Falling Skies - Commento agli episodi 3x01 "On Thin Ice" e 3x02 “Collateral Damage”


La nuova stagione di Falling Skies parte in maniera inaspettata e con tante novità. A cominciare dalle nuove alleanze, le nuove tecnologie, la strana invalidità di Hal, la neonata sorellina e l'immancabile conta dei morti.

La scorsa stagione ci aveva lasciati con l'arrivo di un nuovo mezzo alieno e non abbiamo avuto modo di capire se si fosse trattato di civiltà ostili o meno. Con i nuovi episodi partiamo direttamente sette mesi dopo l'incontro e scopriamo che si trattava di una popolazione extraterrestre che da tempo combatte contro gli invasori in tutti i pianeti che questi hanno invaso e stavolta pare che vogliano aiutare la terra. E' lecito dire "pare" perché tanti, a partire da Pope, non sono molto convinti della genuina bontà di questi esseri. Avranno un secondo fine? Quel che è certo è che al momento stanno aiutando i terrestri a intaccare in maniera incisiva i poteri dei cattivoni e che hanno fornito tecnologie avanzate che stanno dando grossi aiuti, a partire dal marchingegno che consente interventi sui bambini impiantati in maniera veloce e indolore.




A Charleston sembra tutto più facile ora che Tom è diventato presidente dei nuovi Stati Uniti D'America e che tutti vivono in stanze pulite e arredate quasi come se non ci fosse stato nessun attacco. Ma i problemi non finiscono mai: c'è una talpa che sta spifferando i piani d'attacco agli invasori, che rischia di compromettere le operazioni e che purtroppo ha ucciso Arthur Manchester - addio Terry O'Quinn, spero di rivederti presto in un'altra serie! - troppo vicino a rivelare a tutti di chi si trattasse.

Non solo, gli attriti tra le fila dei nostri si fanno sentire anche per via dei morti che continuano a cadere negli interventi contro gli alieni; nonostante le nuove potentissime armi offerte, i nuovi alleati non combattono apertamente. In più, stanno costruendo quello che dicono essere un cannone gigante che sconfiggerà finalmente gli invasori, ma ne siamo davvero sicuri?


Ad ogni modo, Cochise, il leader dei nuovi arrivati, si impegna per integrarsi tra gli
umani e fa pure una certa simpatia...beh, non proprio a tutti!

 




Ma veniamo ora alla new entry nel gruppo: la piccola Alexis Denise Glass-Mason. Figlia di Tom e Anne, la piccola mostra subito delle strane caratteristiche, comportamenti molto più avanzati per un neonato: dice già "mamma",  è in grado di seguire con lo sguardo, ride, non piange mai, gattona velocemente e solleva la testa come se avesse qualche mese. Ormai, dopo il famosissimo figlio di Dana Scully, il bambino prodigio nelle serie con alieni è immancabile, chissà che soprese ci riserverà questa.

La cosa più triste che ci ha accolto in questa doppia premiere è senz'altro l'invalidità di Hal e i suoi problemi con Maggie, anche se il finale ci lascia la speranza che a breve possa tornare a camminare con le sue gambe. Devono solo trovare il modo di rimuovere l'impianto che la nuova leader degli invasori alieni, un'ormai perfida ex fidanzata Karen, gli ha fatto inserire e con il quale lo manovra come un burattino. Per fortuna, Hal ha Maggie al suo fianco, innamoratissima e molto astuta.

La chicca del secondo episodio è senz'altro la guest star Robert Sean Leonard, che ci manca tanto da quando è finito House M.D. e che ritroviamo qua in una veste alquanto bizzarra, quella di un professore in fisica nucleare agorafobico e un po' schizzato, ma che darà un grosso contributo ai nostri nel distruggere le riserve dei Mega Mechs. 

Al momento, il perimetro della base di Charleston è tenuto ben in guardia grazie agli avvertimenti di Cochise, secondo il quale un nuovo attacco sta per colpirli. Riusciranno a difendersi?

Non ci resta che aspettare la prossima puntata!




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Articolo di Simona LaFleur

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