minuti circa di prolungato viaggio nell'eccentrica e fantasmagorica mente di Walter Bishop, in seguito all'assunzione di una massiccia quantità di acidi, allo scopo di poter recuperare i ricordi riguardanti il piano di distruzione degli Osservatori.
Viste le condizioni del buon vecchio Bishop, gli sceneggiatori avrebbero potuto benissimo emarginare il personaggio di Walter, limitando le sue performance e la sua incisività nella storyline, e invece no! La trama viene orchestrata magistralmente proprio da lui e dai suoi eccezionali e imperdibili trip! E così, tra splendide citazioni che vanno da Peter Pan al Mago di Oz, fantasmi e rimorsi del passato che si manifestano con visioni inquietanti dell'ex assistente defunta di Walter (Carla Warren), per non parlare della strepitosa animazione inserita nel finale e nella quale si legge un chiaro tributo ai Monty Phyton, il viaggio del team raggiunge un nuovo traguardo.
La misteriosa radiolina che i nostri protagonisti avevano recuperato nel sesto episodio, apparentemente inutilizzabile e bloccata su una frequenza specifica, si attiva all'improvviso, captando un segnale esterno.
Peter e Olivia, con l'aiuto di Anil e degli altri compagni della Resistenza, riescono a triangolare la presunta fonte del misterioso segnale, riuscendo ad identificare un punto specifico tra i boschi. Raggiunta la zona, si ritrovano davanti uno scenario raccapricciante. Corpi di Osservatori e lealisti disseminati un po' ovunque nell'area circostante, vittime di un violento scontro a fuoco, che Olivia fa risalire a circa 10 - 15 anni prima. Anche il responsabile della strage, presumibilmente un membro della Resistenza, è rimasto ucciso nella sparatoria. Olivia, sospettando che possa trattarsi proprio del fantomatico "Donald" (l'uomo che 20 anni prima avrebbe aiutato Walter a disseminare gli elementi chiave del piano), cerca di recuperare i documenti dalle tasche del cadavere per indagare sulla sua identità. Questa ricerca però svela un macabro segreto.
Il corpo appartiene a Sam Weiss (ricordate l'uomo del bowling?)
Peter intanto, scopre che il dispositivo presente nella foresta non è la fonte del segnale che hanno rintracciato, bensì una specie di amplificatore.
La fonte del segnale si trova da tutt'altra parte.
Mentre Walter continua il suo viaggio interiore, lottando con tutto se stesso contro la sua vera natura che sembra voler prepotentemente riemergere (bellissima la scena in cui il cameriere si presenta in macchina con un vassoio carico di acidi XD), il resto del team riesce a rintracciare la fonte del segnale.
Si trova su un'isola.
Prima di poter recuperare la barca e raggiungere l'isola, il gruppetto si trova a dover affrontare un gruppo di lealisti, riuscendo a sfuggire per un soffio alla cattura.
Ciò che accade sull'isola, ci aiuta a mettere qualche pezzo del puzzle al proprio posto.
Olivia e il resto della compagnia si imbattono in un tizio armato che li intima di andarsene. Alla domanda "Sei tu Donald?", l'uomo risponde "Qui non c'è nessun Donald!".
Pochi secondi dopo però, alle sue spalle, ecco apparire il piccolo Osservatore che avevamo già incontrato in precedenza, durante la prima stagione, accompagnato da una donna, la moglie dell'uomo misterioso.
La coppia, dopo essersi assicurata che il team sia effettivamente chi dice di essere (da non perdere la scena della password!), racconta di aver preso in custodia il ragazzo molti anni prima, su diretta richiesta di un uomo di nome Donald. Il piccolo (che loro hanno chiamato Michael!), non ha mai parlato e non è invecchiato di un solo giorno dal momento in cui ha messo piede in casa. A quanto pare, sembra essere fondamentale per la lotta contro gli Osservatori e per il piano di Walter e necessita perciò di un'estrema protezione.
Seppur a malincuore, i due sono costretti a lasciar andare il bambino con la squadra Fringe, esattamente come Donald aveva predetto loro.
L'aspetto importante dell'incontro tra Olivia, Peter e il bambino Osservatore è ben evidente nelle scene finali dell'episodio. Loro ricordano di averlo conosciuto nella precedente linea temporale (quella modificata da Settembre, ricordate?) e, sorprendentemente, alla domanda di Olivia ("Ti ricordi di me?"), il bambino annuisce.
Perché questo? Beh, sappiamo che il tempo scorre in modo differente per gli Osservatori, riescono a spostarsi da un'epoca ad un'altra, da un universo all'altro, passando attraverso linee temporali parallele nel giro di pochi secondi. E' per questo motivo che il bambino, a differenza di Broyles, Astrid o Walter, ricorda anche gli avvenimenti della linea temporale che è stata alterata.
Personalmente, questo episodio (che molti non hanno apprezzato pienamente) mi è piaciuto molto. Da un punto di vista narrativo, siamo arrivati ad una piccola svolta, diminuendo ulteriormente la distanza che ci separa dal rush finale, mentre da un punto di vista puramente emotivo, ho apprezzato molto la scelta di voler focalizzare l'attenzione sulla "doppia personalità di Walter", la sua profonda crisi interiore e la paura di poter tornare ad essere quell'uomo spietato e privo di morale che lo aveva condotto sull'orlo del baratro. Un aspetto della sua psiche che spesso è riemerso durante le stagioni del serial.
Sono sicura che l'argomento "dualismo" non svanirà facilmente e, giunti a questo punto della narrazione, sono curiosa di vedere come risolveranno le cose, adesso che tutti i pezzi del puzzle, stanno pian piano cominciando a riguadagnare il proprio posto.
Citazione: WALTER: "Per ragioni che non conosco ho bisogno di questo maledetto piano per sconfiggere gli Osservatori e devo farlo in fretta per liberarmi di questo diavolo" (alludendo al "vecchio" Walter)
Voto: 8.5
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