Il
tempo e lo spazio della decima stagione di Doctor Who
stanno volando. Solo pochi episodi ci separano infatti dal season
finale, ma ancora tanti mesi
devono passare per scoprire l'erede del Dottore nel fatidico speciale
natalizio di cui si parla dall'annuncio di quasi un anno fa. Sono
tante le aspettative intorno agli episodi che mancano per avviarci
all'epilogo del Twelfth Doctor,
tante quante erano quelle riguardanti la sua ultima companion,
Bill, e quante sono quelle che
vertono attorno al ritorno in pompa magna del Maestro. Quali sono
state finora all'altezza, quali invece sono andate infrante? Dal
commento a questo nono episodio a quello del gran finale ci
impegneremo a tenere a mente questi quesiti e a scioglierli
progressivamente.
Avevamo
lasciato Bill e il Dottore nel migliore dei modi al termine della
trilogia dei Monaci, un arco narrativo di denso interesse e degna
complessità narrativa firmata Moffat-Harness-Whitehouse. Con Empress
of Mars torniamo invece a un
formato episodico e autoconclusivo (anthology plot)
scritto da niente di meno che Mark Gatiss, autore di molti celebri
episodi di Doctor Who tra
cui The Enquiet Dead (1x03)
Night Terrors (6x09) e
Sleep No More (9x09),
ma anche interprete di indimenticabili ruoli, quali Microft in
Sherlock (di cui
Gatiss è anche co-creatore insieme a Steven Moffat) e il banchiere
della Banca di Ferro di Braavos Tycho Nestoris in Game of
Thrones. Come nelle sue
precedenti esperienze autoriali interne alla serie, con Empress
of Mars Gatiss è riuscito a
conferire ad un un plot
fortemente episodico uno spessore critico e riflessivo, capace a sua
volta di rendere credibile e possibile un ambiente atipico e
improbabile come Marte invaso da un drappello di soldati vittoriani.
Il collegamento al tema fanta-revisionista di Guzzanti è difficile
da non notare, se pur tra i numerosi titoli ai quali Bill fa
riferimento all'interno dell'episodio non si faccia alcun accenno
diretto a Fascisti su Marte (Guzzanti,
Skofic, 2006).
Gatiss
opta, tuttavia, per citare altri prodotti del grande schermo, da
Terminator a Frozen, e per riportare alla luce un'antica mitologia
cara al Whoniverse e
ai Whovian più
veterani. Parliamo degli Alpha Centauri, creature aliene monoculari
che debuttarono nel lontano 1972 in The Curse of Peladon e
fecero ritorno due anni dopo in occasione di The Monster of
Peladon. In entrambi gli episodi
del passato comparvero anche i Guerrieri di Ghiaccio, protagonisti di
Empress of Mars,
presentati all'epoca come creature amiche del Dottore e facenti parte
della Federazione Galattica politicamente amministrata dagli Alpha
Centauri stessi. Ma la cura di Gatiss per la cosmologia della serie
non finisce qui. Infatti, l'autore non si è limitato a pescare un
popolo alieno dal passato dello show,
bensì è andato a recuperare la figura di Ysanne Churchman, la
doppiatrice che più di quarant'anni prima aveva dato la voce
all'Alpha Centauri protagonista dell'odierno cameo.
È evidente come una tale minuzia nel governo dell'apparato a propria
disposizione fa in modo che un semplice episodio passi con ogni
probabilità alla storia.
Concettualmente
parlando, Empress of Mars
è pensato a tal punto da risultare difficoltoso da collocare con
precisione nel passato, presente o futuro. Caso non unico ma
certamente raro, il nono episodio della decima stagione si sviluppa
infatti su tutti e tre i livelli temporali, articolando la vicenda in
modo intelligente ma non eccessivamente sensazionalista, com'era
invece voluto per l'episodio precedente The Lie of the
Land.
A
seguito del ritrovamento da parte della NASA di un chiaro messaggio
sulla superficie marziana (GOOD SAVE THE QUEEN)
il Dottore, Bill e Nardole partono all'insegna del pianeta rosso per
carpirne il significato, finendo con lo scoprire che il luogo è
stato colonizzato da un gruppo di soldati vittoriani sotto il comando
del colonnello Godsacre. Le prime forme di vita in cui il Dottore e i
suoi companion si
imbattono sono Venerdì, Guerriero di Ghiaccio a servizio del gruppo
di uomini, e il capitano Catchlove, incaricato di aggiustare il
veicolo in grado di riportarli a casa. Presto Catchlove e Godsacre
raccontano ai protagonisti di avere trovato Venerdì in Sud Africa e
di averlo aiutato, su sua richiesta, a tornare su Marte in cambio di
gloria e ricchezze. A causa dello schianto durante l'atterraggio, la
nave è rimasta fuori uso e, in attesa che Catchlove la ripari, il
resto dei soldati si occupa di esplorare l'entroterra per mezzo della
Gargantua, una sorta di cannone laser in grado di distruggere la dura
roccia marziana e metterne a nudo i più preziosi tesori. La
soluzione sarebbe semplice, il Dottore potrebbe portare via tutti a
bordo del TARDIS, ma con Doctor Who abbiamo
imparato che semplice significa noioso e a noi, come alla compianta
Clara e al Dottore stesso, non piace annoiarci. Così il TARDIS
prende a fare i capricci e porta Nardole via da Marte, lasciando il
Dottore e Bill intrappolati sul pianeta.
Dopo
diversi tentativi con la Gargantua, i soldati riportano in superficie
la tomba di una regina del popolo dei Guerrieri di Ghiaccio che,
prevedibile ma sempre apprezzabile, è in realtà immersa in un
millenario riposo e si appresta al risveglio. Così come accadde per
Venerdì una volta tornato su Marte, la regina, il cui nome è
Iraxxa, si trova di fronte ad una dura realtà: sono passati
cinquemila anni da quando si è addormentata e ora la sua specie pare
estinta.
I
soldati vittoriani reagiscono al risveglio della regina con la
decisione, ordita dal capitano Catchlove, di combattere i due
Guerrieri di Ghiaccio. Facendo leva sul passato da disertore del
colonnello Godsacre, Catchlove riesce a prendere il comando degli
uomini e a fare imprigionare il Dottore, Bill e il superiore. Venerdì
vuole evitare lo scontro tra la sua regina e gli uomini che lo hanno
aiutato a tornare a casa, così libera il Dottore, Bill e il
colonnello. Tuttavia, la regina non sembra avere problemi a
rispondere all'attacco degli invasori e invita la risveglio la sua
collezione privata di Guerrieri.
Messo
alle strette da una possibile alleanza tra i suoi nemici, Catchlove
tradisce infine anche i suoi uomini e rivela di aver mentito sulle
condizioni della navicella. Il mezzo è infatti ormai riparato e
Catchlove prende in ostaggio Iraxxa per assicurarsi la via libera.
Verrà fermato da un colpo d'arma da fuoco sparato dal colonnello
Godsacre, il quale sembrava avere confermato la propria fama di
codardo fuggendo e invece è tornato per riprendere il comando della
spedizione. Iraxxa è disposta a risparmiare gli umani in cambio
dell'esecuzione del colonnello, ma proprio quando Godsacre sembra
arrendersi alla morte onorevole concessagli dalla regina dei Ghiacci,
Iraxxa ritratta, decidendo di assoldare il colonnello tra le fila dei
suoi soldati.
A
questo punto il Dottore si prende la responsabilità di aiutare i
Guerrieri di Ghiaccio ad abbandonare il loro pianeta morto e trovare
nuova vita altrove. È proprio con quest'obiettivo che il Dottore
contatta gli Alpha Centauri, dando il via a quella che egli ha
definito, poiché l'ha vissuta di persona in passato, la golden
age dei Guerrieri di Ghiaccio.
Abbiamo
volutamente sorvolato sul modo in cui Nardole riesce infine a tornare
su Marte e riportare il Dottore e Bill a casa. Lo abbiamo fatto per
soffermarci su quella che riteniamo l'unica pecca in tutto
l'episodio, ovvero il ricorso a Missy per capire come riportare il
TARDIS su Marte come scusa un po' debole per farla uscire dalla sua
prigione. Tentiamo di fare maggiore chiarezza: in The Lie
of the Land il Dottore ha
chiesto l'aiuto di Missy per salvare l'umanità senza prendere
nemmeno in considerazione l'idea di liberarla. Per quanto Nardole
possa essere ritenuto un pasticcione, è in realtà sufficientemente
intelligente da capire che liberare l'arcinemica/amica del Dottore
per assistenza tecnica sia quanto meno poco credibile, vista poi
l'ostinazione iniziale di Nardole per non aprire il caveau
a inizio stagione.
Una
scusa per liberare Missy ci voleva, questo è la morale, e noi
l'accettiamo di buon grado nonostante i dubbi sopra riportati, poiché
amiamo il personaggio di Michelle Gomez e non vediamo l'ora di
assistere, e al tempo stesso temiamo, il momento in cui il Maestro
così come lo conoscevamo prenderà il sopravvento. È infine
probabile che Missy, nonostante l'intensa scena che ha chiuso
l'episodio, tornerà all'interno del caveau
per portare avanti il suo percorso di redenzione, finto o vero che
sia.
Così
come sta procedendo la decima stagione ci piace molto. Tutte le razze
di tutte le galassia sono con orecchie aperte e antenne dritte per
non perdersi l'avvicinamento al gran finale.
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