FRINGE - Joshua Jackson dice addio a Fringe
Ecco un'intervista esclusiva all'attore Joshua Jackson, interprete di Peter Bishop, nella serie tv Fringe.
Giunti al finale della serie, possiamo dire una cosa con assoluta certezza.
Il Peter Bishop che abbiamo conosciuto durante la prima stagione non è lo stesso che abbiamo ritrovato nel finale.
Non è più "il ragazzo che deve essere salvato", piuttosto "il salvatore".
Dopo un lungo e tortuoso percorso di vita, Peter ha attraversato una serie di cambiamenti che lo hanno trasformato in un uomo capace di sacrificare se stesso per il bene dell'umanità, ma soprattutto, della sua famiglia.
"Ciò che mi è sempre piaciuto di Fringe, non sono stati semplicemente i casi raccapriccianti, il salvare l'universo, i doppleganger o gli universi alternativi, ma soprattutto il carattere familiare della narrazione..." ha confessato Joshua Jackson "Ho apprezzato davvero tanto il fatto che la storyline di quest'anno fosse stata incentrata sulla difficile ripresa di Peter ed Olivia dopo la perdita della loro unica figlia, ha mantenuto lo spirito generale della serie! Una donna emotivamente problematica e distrutta dai dolori vissuti nel passato come Olivia, che è riuscita a ritrovare la forza di riuscire a fidarsi nuovamente di qualcuno, di innamorarsi di qualcuno e legarsi a tal punto da avere un figlio da questa persona o Peter, che è riuscito a superare le difficoltà passate con suo padre, creando un legame profondo con lui ed entrando a far parte di una vera famiglia, qualcosa che non aveva mai conosciuto prima. Questi sono i grandi temi universali di Fringe...la mia soddisfazione più grande come attore è stata quella di poter lavorare con un veterano come John Noble..." ha continuato l'attore canadese, parlando del suo rapporto con il compagno di set "...ci siamo divertiti molto a sviluppare questo rapporto padre - figlio, cercando sempre di mantenerlo il più possibile onesto e dinamico..."
Nel corso dell'ultima stagione, abbiamo assistito ad un radicale cambiamento del personaggio di Peter.
La sua trasformazione in un Osservatore...
Gli abbiamo chiesto quanto fosse stata importante per lui questa discutibile scelta di trama, se gli avesse effettivamente dato la possibilità di esplorare un'altra versione del suo personaggio, come gli altri colleghi con i doppleganger dell'altra realtà...
"Interpretare una differente versione di Peter non è mai stata una mia priorità, fin da quando sono entrato a far parte di Fringe, non la sentivo una cosa necessaria da fare..." ha risposto Joshua Jackson "Ciò che per me è sempre stato importante, era un'onesta e soddisfacente conclusione per la famiglia Bishop! il gioco dello "staranno insieme o non staranno insieme" che spesso vediamo in tv tra due protagonisti non interessava nè me, nè tanto meno gli autori, ci interessava di più vedere come avrebbero reagito insieme alle difficoltà, affrontando la perdita di una persona cara...la figlia, in questo caso. Peter si ritrova a rispecchiare gli errori di suo padre, trasformandosi nel nemico allo scopo di poterne conoscere i punti deboli e poterlo eliminare. Questa scelta rappresenta il corrispettivo della scelta che fece Walter, decidendo di oltrepassare i limiti della scienza per salvare la vita di Peter. Peter in versione Osservatore ci ha dato l'occasione di vedere il rapporto tra Olivia e Peter da un diverso punto di vista. Entrambi lottavano contro un nemico comune ma questo li ha condotti su strade divergenti, portandoli a a separarsi lentamente l'uno dall'altra, proprio nel momento in cui avrebbero dovuto mantenere saldo il loro legame per superare la perdita di Etta. Questa storyline ci ha offerto l'occasione di allargare il loro arco narrativo, seguendoli attraverso il loro tentativo di ritrovarsi..."
Parlando del rapporto con i fans...
"Penso che uno degli aspetti più interessanti di uno show televisivo sia proprio la comunità di appassionati che viene a crearsi attorno ad esso e quanto essa sia importante per la sua sopravvivenza o per la sua cancellazione..." spiega Joshua Jackson "E' già accaduto che altre serie tv prematuramente scomparse, come Firefly per esempio, abbiamo mantenuto nel tempo un alto profilo di fedeli appassionati che, ancora oggi, amano e supportano la serie e il cast. Una volta era difficile per queste persone riunirsi tutte insieme per scambiarsi notizie o semplicemente per fare la conoscenza di altri fans, ma adesso grazie alla natura unica di Internet e ai vari social network è diventato un gioco da ragazzi! Perciò, per quanto riguarda Fringe, penso che si possa affermare che la sua vita successiva, sia iniziata già quando andava ancora in onda. La comunità di appassionati della serie è forte e vibrante e penso che andrà avanti ancora a lungo. Forse ci sarà un film, più probabilmente verranno prodotte fanfictions, fumetti, serie animate e quant'altro, quello che so è che Fringe continuerà a vivere anche fuori dallo schermo!"
Parlando di ciò che gli mancherà di più di quest'esperienza, Joshua Jackson ha aggiunto: "Sicuramente mi mancherà la compagnia di persone con le quali ho condiviso il set! E' stato importante il fatto di aver avuto l'opportunità di chiudere in modo degno questo capitolo della mia carriera, di poter salutare nel modo giusto i fans e tutti i colleghi sul set. Volevo dare il meglio negli episodi finali, sai, sapendo che non ci saranno altre occasioni vuoi concludere alla grande! Non sono mai stato un grande fan di Beverly Hills 90210 o delle teen comedy in generale, perciò Dawson's Creek non era esattamente il mio genere di show, cosa che invece è stato Fringe. Da appassionato di fantascienza, mi ha dato la possibilità di infiltrarmi in un ambiente che amavo e stimavo, mi ha concesso di rispolverare le mie capacità drammatiche, attraverso alti livelli di climax e credo che il finale di questo show sia degno ...e soddisfacente!"
Fonte: http://ie.ign.com
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