DOCTOR WHO - Recensione dell'episodio 8x08 "Mummy on the Orient Express"


Hola whovians! Ben ritrovati per una nuova recensione.
Al contrario di “Kill the Moon”, “Mummy on the Orient Express” mi è piaciuto e non mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Certo, le perplessità non mancano mai, ma cominciamo con la recensione così ne parliamo più nel dettaglio.

Dopo la sigla vediamo il TARDIS materializzarsi e con il Dottore e Clara, il che mi ha fatta subito sobbalzare dalla sedia. Non perché mi aspettavo di non vedere Clara in questo episodio come molti pensavano (la sinossi era stata chiara a riguardo), ma più che altro perché sembrava che il litigio con il quelle si era concluso lo scorso episodio non fosse mai avvenuto.
Poco dopo capiamo che sono passate diverse settimane fra un episodio e l’altro e quindi Clara ha avuto il tempo per sbollire la rabbia, ma mi aspettavo che la cosa venisse gestita diversamente da parte degli autori non risolta in quattro e quattr'otto.

Questo sarebbe dovuto essere l’ultimo viaggio di Clara ma quest'ultima, come era prevedibile, ha cambiato velocemente idea non appena ha capito che a Danny va più che bene che lei viaggi con il Dottore a patto che non rischi la sua vita.

In generale non sento di dover dire molto sull'episodio. La storia è stata gradevole, ben strutturata e abbastanza inquietante (in senso positivo), ma il collegamento con il finale della quinta stagione non ce l'ho visto molto.
Voglio dire, se è vero che si tratta della chiamata che il Dottore ha ricevuto nell’ultima scene dell’episodio "The Big Bang", basandoci sulla sua età lui l’ha ricevuta secoli fa, perché proprio ora arriva sul treno e non prima?  Anche perché ho avuto come l'impressione che lui avesse scelto il treno per puro caso, giusto per portare Clara in un luogo carino.
Poi chi è questo Gus? Non è che ci sia stato spiegato benissimo. Siamo sicuri che non ci sia altro sotto?


Vorrei concludere con qualche altra considerazione.

Ci sono rimasta male nel vedere il Dottore sbuffare appena dopo la morte del Professor Moorhouse, è un altro di quegli atteggiamenti “anomali” che il Dodicesimo Dottore sta dimostrando di avere.
Le rigenerazioni precedenti erano solite arrabbiarsi molto quando qualcuno moriva, in special modo il Decimo Dottore, ma come il Dodicesimo Dottore invece prende la vita e gli umani molto alla leggera (come abbiamo già visto) e questo mi inquieta. Anche se il suo discorso finale sulla spiaggia su come a volte le scelte migliori siamo le più brutte ma devono comunque essere fatte, mi ha rincuorata un po'.

Il tema dei soldati è ricorrente in ogni episodio, in questo caso nello specifico il Predetto era un soldato al quale non era stato concesso di morire. Mi chiedo dove voglia andare a parare Moffat, di sicuro l’argomento è molto intrigante, ed è interessante avere dei personaggi come Danny Pink che potrebbero costringere il Dottore a fare i conti con questo suo lato che cerca di rinnegare da sempre.


Vi lascio con la cover di "Don't Stop Me Now" dei Queen cantata da Foxes e ci rivediamo alla prossima recensione!





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Articolo di Ambra Gallo

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