FRINGE - Recensione 5x11 "The Boy Must Live"


Ed eccoci arrivati alla penultima recensione di "Fringe" (sigh...).
L'episodio si intitola "The Boy Must Live" ed è l'undicesimo della quinta ed ultima stagione.
So già cosa state pensando nelle vostre testoline iperattive..."Il bambino deve vivere" è certamente riferito a Peter, ormai è fin troppo chiaro...
Uhm...un consiglio? 
In "Fringe", NIENTE è MAI COME SEMBRA.
Leggete la recensione e poi ne riparliamo!



Aspettarsi un penultimo episodio colmo di colpi di scena sensazionali e inaspettate rivelazioni, sarebbe stato a dir poco folle e infatti penso che nessuno di noi fans se lo aspettasse davvero. 
Abbiamo comunque ottenuto delle piccole manciate di informazioni...piccole ma buone. 
O sbaglio?
Ma partiamo dall'inizio. 
La scorsa puntata si era conclusa con una grande rivelazione: il misterioso aiutante di Walter, Donald, altri non era che l'Osservatore Settembre.
L'episodio di questa settimana, "The Boy Must Live", si apre con una scena notturna, ambientata nel laboratorio dei Bishop. Peter sta lavorando con il laser per recuperare l'ennesima videocassetta dall'area ambrata del laboratorio e, d'un tratto, avverte un movimento sospetto alle sue spalle. Voltandosi di scatto, si ritrova davanti Walter, a quanto pare anche lui affetto da qualche problemino di insonnia. 

Walter rivela al figlio di aver elaborato un piano per riuscire ad accedere al suo subconscio e recuperare i ricordi su Settembre e sul piano. 
Ed ecco che Wyman & Co. fanno riemergere una vecchia conoscenza dal passato.
La buona vecchia vasca di deprivazione sensoriale, che Olivia aveva utilizzato, nell'episodio pilota, per riuscire ad alterare la sua coscienza e mettersi in contatto con quella di John Scott. Walter decide di immergersi personalmente nella vasca, sperando in questo modo di riuscire a raggiungere la parte più remota del suo subconscio, dove si presume che siano stati accantonati tutti i ricordi su Settembre e sul piano di distruzione degli Osservatori. 
Delizioso e altamente rievocativo il siparietto comico tra Olivia e Walter (ricordate la scena esilarante della terza stagione, quando un Walter nella sua versione adamitica incontra un'imbarazzatissima Olivia nel corridoio di casa Bishop?che si svolge proprio durante l'esperimento di Walter con la vasca di deprivazione.
Attraverso una serie di flash e di immagini estrapolate dai ricordi del passato, Walter riesce a focalizzare diversi elementi ambientali che lo aiutano a localizzare l'appartamento di Settembre, nella città di New York. 
Accompagnato da Olivia, Peter e dal piccolo Michael si reca sul posto, sperando di poter incontrare finalmente il suo vecchio amico e ottenere così le risposte che cerca. 
Mi sento in dovere di spendere due parole per la commuovente scenetta padre / figlio che Walter e Peter ci hanno regalato proprio in questo frangente della puntata. 

Stando a ciò che dice Peter, dopo il recente "incontro ravvicinato" con il piccolo Michael, Walter ha cominciato a comportarsi in modo strano (almeno per i suoi standard di eccentricità!), scatenando così una profonda preoccupazione in suo figlio, che infatti decide di affrontare la discussione. 
Walter, per tranquillizzarlo, gli confida il suo segreto. 
Si sente bene, straordinariamente bene. Michael non gli ha mostrato solo una serie di immagini, gli ha anche restituito qualcosa...qualcosa di molto prezioso, qualcosa che non sapeva neppure di aver avuto e poi perduto. 
I suoi ricordi.
I ricordi appartenenti alla linea temporale alterata da Settembre, quella precedente alla cancellazione di Peter. 
Una vita mai vissuta, colma di ricordi ed emozioni mai provate...eppure così REALI. 
Il giorno in cui Olivia e Peter lo avevano portato via dall'istituto Saint Claire...la prima volta che Peter lo aveva chiamato "Papà"...il terrore provato quando Peter aveva messo piede nella Macchina...
E' diventato un autentico "ibrido".
L'aver recuperato quei ricordi, sembra avergli donato una nuova speranza, oltre a far accrescere ancora di più il suo affetto nei confronti di Peter.  
L'abbraccio commosso tra i due è uno degli elementi più belli di questo episodio. 
Ma continuiamo con l'analisi...
Finalmente il team raggiunge il presunto appartamento di "Donald". 
La tanto attesa reunion con il buon vecchio Settembre è davvero tenerissima. 
Pochi sguardi e sorrisi che però racchiudono un mare di emozioni e di affetto.

Devo ammettere che il ritorno di Michael Cerveris nei panni dell'Osservatore Settembre, era la cosa che attendevo maggiormente in questa quinta stagione, e finalmente il momento è arrivato!
Cerveris era riuscito a donare un'umanità e una dolcezza al suo personaggio, già nelle quattro stagioni precedenti, quando vestiva i panni del comune Osservatore, ma la sua performance da essere umano è stata davvero uno spettacolo indescrivibile!
Esauriti i convenevoli, il gruppetto si riunisce in sala da pranzo e comincia a scambiarsi notizie riguardo il piano e gli Osservatori. 
Arriviamo così all'atteso momento delle "rivelazioni": Settembre racconta al team che sono stati gli stessi Osservatori a rimuovergli il congegno dalla base del collo, allo scopo di punirlo per i suoi errori passati e, allo stesso tempo, sperimentare su di lui una sorta di "regressione biologica", trasformandolo in un comune essere umano, a tutti gli effetti! (ecco spiegata la crescita dei capelli e l'evidente invecchiamento). 
Mentre i nostri amici sono intenti a raccontarsi storie di fantasm...ehm...storie del passato, in un futuro parecchio lontano (fa molto stile "Guerre Stellari"...) il perfido Osservatore Windmark ha chiesto un incontro ufficiale con il gran capo dei Pelatoni (Wow, qualcuno che mi inquieta ancora più di Windmark, non pensavo potesse esistere!) che però si mostra parecchio seccato per il modo in cui il suo sottoposto sta trattando la faccenda dei fuggitivi. Il gran capo, ordina ancora una volta a Windmark di ignorarli e di concentrarsi esclusivamente sul recupero dell'Anomalia (ossia il bimbo). 
In questa scena, emerge piuttosto distintamente il crescente sentimento di rabbia e di vendetta di Windmark nei confronti del Fringe Team (ebbene sì, anche il cattivone prova emozioni! Crudeli, ma pur sempre emozioni...). 
Rientrando nel salottino dell'appartamento di Settembre, ecco che riceviamo un'altra bella notiziuola fresca fresca. Il piccolo Michael è in realtà il figlio (o meglio, la progenie) del nostro adoratissimo Settembre. Gli Osservatori infatti, non essendo dotati di capacità emotive, non si riproducono come i normali esseri umani, ma vengono creati in laboratorio, utilizzando del materiale genetico proveniente da donatori esterni. 

Michael è stato creato utilizzando il DNA di Settembre.  
Qual è il problema, dunque? Perché viene considerato un'anomalia? 
La risposta è: il 20 Febbraio 2167.
Questa data, a detta di Settembre, è fondamentale per il genere umano, in quanto rappresenta il giorno in cui gli uomini decideranno di incrementare le capacità intellettive dell'uomo (grazie ad un brillante scienziato di Oslo!), sacrificando la parte del cervello umano che, a parer loro, limiterebbe maggiormente tale sviluppo, ossia la sfera emotiva. 
Ergo, gran cervellone e grandi abilità telepatiche, ma zero emozioni. 
Niente amore, rabbia, invidia, compassione...
Michael è l'eccelsa eccezione. Rappresenta un matrimonio ben riuscito tra intelletto ed emozioni. Presenta una sfera emotiva umana ma, allo stesso tempo, manifesta le medesime capacità degli Osservatori. Rappresenta un successivo livello di evoluzione del genere umano, superiore perfino agli Osservatori stessi. Settembre racconta al team che, durante i suoi numerosi spostamenti tra le varie linee temporali, aveva studiato a lungo il legame tra padre e figli, il modo in cui il genitore si prendeva cura della sua progenie e, spinto da un istinto che non era riuscito ad ignorare, aveva deciso di nascondere il bambino nel passato, al sicuro (lui viene dal futuro, ricordate?). Aveva sempre saputo quanto importante fosse quel bambino, ma c'era qualcos'altro che lo rendeva speciale. Era l'unico in grado di poter cambiare il corso dell'evoluzione umana. Spedirlo nel futuro, esattamente il giorno in cui la razza umana avrebbe deciso di compiere il salto evolutivo, ossia il 20 Febbraio 2167, avrebbe permesso agli scienziati di studiarlo e capire che, per poter raggiungere una capacità intellettiva superiore, non era affatto necessario sopprimere le emozioni umane. In quel modo avrebbero potuto intraprendere un cammino totalmente differente, cambiando radicalmente il futuro. In pratica, gli Osservatori non sarebbero mai esistiti. (IL BAMBINO DEVE VIVERE, capite adesso a chi si riferiva e perché?). 
Ebbene sì, avete capito bene: era questo il famoso "piano" elaborato da Walter per sconfiggere gli invasori. 
Costruire una macchina del tempo (ecco spiegati tutti i materiali raccolti durante l'intera stagione!) e spedire il bambino nel futuro. 
Ma andiamo avanti con il racconto...
Riordinate un po' di idee, Settembre rivela al team di essere in possesso di alcuni materiali necessari alla realizzazione del dispositivo (la macchina del tempo) e di averli nascosti accuratamente, al sicuro dagli Osservatori. 
Mentre il team è in viaggio, Windmark e altri Osservatori, dopo aver scoperto il doppio gioco del loro ex "collega", localizzano l'appartamento di Settembre e si materializzano al suo interno. Grazie ad un dispositivo artigianale di sicurezza, Settembre riceve un segnale che lo avvisa della presenza degli invasori e così, con un laconico "Quel posto non esiste più", aziona un dispositivo di implosione che distrugge l'appartamento. 
Ovviamente (e disgraziatamente) gli Osservatori si salvano!
Lo scambio di battute tra Walter e Settembre, durante il recupero degli oggetti nascosti, è un momento ad alta carica emotiva, che strazia letteralmente il cuore, per non parlare delle incredibili doti recitative di Cerveris e Noble (*si inchina metaforicamente ai loro piedi*) che incrementano di almeno dieci punti l'emotività di questa scena. 

Walter rivela a Settembre di aver compreso finalmente il motivo per cui il piccolo Michael gli ha mostrato i ricordi dell'altra linea temporale. Si trattava di una specie di "regalo", voleva che fosse consapevole di aver amato e di essere stato amato, voleva che ricordasse gli incredibili momenti trascorsi in compagnia delle persone speciali che facevano parte della sua vita. Pensava che in quel modo avrebbe accettato più facilmente il suo destino: sacrificare se stesso per la salvezza del genere umano. 
Era stata una sua decisione, di Walter stesso (Settembre glielo ricorda, tirando fuori un altro piccolo tassello dal passato...ricordate il Tulipano Bianco e il suo significato?), era convinto che, dopo tutti i danni involontariamente causati nel corso degli anni, quello fosse il modo migliore per farsi perdonare (sigh, sob...).
Recuperato il materiale necessario, il gruppetto è pronto a ripartire, ma Settembre sorprende i compagni dicendo che non andrà via con loro, che ha ancora delle faccende da sistemare (tenerissima la scena d'addio tra lui e il piccolo Michael!). 
L'episodio si chiude con un cliffhanger gigantesco. 
Mentre sono diretti in auto alla stazione, si rendono conto di essere circondati da Lealisti e Osservatori. 
Stanno cercando di rintracciare Michael e i fuggitivi. 
Decidono così di separarsi. 
Peter rimane con Walter mentre Olivia raggiunge a piedi la stazione, insieme a Michael. 
Sfuggendo agli Osservatori, Olivia riesce a salire su un vagone con il bambino, mentre Walter e Peter cercano di liberarsi dai controlli per poterli raggiungere. Proprio quando sembra fatta, ecco che Michael sconvolge ogni cosa. Rivolge ad Olivia un'occhiata eloquente e poi...salta giù dal treno e si consegna volontariamente ad un gruppo di Lealisti (WTF?!) sotto lo sguardo terrificato di Olivia. 
Viene da domandarsi cosa il bambino abbia sviluppato nel suo cervellino iper elaborato, per decidere di compiere un simile gesto, ma d'altro canto, guardiamo le cose da un'altra prospettiva. Michael era ben consapevole di ciò che stava accadendo, perciò sapeva anche che restare con Olivia e con il resto del team, non avrebbe fatto altro che trasformarli ulteriormente in bersagli e, con il piano in via di sviluppo, sarebbe stato un rischio gigantesco. Ammetto che consegnarsi volontariamente al nemico non è stata una mossa intelligente, ma d'altronde la storia ancora non è finita...chissà quali sorprendenti risvolti ci attendono nei prossimi due episodi conclusivi!
Come ho già detto all'inizio, questo episodio non ci ha regalato eccezionali rivelazioni o particolari colpi di scena, eccetto forse la discendenza di Michael, ma ha riempito qualche piccola lacuna e ha preparato il campo per l'epico finale... (soltanto il promo mette i brividi!!)
Il Fringe Team cercherà di salvare Michael dalle grinfie degli invasori? Walter riuscirà davvero a far funzionare il piano? Cosa potrebbe accadere se l'intero futuro venisse modificato? Peter e Olivia potranno rivedere ancora la loro figlioletta? Rivedremo ancora Settembre? 
Restano ormai solo due ore, un doppio episodio, e tanti interrogativi a cui dare risposta. 
Non ci rimane che aspettare i prossimi, ed ULTIMI episodi, di Fringe.
L'appuntamento dunque è per il 18 Gennaio! 


Voto: 8.5

Citazione: "Pensi che il bambino mi abbia mostrato tutti quegli episodi dell'altra mia vita per farmi sapere che io ho amato? Che ho passato dei momenti incredibili con delle persone speciali? Perché pensava che avrebbe reso più facile per me accettare quello che devo fare?" - Walter Bishop
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Articolo di Unknown

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