20 puntate! Non è un traguardo così ragguardevole, in fondo, ma a mio dire tutti i "numeri 0" vanno festeggiati. In tutta la mia bidecennale vita non sono mai stato un festaiolo, quindi niente celebrazioni eccessive quest'oggi. Ma comunque vi offrirò quello che ho imparato a fare negli ultimi 8 mesi, e cioè recensire la serie ambientata nel Marvel Cinematic Universe.
Pronti, partenza e via!
L'episodio è stato scritto da Paul Zbyszewski e DJ Doyle, e diretto da Billy Gierhart.
Maria Hill cammina fuori dal congresso a Washington, e nota di essere pedinata. Viene raggiunta da May, la quale chiede informazioni per comprendere ciò che è successo a Coulson: la donna rivela che il progetto della sua rinascita era supervisionato da Alexander Pierce (personaggio comparso in Capitan America - The Winter Soldier), che era un traditore e membro dell'HYDRA; proprio per questo è preoccupata per le sue condizioni. Hill, inoltre, viene a sapere che il vecchio gruppo di May è nel rifugio Providence, ma poi la loro conversazione è interrotta dall'arrivo degli agenti dell'FBI, che per altro si beccano una rimprovero per la loro lentezza dall'ex agente SHIELD.
Nel rifugio, i rimanenti membri del team Coulson stanno controllando cos'è accaduto in loro assenza, e scoprono che May se n'è andata, mentre Skye e Ward hanno preso il jet, e di Koenig non c'è traccia. Simmons e Fitz si dividono per cercare da mangiare, e fanno due inquietanti scoperte: nel magazzino, la ragazza trova il cadavere di Koenig, mentre Fitz trova, nel bagno, un messaggio lasciatogli da Skye: Ward è dell'HYDRA. La scena si sposta sul jet, con la nostra hacker preferita che tenta di codificare l'hard drive datole dal traditore; lei vorrebbe mettersi in contatto col suo gruppo, ma Ward riesce ad impedirglielo senza risultare sospetto. In Canada, invece, Simmons compie l'autopsia sul corpo di Koenig e scopre che, sebbene sia successo intorno il periodo in cui May ha lasciato la base, ad ucciderlo è stato necessariamente il ragazzo (l'assassino è alto circa 1.90 m ed è molto forte); la notizia scatena le ire di Fitz, che si sente tradito da uno che considerava un amico. Ciononostante, si riprende velocemente e decide di rintracciare Ward. Coulson riflette poi sui motivi per i quali Skye è andata con lui, e capisce che lo fa per far loro guadagnare tempo, poiché è l'unica persona che può hackerare l'hard drive con le informazioni dello SHIELD. Il punto da cui può farlo è a Los Angeles (e non in Perù, dov'era stato suggerito negli scorsi episodi), dove vengono rintracciati, ma quando ciò accade, il gruppo di Providence riceve un'inaspettata visita da parte della Sicurezza Nazionale (guidata dal generale Talbot) e di Maria Hill.
C'eravamo tanto amati... |
In un cimitero, qualcuno ha scavato la tomba di Philipp Coulson ed aperto la sua bara, apparentemente vuota: quel qualcuno è Melinda May, che, in realtà, ha trovato una pendrive, che le permette di accedere ad un file SHIELD di livello 10, una conversazione sul progetto TAHITI. Al rifugio, Talbot interroga gli agenti per capire se sono traditori o meno, mentre Coulson discute con la Hill, la quale vuole convincerlo a lavorare per la Sicurezza Nazionale e rompere il suo team; le carte in tavola, però, cambiano quando l'uomo racconta a Maria che Garrett è il leader dell'HYDRA e che Ward era un suo infiltrato. La Hill si convince ad aiutare il team Coulson, ed i due stendono il gruppo di Talbot per lasciare il rifugio e trovare Ward. Intanto, a Los Angeles, Skye decide di terminare la finzione e rivoltarsi contro il ragazzo, dicendogli che razza di individuo disgustoso sia a causa del suo tradimento: nel tempo in cui ha finto di hackerare l'hard drive ha invece indicato la sua posizione alla polizia, ma l'arresto fallisce a causa della reazione dello stesso Ward; Skye tenta di farsi arrestare per essere portata in un posto sicuro, ma non ci riesce per via del rientrante Deathlok. Riportati tutti sul jet, Ward tenta di convincere Skye che ha fatto tutto quello che ha fatto in quanto una spia, e che non le avrebbe mai fatto del male perché è davvero innamorato di lei. La ragazza non se ne convince, essendo accecata dall'odio che prova per lui, e lo considera ormai solo un assassino sociopatico. Peterson riceve l'ordine di proseguire con il "Piano B": usando una piastra, causa un attacco di cuore a Ward, cosa che convince Skye a collaborare e dire qual'è il punto da cui hackerare l'hard drive; il motivo è che lei non vuole diventare un'assassina come il traditore, il cui cuore, come promesso, viene fatto ripartire.
Mentre il jet riparte, Ward scopre di essere stato rintracciato da Maria Hill, la quale gli chiede di arrendersi o avrebbe bombardato il suo jet; tuttavia, il ragazzo capisce che è un bluff (non possono sacrificare Skye) e viene lasciato partire. Si scopre che, in realtà, era solo un modo per perdere tempo e permettere a Coulson di infiltrarsi a bordo e liberare Skye, operazione eseguita con successo, al costo della distruzione di Lola, la macchina volante di Nick Fury. Il gruppo si ritrova in un Motel, dove decide di passare la notte, e la Hill lascia il team.
Nella scena finale, May si ricongiunge con Coulson e gli mostra il file di livello 10 che ha trovato nella sua tomba. Esso consiste di un video in cui lo stesso Coulson chiede a Nick Fury di non proseguire il progetto TAHITI perché, sebbene abbia successo nel ridare la vita ai morti, li conduce, entro un certo periodo, ad un deterioramento mentale che culmina in una totale psicosi; per evitare ciò, l'unico modo è cancellare la memoria di chi lo subisce, ma non è una soluzione umanamente corretta né definitiva. Coulson reagisce a ciò con stupore.
L'episodio è stato, forse, quello tecnicamente fatto meglio sinora. In pratica, tutti i personaggi hanno avuto una loro scena, un loro momento particolare, seppure, a rubare la scena, sono stati Skye e Ward ed il loro rapporto ormai alla deriva, distrutto dal tradimento del ragazzo. Mentre lui diventa una figura sempre più negativa (e per certi versi, patetica, visto il modo in cui si fa picchiare da lei e maltrattare da Deathlok), Skye guadagna sempre più punti come agente, evolvendosi in una persona sempre più seria e risoluta.
Ho apprezzato Cobie Smulders come Maria Hill, ed adorato il suo cantilenante accento canadese; la sua inespressività ricercata ha giocato molto a suo favore, anche se mi piacerebbe vederla ancora più decisa, come nel fumetto. Il generale Talbot, invece, mi è sembrato un personaggio molto stereotipato, uscito da uno spinoff di Street Fighter; somiglia parecchio a Dudley (se avete giocato SF III o IV sapete di che parlo).
Michael Peterson ha perso quella caratteristica di personaggio tormentato ed è diventato, fondamentalmente, un cattivo, seppure si noti che è solo uno "che segue gli ordini" e non c'è malvagità nelle sue azioni. Spero in un migliore utilizzo, comunque, nei prossimi episodi.
Diciamoci la verità, però: il punto focale della puntata è la scena finale, in cui comprendiamo come Coulson fosse coinvolto nel progetto TAHITI fino al collo; sarà interessante vedere se mostrerà gli effetti collaterali da lui elencati, e soprattutto come reagirà alla vista di Fury, dato che, a questo punto, ha tradito la sua fiducia.
Errori & Citazioni time:
- Parecchi riferimenti ai Vendicatori (Vedova Nera, Capitan America, Iron Man) e la presenza di Maria Hill già dicono qualcosa.
- Questo è la citazione OMG: all'inizio dell'episodio, Maria Hill, parlando al telefono, racconta che il congresso le ha chiesto di un certo Man Thing: l'Uomo Cosa, alias Theodore Sallis, è un noto personaggio della sezione horror della Marvel. Un personaggio col nome della moglie dell'anti-eroe compariva già in Iron Man 3, ed era uno dei supersoldati dell'AIM.
- La rinascita usando il progetto TAHITI mi ricorda un po' la resurrezione di Wonder Man: morto per salvare i Vendicatori, rinacque tempo dopo grazie ai suoi poteri ionici, ma sviluppò una psicosi dovuta ad una serie di ragioni, non ultimo il rifiuto amoroso di Scarlet. In seguito, però, è tornato ad essere un eroe.
Con questo è tutto, il prossimo episodio, Ragtag, andrà in onda il 6 maggio, compleanno di Martin Brodeur. Non centra nulla, ma mi andava di dirvelo. Saiyonara!
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