In una carriera iniziata quando aveva 26 anni, e durata per tanto 67 anni, Lee ha recitato in quasi 300 film (sebbene il numero effettivo sia dibattuto), numerose serie TV e doppiato diversi personaggi di videogiochi e cartoni animati. Ha scritto alcuni libri, pubblicato album in studio (era un cantante e compositore) e sapeva parlare ben 8 lingue.
E quello che segue è il motivo per il quale Lee ci mancherà.
A differenza di quanto molti criticoni dicono, non mi vergogno di dire che ho conosciuto Lee per il ruolo di Saruman nel Signore degli Anelli, e che è anche il ruolo in cui lo apprezzo di più: quel mago bianco, astuto e crudele mi piacque sin da subito, e negli anni divenne persino il mio personaggio preferito della saga.
I ruoli in cui però Lee è maggiormente conosciuto sono molteplici. Ha interpretato alcuni tra i più grandi personaggi della letteratura o della storia nei suoi film, trovando anche il tempo per darsi ad attività più "cazzare" ed essere un affermato cantautore heavy metal. Si dice anche che fosse un occultista, ma lui negò tale affermazione, dichiarando che se avesse avuto tutti i libri che dicono possedesse per esserlo, avrebbe vissuto in un bagno.
Christopher Lee come Dracula |
Un giorno, discutendo con il diplomatico italiano Nicolò Carandini, dopo la guerra, questi, convinto dall'abilità di Lee nel narrare le sue vicende, gli propose di diventare un attore. All'età di 26 anni, così, Lee recitò in Corridor of Mirrors di Terence Young. Nonostante avesse partecipato a film come Amleto e Mouling Rouge (del 1952), il vero successo arriva a partire dal 1957, anno in cui interpreta la Creatura, o Mostro di Frankenstein, in un film eponimo. Da lì, il passo verso il successo è breve: nel 1958 interpreta Dracula in un omonima versione del classico dell'horror dedicato al vampiro, ma sebbene sia uno dei ruoli per i quali è più conosciuto, Lee ebbe negli anni un rapporto travagliato con esso: affermò che la Hammer, la casa di produzione del film, lo "ricattasse", minacciandolo di non pagargli nulla, se rifiutava di apparire nei numerosissimi sequel di Dracula, ruoli che, a partire dal 1965 si fecero sempre più ridicoli (in molti, Dracula non parlava ed appariva pochissimo sullo schermo). Ciononostante, le sue performance erano apprezzatissime, ed i film ebbero tutti grande successo.
Oltre a Dracula, in questo periodo interpretò anche Sherlock Holmes e suo fratello Mycroft in due diversi film della saga, il dr. Fu Manchu in cinque pellicole e l'infido occultista russo Grigorij Rasputin in Rasputin, il monaco pazzo.
Lee nel ruolo del Conte Dooku |
Riuscì poi ad ottenere il ruolo dell'antagonista principale nel film di James Bond L'uomo dalla pistola d'oro.
Da questo momento, Lee tentò di distaccarsi dai ruoli horror, presentandosi in musical, film drammatici e catastrofici. La sua carriera, pur non subendo un vero e proprio calo, lo vide lontano da ruoli iconici per quasi 20 anni.
Nel 1998, Lee interpreta Mohammed Ali Jinnah, un politico pakistano che ebbe un ruolo fondamentale nell'indipendenza del paese, nel biopic Jinnah: Lee affermò che questo era stata l'interpretazione migliore della sua carriera.
Negli anni 2000, Lee tornò alla popolarità mondiale grazie alle sue apparizioni in Il Signore degli Anelli, come Saruman, ed in Guerre Stellari come Conte Dooku. Inoltre, fece alcune apparizioni in film come Hugo Cabret di Martin Scorsese.
Nel frattempo, fa decollare la sua carriera da cantante, debuttando nel 1998 con Christopher Lee sings devils, rouges and other villains. Molto note sono le sue collaborazioni, poi, con il gruppo metal Rhapsody of Fire.
Ma nonostante tutti questi ruoli, Lee era soltanto questo adorabile vecchietto. |
Pochi mesi prima della sua morte, Lee era stato assunto per recitare nel film danese The 11th.
Voglio ricordare Lee proprio per la frase scritta qui sopra. Molti attori, al culmine della loro carriera, spesso già a 42-43 anni decidono di ritirarsi. Lee, invece, ha continuato a recitare anche a 93 anni, perché era quello che amava fare. Non si è mai fermato, ed anche quando la sua carriera sembrava, a 78 anni, ad un punto morto, lui è rinato dalle sue ceneri interpretando Saruman e Dooku, due personaggi rimasti nella storia. Sebbene non sia mai stato nominato ad un Oscar ed il suo contributo al cinema rimanga confinato all'horror ed al fantasy, penso che non sia sbagliato dire che Christopher Lee sia stato uno degli attori più importanti nella storia del cinema. La sua umiltà, la sua disponibilità con i fan, il suo humor inglese e la sua etica del lavoro lo rendono semplicemente unico nel suo genere, e, come ha detto Peter Jackson in un post per ricordarlo, "non ci sarà un altro Christopher Lee".
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