Gioevdì notte è andato in onda il terzo episodio di The 100 continuando a rendere questa terza stagione meravigliosa. Sono molto contenta di come sia stata sviluppata la stagione (fino ad ora), sono molto molto contenta.
L'episodio ricomincia facendoci sapere che è passata una settimana dalla "cattura" di Clarke: quest'ultima e Lexa hanno un confronto che io aspettavo DA MESI e che mi ha leggermente deluso. Giustissima la freddezza di Clarke, ma avrei voluto che si fosse parlato delle responsabilità di Lexa maggiormente, diciamo che lei l'ha fatta breve dicendo che è meglio non pensare al passato, ma io avrei comunque apprezzato ne avessere parlato di più. Sapete, se da un lato il comportamento di Lexa lo comprendo, anche la scelta di far diventare gli SkyPeople il 13th Clan, dall'altro vorrei spesso prenderla a schiaffi perché per me il tradimento è inaccettabile e - la maggior parte dei casi - imperdonabile. Nonostante ciò, a livello strategico, credo non abbia preso la decisione migliore: considerando che già la pace aveva alterato gli animi dell'Ice Nation, questa annessione avrebbe sicuramente alterato maggiormente gli animi, quindi non capisco se sia frutto solo della simpatia che prova nei confronti di Clarke o per qualche motivo altamente sconosciuto. Ad ogni modo, super badass la scena in cui butta giù il rappresentante dell'Ice Nation.
Non mi è piaciuta la richiesta di far inginocchiare Clarke, ma solo perché credo sia un gesto abbastanza vile. Così, alla fine, come non mi è piaciuto il fatto che si sia inginocchiata lei davanti a Clarke. Non mi piace il gesto in se per se.
Ciò che mi ha incuriosito, invece, è il fatto che Roan voglia ucciderla e che chieda aiuto a Clarke: voglio dire, Clarke non lo avrebbe mai fatto (non per i suoi sentimenti) perché non è nella sua natura, in quanto Clarke uccide solo nel momento in cui non ha scelta. E ne abbiamo conferma nel finale di prima e seconda stagione.
Mi sono piaciute moltissimo le dinamiche di Polis perché credo sia molto divertente
vedere la capitale e la vita vera dei Grounders: durante la prima e la seconda stagione abbiamo visto la loro strategia militare, mentre adesso riusciamo a vedere realmente ciò che caratterizza la loro cultura e quindi si parla di mercati, magari di baratto e sicuramente di uomini,donne e bambini che vivono la loro vita tranquillamente. E Kane, mio piccolo pasticcino, si inserisce perfettamente in queste dinamiche perché è cresciuto, è cambiato ed ha imparato il vero significato di rispetto, soprattutto fingendo che gli piacesse quella specie di verme arrosto. Sono contenta sia stato lui a ricevere il marchio perché spetta a lui - tra gli adulti - essere il leader, è l'unico che può realmente farlo. Adoro poi il suo rapporto ritrovato con Abby che a quanto "ship" sono la mia unica gioia dello show. Speriamo di vedere presto la pomiciata #vogliamoillimoneKabby
Mi piace moltissimo anche il suo rapporto con Indra, anch'ella rispettosa delle culture altrui. Credo sia un personaggio meraviglioso e sottovalutato, vorrei tanto vedere di più.
Heartbreaking due scene in particolare: quella di Raven che affronta la sua disabilità e il confronto tra Clarke e Bellamy.
Parlando di Raven dobbiamo dirci una cosa: miglior personaggio femminile della serie. Lei è così forte, così coraggiosa, ma così vulnerabile allo stesso tempo e ciò la rende meravigliosa ed è giusto che abbia avuto questo momento perché era giusto che affrontasse tutti i suoi problemi e che lo facesse di sua spontanea volontà. Raven deve combattere ancora molte disabilità a livello fisico, ma può farcela perché è forte e lo dimostra anche mettendosi a correre ed affrontando il Sicario. #goRaven
Per quanto riguarda la scena di Clarke e Bellamy devo dire che sono contenta: si, sono una Bellarke shipper e no, nono sono pazza. Sono contenta perché è esattamente quello che volevo Bellamy le dicesse, tolta la dolcezza e la gioia di rivederla. Lexa ha fatto qualcosa che ha ferito non solo profondamente Clarke, ma anche Bellamy che ha dovuto spingere quella leva insieme a Wanheda e forse molti se lo scordano. Involontariamente, Lexa ha ferito molto anche Bellamy e lui non lo dimentica, com'è giusto che sia d'altronde. Lui è ferito dal fatto che Clarke non torni a casa perché dopo la rivelazione di O, il tradimento da parte di Echo, tutto ciò che è successo in passato ed anche la morte di Gina, aveva bisogno di lei. Politicamente e strategicamente capisce la mossa di Clarke, ma sentimentalmente ne è ferito ed è deluso alla ragazza. Ciò porterà Bellamy a fare molte cazzate e spero che il personaggio non venga completamente distrutto da quella capa calda di Jason Rothenberg (produttore esecutivo della serie).
Menzione speciale a Gina, della quale avevo predetto la morte già nella prima recensione, ma che è morta da persona forte e coraggiosa. Certo, non vi dirò che mi mancherà perché non ho avuto tempo di affezionarmi al personaggio, ma è stata molto forte e magari - chissà - poteva rivelarsi un buon personaggio se qualcuno non l'avesse uccisa.
Ad ogni modo, questo è quanto. Alla prossima!
P.S. (Nonostante tutto, per vendicarmi e non farmi offuscare la mente dal passato e quindi giudicare il personaggio di Lexa con obiettivitò, dovevo fare qualcosa e quindi vi dico la verità: ero io il bambino che ha tirato una "sprangata" in faccia a Lexa, lo ammetto, ero io)
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