Peter Lenkov, lo showrunner di Hawaii Five-O, deve aver deciso che la serie era troppo leggera e, dopo la virata drammatica dello scorso episodio, ecco che ne sforna un altro ancora più drammatico.
Difatti nei primi 8 minuti succedono le seguenti cose:
Joe White (Terry O’Quinn), padre putativo e mentore di Steve (Alex O’ Loughlin ) nonché bugiardo matricolato che da una parte tiene a lui dall’altra ne protegge la madre criminale, con sommo scorno di McGarrett, ritorna a chiedere aiuto al suo allievo prediletto per proteggere un malato di un nuovo ceppo di aviaria, tale Lange, i due dovrebbero scortare il poveretto con l’appoggio dei medici del CDC, alla sede locale di quest’ultimo, ma una gigantesca palla di cemento fa ribaltare l’auto dove i due stavano viaggiando e litigando e dal nulla spunta un commando di 6 terroristi che si porta via il malato.
I due, da veri duri, cercano di inseguirli, ma rendendosi conto che per il momento è una partita persa, vanno a farsi medicare dalle numerose ferite dove Danny (Scott Caan) li va a trovare e li sfotte.
Dopo vari ragguagli i nostri, grazie ad una dottoressa del CDC, Jill Loi (Elaine Kao) e l’insostituibile patologo Max Bergman (Maki Oka)scoprono che dietro questo rapimento vi è un’organizzazione, creata da un ex membro della Cia, che ha riunito ex spie russe, albanesi e chi ne ha più ne metta, per prendere possesso di questo virus e trasformarlo in un’arma.
E mentre le indagini proseguono e i casini si moltiplicano a dismisura, tra cui delle api trasformate in portatori del virus con annessa inquadratura schifiltosa da vicino di uno di questi adorabili insetti, giusto per far vomitare il povero spettatore, per tutta la durata della puntata assistiamo ai battibecchi tra Joe e Steve, che fondalmentalmente si vogliono tanto bene, ma sembrano fidarsi poco uno dell’altro.
Il loro continuo discutere dovrebbe essere la parte ironica della trama di questo “La Po’ino”, solo che non viene da ridere visto che stanno litigando per cose molto serie: da una parte c’è un uomo che in fondo ha le sue ragioni per proteggere la madre di McGarrett anche se adora Steve, dall’altra c’è quest’ultimo che poco tollera queste interferenze nella sua disastrata vita familiare, ovvero padre morto assassinato e una madre criminale, che in teoria, secondo quanto scoperto dal figlio in passato, doveva essere un'agente della Cia. Un bel quadretto. E’ difficile ridere su questo.
Se a tutto ciò aggiungiamo scene raccapriccianti con insetti assassini e portatori di virus che attaccano pure un poveretto, usato come cavia dai cattivoni di turno per testarle, capirete che ci sia ulteriormente poco da ridere anche perché di pazzi furiosi, decisi a testare armi biologiche per scatenare una guerra, ne sentiamo parlare abbastanza spesso ai telegiornarli.
Questa non vuole essere una stroncatura della puntata che di per se funziona benissimo e sa mescolare bene attimi di tensione con momenti un pochino più leggeri, però sono proprio attimi e sono troppo pochi e se Hawaii Five-O perde la sua parte divertente rischia di perdere se stessa.
Va da se che per fortuna gli ultimi minuti lasciano scappare qualche sorriso quando Joe, per fare l’eroe, si butta con il camion pieno di api infette, dentro al mare e rispunta dall’acqua proprio mentre McGarrett era pronto a buttarsi per andarlo a recuperare.
E un mezzo sorriso la strappa la scena finale dove Steve, insieme all’amico e compare Danny, si mette a spiare il mentore in quarantena dopo avergli giurato che si fida di lui.
Vi lascio con le foto promo e il trailer della 5x14 “Powehiwehi”, che andrà in onda domani sera sulla CBS:
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