La
fine è nell'aria. Due sole settimane ci separano infatti dal season
finale della decima stagione di
Doctor Who, l'episodio
che intitolerà profeticamente The Doctor Falls,
e la nostalgia per un in parte sottovalutato Peter Capaldi comincia a
farsi sentire forte e chiara.
Quando
si parla di episodio non sopra le righe, con serie come Doctor
Who non si intende un episodio
qualitativamente basso o sotto gli standard.
Al contrario, The Eaters
of Light non
pecca di tracotanza, ovviando il rischio di mettere troppa carne al
fuoco e affievolendo così l'adrenalina dei plot
che lo hanno preceduto. The Eaters of Light è stato scritto da Rona Munro, un'autrice molto importante per la
serie grazie a Survival
il quarto e ultimo episodio della ventiseiesima stagione del 1989 che
decretò la fine di un'era fino al proverbiale ritorno nel 2005. Ciò
fa di Rona Munro l'unica autrice ad avere scritto sia per la serie
classica che per quella moderna, ma non solo. Survival
riguardava infatti il ritorno del Maestro, già allora descritto come
un vecchio nemico del Dottore. Il coinvolgimento di Munro proprio
nella stagione (e appena un episodio prima) del ritorno del Maestro
non può essere una mera coincidenza.
Questo
decimo episodio è ambientato nuovamente nel passato, questa volta
nella Scozia dei Pitti, ai tempi di quello che storicamente è ancora
ritenuto un mistero: la scomparsa della Nona Legione Romana,
l'esercito di cinquemila tra i migliori soldati romani che parrebbe
essere stata sconfitta da un gruppo numericamente molto inferiore di
guerrieri britanni. Proprio su teorie e ipotesi storiche si
costruisce la sinopsi di The Eaters of Light,
quando Bill e il Dottore, con l'immancabile Nardole, si
teletrasportano nella Scozia del II secolo per dibattere la
questione.
Separatosi
dagli altri due per confutare la propria versione della storia, Bill
cerca un soldato romano e lo trova finendo con egli in una trappola.
Bill viene così a conoscenza della mostruosa creatura che ha
sterminato l'intera legione, proprio nel momento in cui Nardole e il
Dottore trovano i resti della battaglia. Bill scopre, inoltre, che
esiste un piccolo gruppo di disertori sopravvissuti allo sterminio e
decide di raggiungerli.
Nel
mentre, il Dottore e Nardole vengono catturati da un gruppo di
britanni capitanati dalla Guardiana del Cancello Kar, la quale non è
in realtà che poco più di una ragazzina desinata, come i suoi
predecessori, a sorvegliare un portale dimensionale in attesa di
fermare il mostro che ne uscirà. Kar ha fatto tuttavia l'errore di
credere di poter trarre vantaggio dalla bestia a danno della Legione
romana. Il risultato è che la creatura in questione, che il Dottore
spiega essere una sorta di locusta che si insinua tra le crepe
extradimensionale per cibarsi di ogni di luce, potrebbe consumare la
luna, le stelle, e ogni fonte di vita.
Vale
la pena denotare come l'ambientazione di questo episodio ha svolto un
ruolo importante per le scoperte di Bill sulle capacità del Dottore
e del TARDIS. Resosi conto di saper comprendere e parlare la lingua
latina, Bill viene a conoscenza della funzione traduttrice del
TARDIS. Raggiunto allora il drappello di guerrieri britanni, la
ragazza cerca di far dialogare i due popoli, che finalmente hanno la
possibilità di capirsi.
Ma
non c'è tempo da perdere ed è tempo di rispedire la divoratrice di
luce da dov'è venuta, ovvero al di là del Cancello. La trappola
funziona, ma qualcuno deve assicurarsi di impedire dall'interno
l'uscita di altri alieni. Il Dottore si propone quindi come idoneo
sacrificio, ma sia Kar che i soldati romani decidono di prendere in
mano il proprio destino e proteggere loro il proprio mondo, insieme.
Il
fratello di Kar le promette che il suo nome non verrà dimenticato e
lo insegna ai corvi che, secondo il Dottore, un tempo sapevano
parlare e ai quali ora non resta che ricordare le gesta della
Guardiana (da qui il loro verso). Il fatto che i corvi oggi non fanno
che ricordare non può che farci scendere una lacrimuccia e pensare a
Clara, al modo in cui ci ha lasciati e a come il Dottore se ne sia
dimenticato.
Non
sono mancati poi riferimenti ai precedenti del Dottore con l'epoca
romana. Ricordiamo infatti la prima volta in cui Capaldi è comparso
in The Fires of Pompeii
(4x02) nei panni di Lucius Caecilius, abitante della città. Ma il
debutto di Capaldi all'interno della serie non è l'unico caso in cui
il Dottore ha avuto a che fare con l'Impero Romano. Citiamo allora
l'episodio della serie classica The Romans (2x04)
dove il primo Dottore, Ian e Barbara si prendono un'insolita vacanza
nel 64 a.c.
Il
decimo episodio si è concluso infine con un ritorno alla running
plot principale. Come speravamo,
viene annunciato che Missy si trova ufficialmente ancora imprigionata
nel caveau. Come
temevamo invece, il Dottore le ha dato i domiciliari all'interno del
TARDIS. Questo non può che rivelarsi un grosso problema che si
palesa già dal promo
del prossimo episodio che vi riproporremo sottotitolato con
l'anteprima di sabato prossimo. Non ci resta che aspettare a mani
congiunte, resistendo al dolore e alla paura della consapevolezza che
la caduta del Dottore, Missy o Cyberman che sarà, è comunque
imminente, annunciata e rimarcata con quest'incredibile promo della
BBC:
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