Lo so, il titolo sembra quello di un discorso di propaganda, ma posso assicurarvi che non è così, poiché invece si ispira ad una delle maggiori storie di Superman.
Dopo aver sognato una vita perfetta su Krypton, Kara torna alla realtà e subito dovrà vedersela con una nuova minaccia. Riuscirà a cavarsela anche stavolta?
L'episodio è stato scritto da Yahlin Chang, Alan Parrish e Michael Grassi e diretto da Lexi Alexander.
Giudizio: 3/10
Supergirl celebra il funerale di Astra, ma Non la avverte che la prossima volta che si sarebbero incontrati, lui l'avrebbe messa in una bara.
La morte della zia ha un brutto effetto su Kara, che deve anche sopportare le angherie di Cat, che le ha affiancato un'assistente di nome Siobhan Smythe, e Jimmy Olsen, che la rimprovera per tenere Maxwell Lord nella prigione del DEO senza processo. Come se non bastasse, un evaso da Fort Rozz sta causando guai, ma quando una squadra guidata da Alex lo trova, vengono attaccati da un uomo in armatura: è il Master Jailer, che sta catturando e giustiziando alcuni criminali.
Iron Man è passato alla DC |
Nel finale, Kara prova a chiedere all'ologramma della madre di "myriad", di cui Non le aveva parlato, ma subito dopo esso minaccia l'autodistruzione; Kara lascia la stanza amareggiata.
Beh, tutto sommato ha un nome facile da pronunciare |
Non so come agli autori sia venuto in mente di forzare il rapporto tra Kara e Astra e di infarcire l'episodio di così tanto insopportabile buonismo.
Kara Zor-El detiene, nel DEO, quello che è possibilmente l'uomo più pericoloso sulla Terra, ma per Jimmy Olsen esso deve essere lasciato andare perché "non ha ricevuto un processo". Ricordo infatti tutte le volte che Batman o la Justice League hanno processato un criminale prima di mandarlo in carcere. Forse solo una volta ho visto Batsy processare Joker - ma era una reimmaginazione del loro primo incontro.
Quello che però ancora più mi disturba è l'improvviso affetto di Kara per Astra. Dopo che le due si sono detestate per tredici episodi, fanno le carine negli ultimi due ed improvvisamente sono pappa e ciccia? Improvvisamente, Kara piange la morte della zia che ha tentato due volte di ucciderla?
Cat Grant, poi, butta nel cestino tredici episodi di maturazione per tornare ad essere Il Diavolo Veste Kara. Siobhan Smythe può essere l'unica cosa buona dell'episodio, ma non che mi abbia convinto così tanto come personaggio. Master Jailer sembrava un personaggio di Dark Souls fuso a Iron Man.
Non so cosa venga in mente agli sceneggiatori quando scrivono cose del genere. Io me li immagino a scrivere queste cose e complimentarsi con loro stessi per la profondità degli episodi presentati.
Tutto questo episodio è assolutamente da buttare. E mi chiedo perché Supergirl non sia finito con la tredicesima puntata.
Mi dispiace, ma non so cosa dire di più. Persino la regia di Lexi Alexander è stata pessima, soprattutto nel finale.
Guardiamo i riferimenti ai fumetti:
- "Truth, justice and the american way" fa riferimento, come detto, ad una celebre storia di Superman, da cui prende molto poco, tuttavia.
- Master Jailer è un vecchissimo nemico di Superman, in verità un umano esperto di trappole e progettazione di celle.
- Siobhan Smythe è, in realtà, Silver Banshee, una nemica di Supergirl. Il suo nome ha chiare origini irlandesi, dato che le banshee sono streghe urlanti celtiche.
Con questo è tutto, Supergirl torna la prossima settimana, purtroppo. A presto!
Salutiamo gli amici di Melissa Marie Benoist, Supergirl serie TV Italia, e Supergirl Italia Telefilm Lovers, Series Generation, Fantasy Italia, Telefilm, film, music and more, Serie TV la nostra droga e Incondizionato amore per le serie TV.
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