THE NORMAL HEART- Prima parte: perchè vedere questo film (no spoiler). Seconda parte: perchè è straordinario (spoiler)

Nel 1985, Larry Kramer scrisse un'opera autobiografica teatrale che arrivò fino a Broadway. 30 anni dopo, Ryan Murphy, conosciuto per telefilm come Glee e American Horror Story, ripropone la storia dell'epidemia dell'AIDS sulla HBO il giorno del Memorial Day. 


PRIMA PARTE: Perchè vederlo (No Spoiler) 
Questo è un film straordinario. Ha tutto. Ryan Murphy e i suoi collaboratori ci hanno regalato una pellicola emozionante sotto tanti punti di vista.
Non è una semplice storia d'amore, anche perché rispetto ad altri film, l'amore si è visto poco ma si è percepito tanto. 
È la storia di una lotta. Di una guerra. Di una battaglia senza armi da fuoco ma con tante vittime. Non è solo una storia a dir la verità. È molto più di quanto posso descrivere.

Ci sono film che documentano freddamente una situazione e poi ci sono film che ti riempiono il cuore ma...te lo distruggono anche. The Normal Heart è fra questi. 
Abbiamo visto la testimonianza di ciò che successe all'inizio degli anni '80 quando l'AIDS iniziava ad infettare le persone. Un nuovo cancro che colpiva gli uomini omosessuali. 
Per vincere una guerra bisogna iniziarne una. 
Ned Weeks fece proprio questo. Rispetto a tutti gli altri, lui è quello più aggressivo e lo ammette. Ammette di aver paura della sua rabbia. 

Personalmente penso che la sceneggiatura sia stata scritta da Oscar. Aggressiva, decisa, senza problemi nel dire ciò che si deve dire. Si colpiscono le vecchie istituzioni governative e non si mascherano la mancanza di aiuti e sopratutto le conseguenze. Numeri, testimonianze e...effetti visivi. Il film ha mostrato come si manifesta il virus e quanto dolore può causare.
Consiglio la visione a tutti. Uomini, donne, etero, gay, tutti. Non è solo per uno scopo informativo ma per vedere una parte di storia che non sempre ci è stata mostrata, o almeno non tramite la verità.

Dopo poco più di 24 ore ho rivisto per la seconda volta il film e sono certa che spesso mi ricapiterà di volerlo rivedere. E sempre avrò le stesse sensazioni.

Parte seconda: Perchè è straordinario (Spoiler) 
Ammetto che sono molto sensibile riguardo film e telefilm ma...non piangere guardando The Normal Heart è impossibile. E il merito va ad una sceneggiatura che veramente ha reso l'idea di quanto dolore possa esserci nel rischiare di perdere una persona che si ama...e poi perderla.
Ryan Murphy ha veramente fatto un buon lavoro con la collaborazione di Larry Kramer. La pellicola spicca sotto molti punti di vista. La regia non ha paura di andare a fondo e voler mostrare più realtà possibile.

Già dall'inizio vediamo Craig (Jonathan Groff) subire tra i primi questo cancro omosessuale. A poco a poco tutti cadono vittima della malattia e niente è nascosto a noi spettatori. Il dolore e la colpa di Bruce (Tylor Kitsch) si sentono per tutta la durata del film, specialmente con la morte del suo Albert.
La morte di Albert è stata forte per la componente istituzionale che comportava. Il non voler esaminare il corpo, senza dare quindi una causa di morte...la madre ha dovuto portare il corpo in macchina e poi cremarlo. E' stata una scena forte e perfetta.

La morte di Felix (Matt Bomer) è stata diversa.
Ned Weeks (Mark Ruffalo) è stato il vero guerriero in questa battaglia. Gli altri erano pronti a fare di tutto ma non abbastanza, non a rischiare tutto. Lui si. Aveva iniziato a farlo perchè era giusto farlo ma poi...doveva abbattere tutti i muri pur di salvare il suo Felix.
Ho amato la loro storia d'amore perchè è stata ben strutturata. Non è stata mostrata tantissima ma l'intento non era quello. Sono arrivati tardi l'uno nella vita dell'altro ma non erano pronti.


La scena in cui Felix va dal fratello di Ned è stata bellissima. Ben non aveva accettato che Ned fosse come lui, senza differenza...ma grazie a Felix ha visto cosa ci sia dietro. C'è amore. C'è lo stesso amore che qualsiasi essere umano può provare a prescindere dalla sua sessualità.




Per questo che in ospedale, Ben era accanto al fratello e al cognato. Ned e Felix si sono voluti sposare come ultimo loro atto d'amore. Felix vivrà sempre in Ned e nessuno può combattere contro ciò. Felix non aveva possibilità di sopravvivere. E non penso che le accuse che si celano dietro ad alcune frasi del film siano finzione.

Il voler non intervenire per trovare una cura a questa malattia, al tempo, era dovuto al fatto che colpisse solo omosessuali. Nel momento in cui si è scoperto che il virus colpiva le persone a prescindere dalla sessualità, il governo ha dato fondi per la ricerca.
Per questo trovo il personaggio di Emma (Julia Roberts) fondamentale. E' stata il primo medico a voler cercare una cura e a far di tutto per aiutare le persone a rischio e colpite. Il suo rapporto con Ned è molto particolare e alcuni tratti fanno pensare che lei abbia provato più di un'amicizia.

Come Ned si è scontrato con il fratello, con il sindaco, con il Presidente ecc., anche Emma ha reagito aggressivamente. Questo perchè nel 1983 si era arrivato a soffrire da tre anni per un virus che si stava espandendo senza che nessuno lo impedisse.

Tutte le interpretazioni sono state a livelli da Oscar.
Julia Roberts è riuscita a dare sfumature intense ad un personaggio complesso e che doveva avere più ruoli in una situazione del genere. Essere fredda e al tempo stesso trasmettere quella paura negli occhi di chi guarda giovani uomini trasformarsi in vecchi malati e poi vederli morire.
Tylor Kitsch mi ha stupito tantissimo. Non pensavo potesse esser così bravo in un ruolo drammatico che prevede due lutti e infinite colpe. Joe Mantello (Mickey Marcus) è riuscito con il suo monologo a fermare il tempo creando un rapporto diretto tra lo spettatore e il personaggio.

Jim Parsons (Tommy Boatwright). Non capita spesso di vederlo in ruoli non comici. E' stato stupendo. E' riuscito a spezzarci il fiato spezzando la voce al suo personaggio mentre parlava al funerale. Il suo ruolo è stato fondamentale. Vedere quei biglietti da visita aumentare e poi vedere Tommy crollare dopo aver riposto quello di Felix nel cassetto...è stato struggente. Il modo in cui ha aiutato Ned a prescindere dai sentimenti che provava per lui e il modo in cui cercava di mantenere la calma nell'organizzazione sono stati la prova dell'importanza che ha avuto.

Matt Bomer (Felix Turner) meriterebbe grandi premi per quello che ha fatto. Ogni sguardo era preciso e perfetto. Dall'inizio alla fine. I momenti di debolezza di Felix, li ha incorporati tutti e l'ha trasmessi entrando perfettamente nel ruolo. Più peggiorava la salute d Felix e più il mio corpo ne sentiva le sensazioni.
La chimica con Mark Ruffalo era veramente oltre ogni aspettativa.

Mark Ruffalo è stato anima del film. Mai mi sarei immaginata di arrivare ad amarlo così tanto in un ruolo così poco convenzionale. Non solo era veramente nel personaggio ma era come se niente fosse forzato. Tutto fluiva con il suo personaggio.
Ha reso perfetto quell'uomo che doveva rappresentare. Un uomo desideroso di amare e di esser amato, l'uomo che lotta con tutta la forza che ha per ideali e giustizia che il mondo non accetta, l'uomo che si sente tradito da quelli che credeva amici, l'uomo che ha trovato l'amore vero e che è stato costretto a vederlo andar via, morire.

Non ho parole per la bellezza racchiusa in questo film. E' un gioiello prezioso che più persone devono guardare.
Vi prego quindi di condividere questo film con più persone possibili e far arrivare tutti questi messaggi in modo che molti riescano ad aprire gli occhi perchè per molto tempo sono stati chiusi difronte a certi argomenti.

Qui, per chi è interessato c'è la lettera che ha scritto Larry Kramer per ringraziare chi ha visto la sua opera: 
http://www.playbill.com/news/article/150172-Letter-from-Larry-Kramer-Distributed-Following-Normal-Heart-Performances


di Dana Ghanoum
Condividi su Google Plus

Articolo di Dana Ghanoum

0 commenti: