THE 100 - Possono i Social Media e i Fans influenzare la storyline dello show?



Le reazioni dei fans e il loro modo di affrontare gli eventi dello show, possono realmente cambiare la sorte dei personaggi?







The 100 non è una serie tv come le altre. Non sempre è semplice guardarla sia per l'impatto violento di molte scene e anche per come certe questioni vengono talvolta affrontate.

Una sequenza di episodi basati sulla sopravvivenza ad ogni costo e con ogni mezzo, non può di certo rendere felici tutti i telespettatori. 
Sia dalla prima stagione, siamo stati abituati a veder soffrire e morire personaggi ai quali ahinoi, ci eravamo affezionati e abbiamo anche visto la storyline andarsene in maniera totalmente opposta al nostro volere.  Finn, Lincoln...Lexa.
Ebbene si, ragazzi: le serie tv non seguono i nostri desideri! E meno male, direi! Altrimenti non ci sarebbe più gusto nel vederle. 
Eppure, nonostante le mille tragedie consumatisi durante lo show, ciò che ai fans proprio non è sceso giù è stata proprio la dipartita della meravigliosa Commander dei Tredici Clan. 
Facebook, Twitter, Tumblr, Youtube e tutti i Social Media esistenti sono implosi in una furia delirante. Attacchi a colpi di insulti verso i produttori, tentativi di sabotaggio della serie, petizioni per un eventuale ritorno di Alycia Debnam Carey nel cast, insomma, di tutto di più che una cosa del genere non si è mai vista! Il punto delicato della questione è sicuramente la visione della cosa che il pubblico LGBT ha avuto.
Uccidere Lexa subito dopo il passo avanti nella sua relazione con Clarke. è stato recepito come un chiaro messaggio di rifiuto verso il loro rapporto stesso e una presa di posizione omofoba
I fans si sono scatenati, sono lievitati (per fortuna una gioia!) i fondi per il Progetto Trevor un'organizzazione di prevenzione riguardo al suicidio di giovani LGBT) ed è nata la Lexa Pledge, che incita a trattare con rispetto i personaggi non eterosessuali. 


Dunque la domanda è: possono i fans e Social influenzare la storyline di uno show? 

Beh, a quanto pare, a volte si.

Jason Rothenberg e gli scrittori di The 100 hanno fatto un passo indietro, ammettendo di aver trattato la questione forse non con la dovuta cura e affermando che questo sicuramente non accadrà di nuovo. La storia e gli script futuri verranno gestiti diversamente.

"Volevo che il lavoro che tutti noi abbiamo fatto in questo show avesse un impatto positivo" ha affermato uno dei writer Javier Grillo - Marxuach al ATX Television Festival tenutosi Austin, a giugno. 
"A causa di diversi fattori, tra i quali la mancanza di consapevolezza, abbiamo alimentato qualcosa di molto negativo...Faccio un mea culpa per questo" ha  aggiunto."Non c'è una risposta semplice, se non guardare avanti, raccogliere i pezzi e fare in modo che non accada di nuovo." 

Se la rivolta sia stata realmente dettata da motivi morali o semplicemente fomentata dalle ormai sanguinosissime guerre tra ships, Clexa e Bellarke in questo caso, non ci è dato saperlo e, se da una parte è bello ed apprezzabile che chi di dovere tenga molto conto della reazione degli spettatori, dall'altra da qui al fanservice rimane solo un filo sottilissimo e molto facile da superare. 
Voi, che ne pensate? Diteci la vostra!

Fonte: TvInsider 

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Articolo di Unknown

3 commenti:

Unknown ha detto...

Mi sembra una cosa abbastanza assurda a essere sincera. E' uno show, muoiono personaggi eterosessuali come bisessuali e omosessuali. Sta di fatto che è uno show, ha una trama ben precisa e a volte si scontra con la volontà dei fan. Fossi stata nel writer non penso mi sarei scusata, hanno ideato una trama, chissà, magari al momento nemmeno sapevano di una terza stagione.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Condivido il tuo pensiero! Anche perché se esiste una serie TV dove non ci sono barriere o differenze di alcun tipo è proprio The 100. Bisogna stare molto attenti, il passo verso il fanservice è brevissimo!