AGENTS OF SHIELD - Gli episodi che saranno ed i pensieri di Brett Dalton


Ormai manca sempre di meno al finale di Agents of SHIELD, serie che ci ha inizialmente eccitato, poi annoiato, ed infine, tenuto fortemente sulle spine.
Il prossimo episodio, il 19, andrà in onda stanotte, mentre gli altri giungeranno nelle settimane seguenti.
Immagino, però, voi siate curiosi di sapere cosa ci aspetta ancora; dunque, non vi faccio attendere oltre.

Già sapete che il diciannovesimo episodio sarà intitolato The Only Light that Never Goes Out ("L'unica luce che non si spegne mai"), che vedrà, come guest star, Patrick Brennan come Blackout e Amy Acker come la Violoncellista (Vedete qui per entrambi).

Dopo Ted ed il giornalismo, era tempo di qualcosa di più
emozionante.
Il ventesimo si intitolerà Nothing Personal ("Nulla di personale"), e vedrà come guest star Cobie Smulders, ancora una volta nel ruolo dell'agente Maria Hill (che, ricordiamo, nel fumetto diventerà poi direttrice dello SHIELD). La puntata dovrebbe segnare un punto di svolta su cui si baseranno gli ultimi due segmenti della serie, i cui titoli saranno Ragtag (il vocabolario dice "Folla eterogenea", sinceramente non l'ho mai sentito) e The Beginning of the End  ("L'inizio della fine"). Nell'ultimo dei due, che è anche il season finale, dovrebbe comparire il direttore Nick Fury, interpretato da Samuel L. Jackson.

Chiudiamo presentandovi una piccola dichiarazione di Brett Dalton, interprete di Ward, riguardo il tradimento operato dal suo personaggio.

D: Non ti ha ancora stancato? La gente te lo dice spesso?
R: Beh no, nessuno ha ancora iniziato a fare "Heil HYDRA!", ma la gente ha iniziato a guardarmi diversamente da allora, perché il personaggio era così leale e benintenzionato che si erano innamorati di quello, ed in qualche modo si sentono traditi. "Oh cavolo, mi piaceva così tanto quel tipo!", è divertente, molti amici mi mandano messaggi - sul serio - e loro hanno colleghi con figli, o hanno loro stessi dei figli, e loro l'hanno guardato (l'episodio, ndr), e adesso i loro piccoli hanno un'opinione così diversa di me! (Ride), ma è alquanto divertente.
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Articolo di Klaus Heller

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