Brody ci è mancato, tanto. Non abbiamo fatto in tempo a goderci il suo ritorno da Carrie...che subito l'hanno dovuti separare.
Per Carrie, da sempre, non è stato facile nulla. I soli momenti felici li ha avuti con Brody e sempre seguiti da catastrofici avvenimenti!
In questo episodio l'abbiamo vista spezzarsi, perder pezzi. Il primo piano su di lei mentre c'era rischio che Brody fosse morto...Claire Danes sa recitare e anche molto bene.
Personalmente mi sono sentita addosso la sua negazione, rabbia, paura, colpa, dolore. Non era una semplice agente della CIA, era la Carrie innamorata.
E quando capisce che l'operazione è ancora attiva, è fiera di Brody e pronta per procedere sempre a fianco di Saul.
Nicholas Brody. I'm a new man. E' tornato. E' tornato. E' tornato.
La scena al tramonto mentre prega...una fotografia unica, una regia impeccabile.
Le scene in Iran sono state perfette. Abbiamo visto un Brody spaventato ma sempre accompagnato dalla fede. La scena con il sangue che gli va in faccia...pensavo che dopo fosse tutto okay.
La decisione era se scappare e abortire l'operazione o esser l'eroe che tutti chiamano nemico.
Brody è un eroe e gli eroi rimangono sempre.
Neanche Carrie è riuscita a fargli cambiare idea ma lui sa che sarà proprio lei a farlo tornare sano e salvo a casa.
Mi è dispiaciuto tantissimo per il suo alleato ma Javadi ha molto da perdere ed è pronto a tutto per mantenere ogni apparenza.
L'operazione stava per crollare ed invece, ora, abbiamo due episodi in cui tutto può succedere e un cliffhanger molto vicino. Pensando ai cliffhanger passati di Homeland...non mi aspetto niente di positivo.
Pronti per queste ultime due puntate?
Di Dana Ghanoum
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