Dopo l’ultimo episodio, Blunt, che faceva intravedere un possibile interessante sviluppo della trama principale, ecco che Nolan e co tornano indietro e ci regalano un episodio filler, non proprio brutto e con qualche spunto niente male, soprattutto su Harold, però mancano troppe cose.
Una puntata come Karma sarebbe stata considerata superlativa nella stagione di esordio, in questa quarta, dove è la prima in cui non ci sono proprio riferimenti alla guerra Samaritan vs Machine, si può considerare al massimo sufficiente.
Difatti ci ritroviamo di fronte ad un caso di uno psicologo, un irrilevante, che di giorno aiuta i pazienti, compreso il nostro Harold, il quale finisce pure per svelare qualcosa di se, e di notte va in giro ad escogitare modi per incastrare i colpevoli che hanno causato i drammi molto pesanti di queste persone. Con l’avanzare dell’episodio scopriamo che lo fa perché li sente simili al suo, in quanto l’uomo ha perso la moglie da otto anni ed è così ossessionato dalla sete di vendetta da non accorgersi di una collega innamorata persa di lui.
La trama è tutta qui o quasi. Ci sono diversi flashback sul passato di Finch, è vero, in cui scopriamo che il nostro genio voleva vendicarsi di Alicia Corwin, arrivando a progettare un piano diabolico per ucciderla, ma poi si era fermato.
Interessante. Tuttavia sappiamo bene che Harry è una persona capace di fare al male agli altri se vuole e se decide di farlo diventa molto più pericoloso di Reese, visto che è metodico, lucido e manipolatore. Sarà banale dirlo ma non c’è niente di più pericoloso di una persona buona che diventa cattiva.
E quindi di questo episodio cosa ci resta?
Non moltissimo dobbiamo dirlo. Se non che forse Harold, salvando lo psicologo e riuscendo a convincerlo a voltare pagina, ha fatto lo stesso con se. Magari Harold ha deciso di dimenticare Grace e trovarsi un nuovo amore. In fondo il suo flirtare con Harper potrebbe portare a quello.
Molto bello sicuramente ( e siamo sincere eh), ma Root dov’è?
Il piano della Macchina come procede? Anche questa questione è rimasta sospesa. Abbiamo visto la Macchina operare solo nei flashback, quando cercava disperatamente di dissuadere Finch dal suo piano folle di vendetta, facendogli presente più volte che avrebbe sicuramente rischiato la vita.
E Caleb? Non pervenuto.
E Caleb? Non pervenuto.
Come dicevamo prima: un episodio che ci ha lasciato con una sensazione di incertezza e di amarezza, un episodio che mette in sospeso tutte le grandi trame che finora si sono palesate e che non aggiunge niente di nuovo, sostanzialmente, alla storia.
Nolan e Co hanno paura di tirare le fila e dare la giusta conclusione? E’ questo un segnale dell’incertezza che lo staff di Person of Interest vive a proposito della questione rinnovo? Non lo sappiamo, possiamo solo ipotizzarlo.
Nolan e Co hanno paura di tirare le fila e dare la giusta conclusione? E’ questo un segnale dell’incertezza che lo staff di Person of Interest vive a proposito della questione rinnovo? Non lo sappiamo, possiamo solo ipotizzarlo.
Vi ricordiamo che domani la serie non andrà in onda e tornerà il 25 marzo sempre sulla CBS.
Recensione redatta da Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia.
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