L’evento è stato annunciato soltanto due giorni prima, insieme
alla presenza del regista, organizzato in modo lampo grazie a Sky Italia.
Erano presenti anche diversi
blog e testate giornalistiche, purtroppo, però noi siamo tra quelle povere
anime che non hanno avuto modo di partecipare. E sono certa che dopo questo
evento, la parola disagio (che nel mondo delle serie tv e delle fangirl, assume
un accezione tutta sua) si è guadagnata una nuova definizione.
Perché,
dite la verità, ci siamo sentiti un po’ come quei poveri bambini orfani creati
da Dickens, mentre schiacciano il naso contro una vetrina, per agognare dei dolci che non
potranno mai avere.
La vetrina in questo caso, è stato Sky Atlantic, che ha
creato uno streaming in diretta dell’evento su Facebook, che, tra parentesi, ho seguito con tutta l’invidia
e il rimpianto di non esserci stata.
Guardare
qualcosa di irraggiungibile dietro una vetrina, però, diventa meno triste se
fatto in compagnia; perciò abbiamo deciso di riunire il materiale sull’evento e
le dichiarazioni di Lynch, anche per chi non avesse potuto seguire lo streaming
in diretta.
In
vista di questo evento, David Lynch ha passato il pomeriggio al cinema Astra di
Lucca, per curare nei minimi dettagli la proiezione delle prime due parti della
nuova stagione di Twin Peaks. Un esperienza audiovisiva, più che una semplice
proiezione, in un climax di musica rumori inquietanti a cui David Lynch
doveva tener molto, e che deve essere stato magnifico e terrificante, potersi
godere con un impianto audio del genere sul grande schermo e in compagnia,
niente di meno, di chi ha creato tutto questo.
Nel 2014, ben tre
anni fa, al Lucca film Festival veniva consegnato a David Lynch un premio alla
carriera. E Roy Menarini gli chiese ciò che molti non avevano osato, durante la
conferenza stampa.
Twin Peaks ha permesso a David Lynch di seguire i suoi personaggi per tanto tempo di
episodio in episodio. Non avrebbe voglia di tornare a visitare anche i
personaggi del suoi film?
“Sì, mi piacerebbe”
Era
una domanda a trabocchetto, per sapere se arriverà, come dicono alcune voci, un continuo di Twin Peaks.
“È davvero una domanda a trabocchetto,
ho sempre detto che amo le storie che continuano. Di amare un mondo e di poter approfondire
l’amore per quel mondo. Quindi c’è sempre una possibilità, perciò non vi rimane
che aspettare e vedere come andrà.”
Con queste parole, inizia il
video che documenta la serata del 22 giugno al nuovo Lucca Film Festival.
“È una storia che continua e
quindi sta continuando” ci ha sempre detto Lynch, e finalmente, dopo 27 anni di
attesa, ha potuto riportare tutti nel mondo di Twin Peaks.
La serata si apre con una
domanda piuttosto semplice. “Come hai trovato Lucca dopo tre anni? Ti è
sembrata cambiata?”
“Penso che siano passati tre anni” risponde ironicamente David Lynch, una risposta a cui segue l’applauso
divertito della platea.
Se in ognuno di noi c’è una
parte leale e positiva (Good Dale), a volte una cattiva e corrotta (Bad Coop) e
sicuramente anche una viziosa (Dougie Jones), secondo te siamo tutti dei
tripleganger? (Ilaria Lucchesi, selezionata sulla
pagina Facebook di Sky Atlantic HD)
“Il nostro è un mondo molto stressato. Questo stress ci fa avere dei comportamenti sbagliati, e questi comportamenti possono causare grandi problemi, sia a coloro che si comportano in tale maniera, sia a coloro che ne subiscono le
conseguenze. È arrivato il momento di disfarsi della sofferenza e della
negatività in questo mondo. Ed è il momento di costruire insieme un mondo fatto di
pace. E all’interno di ciascuno di noi c’è un universo di pace. E grazie a questa
speciale tecnica, alla benedizione di questa tecnica di meditazione
trascendentale, riusciamo ad accedere a questo campo energetico e poi raccoglierne i benefici.
La chiave della pace è all’interno di ciascuno di noi. Quindi invito tutti a fare meditazione da domani!”
Twin Peaks è sicuramente la
serie che ha aperto la strada alla stagione d’oro delle serie tv. È stata
pionieristica e avanti coi tempi. Oggi, una caratteristica delle serie tv che
piacciono tanto alle nuove generazioni è quella di essere subito disponibili,
non come quando eravamo giovani, che aspettavamo di settimana in settimana
di essere spaventati ed eccitati da Twin Peaks. Cosa ne pensa del fatto di
mettere gli episodi tutti disponibili online, del binge watching, e se la terza stagione di Twin
Peaks scadenzata di settimana in settimana è un voluto segnale imposto a
Showtime.
“No,
non ho deciso io il formato, questo è il formato di Showtime. E poi, quando la serie
sarà conclusa, allora tutte le parti saranno disponibili allo stesso momento.
Alcune persone vogliono aspettare per vedere tutta la serie in un binge watching, e altre persone invece vogliono aspettare di settimana in settimana per vedere che cosa accade. Per me, la chiave per cui Twin Peaks ha cambiato la televisione è perché lo vediamo come un unico fil, piuttosto che una serie tv. Twin Peaks è un unico film suddiviso in 18 parti. E stasera vedrete le
prime due parti, su un grande schermo, con una bellissima fotografia e un
meraviglioso suono. E vorrei dirvi, e vi chiederei di riferirlo anche a tutti i
vostri amici in tutto il mondo, che quando vedete Twin Peaks sulla televisione,
al computer o peggio ancora sul cellulare, non vi state gustando il vero suono che è in grado di offrire. Il mio consiglio è quello di stare il più
vicino possibile a qualsiasi schermo stiate utilizzando, e poi di mettervi delle cuffie. Spegnete le
luci, e a quel punto potrete entrare in un nuovo mondo ”.
Ho visto The Art Life,
questo bellissimo documentario in cui lei ci fa il regalo di farci entrare nel
suo studio da pittore e vedere lei mentre dipinge e crea. Ho notato che nello
studio, c’è appesa la foto di un film in particolare, accanto all’insegna
stradale di Mulholland Drive. Questo film è Il Mago di Oz. È un film che lei ha
citato, per esempio in Cuore Selvaggio esplicitamente, e che troviamo in molti
altri suoi film implicitamente, per esempio in The Straight Story. Questo è un film
sul sogno. La mia domanda è: Che legame ha lei con Il Mago di Oz?
“Io
non so che cos’è che mi attrae del Mago di Oz, ma credo che la chiave sia la
ricerca della strada per tornare a casa”.
Lynch già ci aveva avvertito ai tempi di Inland Empire. “Se
state guardando un film sul telefono, non vivrete l’esperienza del film nemmeno
in un trilione di anni. Pensate di averlo fatto, ma non è vero, vi siete
ingannati. È molto triste che pensiate di avere davvero visto un film dal
vostro * telefono. Svegliatevi!”
Vedere la tv da vicino fa male agli occhi, ci dicevano i
nostri genitori, e forse era anche vero. Ma quando si ha l’opportunità di vedere
qualcosa di tanto complesso e pieno di dettagli come Twin Peaks, penso sia
meglio seguire i consigli del maestro, anche a costo di sacrificare le nostre cornee. Tutti a comprare cuffie migliori e
schermi più grandi!
Le foto sono prese da Dailybest La Nazione e il secondo video allegato è preso da Welcometotwinpeaks.com
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