"Old Ego Is a Too Much Thing" è il tredicesimo episodio della stagione anche questo riprende il titolo di un brano di Charles Manson.
Hal, recatosi da Ken sul finire dello scorso episodio, spiega all'uomo quanto appena successo: data la sua passione per il sadismo, a casa di Charlie è solito passare il tempo con Sadie, la quale riesce a reggere le sue violenze. Ma poche ore prima le cose sono andate diversamente e Hal ha ucciso la sotituta, Janet. I due uomini cercano aiuto da Manson stesso, che si offre di tenere il corpo della donna come vantaggio su Hal.
Sul finire dell'episodio Ken tenta di uccidere Hal ma l'uomo si ribella e sentiamo partire un colpo di pistola, senza sapere chi sarà la vittima.
Intanto Grace e Sam riescono a far uscire Emma dal carcere, e la ragazza decide di tornare a casa di Manson. Lì Mary, la prima delle ragazze dell'uomo, entra in travaglio e partorisce grazie all'aiuto di tutta la comunità. Ma il bambino nasce morto.
Sadie, che ancora cerca di riconquistare la fiducia di Charlie, rapisce un neonato dall'ospedale e lo porta a casa, presentandolo come il figlio dell'uomo.
Nonostante Sam sia riuscito a trovare un accorto per il figlio, Walt decide lo stesso di parlare pubblicamente attraverso il giornalista Salazar e viene arrestato.
Continuano le indagini di Brian sulla serie di omicidi verso persone omosessuali. Durante l'arresto, inizia una lotta nella quale Sam uccide i due uomini. Durante l'interrogatorio ammette che la morte dei due sospettati non fosse necessaria, ma il commissario ci tiene a chiudere il caso per proteggere la reputazione di Novo e Murray. Ai due uomini verranno consegnate delle medaglie.
Charmain continua ad indagare per conto proprio, trova l'agenzia funebre che viene utilizzata dagli spacciatori di droga, ma sul luogo viene riconosciuta da Roy e scompare.
L'episodio lascia molti nodi aperti, che sicuramente verranno ripresi e sviluppati adeguatamente nella seconda stagione. Dal destino di Ken a quello di Charmain, passando per Walt.
Si conclude così questa prima annata di Aquarius, un buon prodotto estivo, con un ottimo cast e un ambientazione godibile.
Ho trovato tutta questa prima stagione sempre sul punto di ingranare senza mai farlo realmente, ma non deve per forza essere presa come una critica negativa; è giusto che uno show si prenda i propri tempi e sono certa che la seconda stagione ci regalerà qualche colpo di scena in più e magari entrerà nel vivo della storia di Charles Manson.
Un plauso alle musiche di tutti gli episodi, che potrete trovare come sempre su Spotify.
Recensione di Lisa Marrucci
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