A tavola, la conversazione è animata.
L’ottavo episodio è stato sperimentalista, un esperienza
audiovisiva violenta che è riuscita al contempo a darci risposte, e a mostrarci
una parte della mitologia che compone l’universo di Twin Peaks. Il nono
episodio, invece, si propone più lineare (per quanto possa esserlo Lynch) e
riunisce tutte le trame. “This is the chair” è un episodio corale, viaggiamo di
nuovo da Twin Peaks al South Dakota.
Purtroppo non si è parlato ancora di Linda come avevamo
ipotizzato dal titolo in questo articolo, in cui analizziamo anche la figura di Richard Horne, ma l’episodio 9 tira le fila di un racconto che è ormai
arrivato a metà. Una necessità dopo queste due settimane di pausa e di
astinenza, e tutte le teorie e risposte che ci aveva lasciato l’ottava parte.
Mr. C cammina lungo una strada sterrata,
incurante delle ferite. La sua condizione era un punto interrogativo, ancora
non sappiamo con certezza se BOB sia rimasto con lui o dove sia effettivamente,
ma il doppleganger non ha risentito dei
proiettili sparati da Ray, ci dimostra che non ha nulla di umano, e con o senza BOB, procede determinato verso il suo
obiettivo.
Non abbiamo un confronto con Ray, ma Lynch ci regala Tim Roth, in un
ruolo pulp che strizza l’occhio a Tarantino e al ruolo iconico dello stesso
Roth in Pulp Fiction.
Tim Roth, è Tim Roth....Pumpkin alla Lynch |
Tim Roth interpreta Hutch, un faccendiere di Mr. C.,
marito di Chantal (Jennifer Jason Leigh), i due sono una coppia interessante,
freddi e distaccati, sembrano disposti a tutto, perfettamente calati nei loro ruoli e, quando gli viene ordinato di
uccidere il direttore della prigione e poi dirigersi a Las Vegas, non fanno una
piega, anzi, ne sembrano divertiti.
Anche Jennifer Jason Leigh perfettamente in parte nell'evidente omaggio a Tarantino nel suo stesso modo esplicito di omaggiare gli altri registi. Genius meets Genius. |
Non sappiamo come mai Bad Coop voglia uccidere il
direttore, ma probabilmente, nonostante lo avesse ricattato, non vuole che
possa dare informazioni a Gordon Cole e all’FBI.
Piuttosto, è interessante il fatto che nomini Las Vegas,
che voglia mandarli a uccidere Dougie-Cooper ? In questo modo non sarebbe più
necessario il suo rientro nella Loggia.
E l’sms che invia, a chi era destinato? Ma di questo ne
riparleremo più in fondo.
Parlando di Cooper, dopo la sua mossa ninja, è tornato
nello stato catatonico di sempre, lo vediamo alla stazione di polizia insieme a
Janey-e, intento a bere il suo caffè. Sembra che il nostro Agente Speciale non
abbia fatto ancora alcun progresso, ma in realtà qualcosa in lui si muove, lo
vediamo osservare in silenzio la bandiera americana, (che gli ricordi forse il
suo lavoro per il governo ? ) e seguire le scarpe rosse della segretaria.
A quella scena, non ho potuto non provare un tuffo al cuore nel ripensare a Audrey Horne e alle scarpette rosse che indossava a scuola all’insaputa del padre. Non penso però che fossero gli stessi pensieri di Cooper.
La stessa Diane in questo episodio indossa delle scarpe rosse e così le portava anche Philip Jeffries in Fuoco Cammina Con Me.
Più che un tributo a Audrey sono forse una citazione a Il
Mago Di Oz, opera molto cara a Lynch. Le scarpette rosse riportano Dorothy a
casa. “Home” ripeteva Cooper nel quarto episodio, la sua odissea non è altro
che un viaggio per tornare in se stesso e a casa, un viaggio che stiamo
compiendo anche noi spettatori in questo percorso familiare e onirico che ci
riporta a Twin Peaks, espandendo l’universo che tanto amiamo a tutti gli Stati
Uniti e non più solo a una cittadina; e forse anche la stessa Diane, personaggio
affascinante e complesso, interpretato magistralmente da Laura Dern, ha bisogno
di tornare a casa (ecco perché anche a lei vengono fornite un paio di scarpette
rosse) non sappiamo ancora cosa le sia successo in tutti questi anni e non sappiamo
nemmeno chi fosse prima, ma forse anche lei ha bisogno di ritrovare la strada di casa e la sua identità.
Diane è un personaggio enigmatico, proprio perché non
sappiamo come fosse prima, non riusciamo a giudicarla pienamente e l’sms che
riceve sul cellulare, identico a quello inviato da Mr. C., se non per punteggiatura
carattere minuscolo, ha sollevato molti dubbi sulla sua persona.
Non ritengo che Diane possa essere semplicemente una
complice di Bad Coop, è cosciente che non è la stessa persona a cui era
affezionata ed è abbastanza coinvolta nei casi della Blue Rose per sapere che
qualcosa non va.
Non so se Mr. C. possa
avere una qualche influenza su di lei, ma quel messaggio potrebbe esserle stato
girato da qualcun altro, magari da Philip Jeffries, molto presente nella trama
seppur in forma virtuale. Ricordiamo anche che all’inizio del suo episodio il suo
cellulare risulta bloccato, da prima che Mr. C. invii quel messaggio, che ci
sia un ingerenza da parte di terzi?
La familiarità tra Diane e Gordon in questa scena, una confidenza che non può essere finta. |
Non ritengo inoltre, che possa fregare in un banale
doppio gioco, sia Albert che Gordon Cole, che coi suoi sorrisetti sornioni e
modi gentili a mio parere sa più di quanto lasci intendere. Dopotutto i casi
Blue Rose erano suoi, e quando Tammy gli aveva mostrato le impronte digitali
del doppleganger, con quel giochetto delle dita, ci aveva mostrato come non
fosse poi così sorpreso dalla situazione.
“La sala d’attesa” ci dice Gordon mentre sono all’obitorio,
un luogo in cui si aspetta prima di poter parlare con i morti, non è un concetto
così dissimile dalla stanza rossa della Loggia che conosciamo così bene.
Se ci spostiamo tra Las Vegas e Sud Dakota, in questo
episodio torniamo anche a Twin Peaks, a seguire le indagini dello sceriffo
Truman, di Hawk e di Bobby, perché se Linda ha una nuova sedia a rotelle, come
ci dice Jeremy Lindholm, anche il Maggiore Briggs aveva una sedia.
THIS is the chair |
Una presenza importante in questa serie, anche se
fantasma, che unisce il mondo terreno a quello del sovrannaturale, sapeva cosa
sarebbe successo, aveva previsto che sarebbero venuti a fare domande, e lascia
per loro un indizio, che solo Bobby, suo figlio può capire.
Un momento solenne,
che ci mostra ancora una volta l’onniscenza di Garland Briggs e che culmina in
una buona tazza di caffè, come nella migliore tradizione Twin Peaksiana.
Uno dei momenti di forte impatto emozionale di questo
episodio ce lo regala di nuovo Bobby, emozionato e orgoglioso di non avere
disatteso le aspettative del padre che sapeva l’uomo che sarebbe diventato, e
che mostra una felicità e entusiasmo fanciulleschi nel riconoscere, nell’indizio
lasciato dal padre, un gioco tra loro che soltanto lui poteva comprendere.
Le 2:53 è anche l'orario visto nell'auto di Mr. C quando la loggia lo sta richiamando a sè |
253, un numero che ricorre, in questo caso indicano la posizione di Jack Rabbit Palace, un luogo che Bobby chiamava così da bambino, un luogo immaginario dove lui e suo padre inventavano storie. Che sia un ingresso per le Logge?
Ingrandendo vediamo il famoso simbolo della carta di Mr. C, che ormai abbiamo anche collegato a madre. |
Coincidenze? Io non credo... |
Due Cooper |
Il personaggio del Maggiore, non porta avanti la trama
solo a Twin Peaks, ma contribuisce anche alle indagini a Buckhorn, dove sono
atterrati Gordon Cole, Albert Rosenfield e Tammy Preston, insieme a Diane. Qui ritorna
il personaggio di Bill Hastings e l’omicidio di Ruth Davenport.
Saranno stati i Woodsmen a uccidere Ruth? E perchè? L'anello di Dougie nello stomaco di Briggs è stato fondamentale per la sua creazione? |
Hastings viene interrogato, sul suo blog e sulla suo
incontro col Maggiore, e proprio come uno dei personaggi dei racconti di
Lovecraft e Poe, si rivela essere un uomo che ha giocato col fuoco, ha indagato
su misteri sovrannaturali, spinto dalla curiosità, o forse per gioco, per poi
ritrovarsi coinvolto in qualcosa di troppo grande per lui, distrutto dalla
scoperta dell’esistenza reale e tangibile di entità estranee al nostro mondo,
ci mostra il suo disagio in un pianto quasi caricaturale, dettato dalla
disperazione e dalla pazzia che porta vedere la propria vita sconvolta da
eventi inspiegabili al di fuori della comprensione dell’uomo.
Il messaggio galeotto che vediamo sia sul cellulare di
Diane, che su quello di Cooper, a cosa potrebbe essere riferito?
Alcuni pensano e ricordano la scena della riunione degli
spiriti della Loggia in Fuoco Cammina Con Me, e potrebbe anche essere
considerato che il tempo è relativo in quella dimensione, ma potrebbe riferirsi
a qualcosa di più terreno, o forse a un’altra riunione degli spiriti o a
qualche loro nuovo movimento.
Durante le scene a Twin Peaks, infatti, accadono delle
cose curiose, Jerry Horne è ancora a vagabondare per i boschi e si mette a
litigare con il suo piede, convinto che non sia suo. Una scena quasi ilare, se
non fosse che la voce del piede ricorda quella dell’evoluzione del braccio e che
nel mondo di Twin Peaks, non avvertire più un arto è simbolo di possessione da
parte di uno degli spiriti della Loggia. Se l’evoluzione del braccio ha
infettato Jerry Horne, quali sono i suoi scopi?
Io non sono il tuo piede! |
Benjamin continua a sentire quel suono che gli ricorda
delle campane tibetane, un suono quasi mistico, forse un interferenza con la
Loggia Bianca?
Potrebbe davvero esserci un collasso dimensionale che fa scivolare la loggia e i suoi abitanti nel nostro mondo? Sul web, e in parecchi, hanno anche notato che a volte alcuni personaggi hanno sbattuto le palpebre in reverse, come Hawk nella scena a casa Briggs, è forse un semplice troll e diversivo, oppure è segno che davvero, soprattutto a Twin Peaks, il velo tra il nostro mondo e quello delle Logge si sta sollevando?
La stessa Sky Ferreira ci regala una scena, alla RoadHouse
che non sappiamo come interpretare, è tossicodipendente, forse futura vittima
della nuova droga cinese, con un infezione sotto il braccio sinistro, che anche
lei sia stata attaccata da qualche entità ?
Chi è il pinguino? |
Durante quella scena, notiamo anche che suonano di nuovo
le AuRevoir Simone, vestite esattamente allo stesso modo della loro prima comparsa,
come dovremo quindi contestualizzare cronologicamente le scene al RoadHouse?
Come ci dice il capo di Dougie, con quei gesti familiari
ai fan attenti di Fuoco Cammina Con Me, il pericolo è alto.
Il prossimo episodio si intitola “Laura is the one”. “Laura
è l’unica” ci diceva la Signora Ceppo nell’episodio pilota “Ci sono molte
storie a Twin Peaks, alcune sono tristi, altre divertenti. Alcune sono storie
di follia, di violenza. Altre sono ordinarie. Tuttavia hanno tutte del mistero
attorno a loro, il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero dei
boschi. Dei
boschi che circondano Twin Peaks.”
E' lei la ragazza. |
A tavola, la conversazione è animata, per i nostri
protagonisti, e per noi spettatori che discutiamo e ci confrontiamo alla
ricerca di indizi e teorie che ci spingono a pensare e ad andare oltre ciò che
vediamo.
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