Contro
ogni probabilità, al termine del terzo episodio minacciosamente
intitolato The Queen's Justice
Ellaria Sand può dirsi ancora viva e continuerà ad esserlo, per sua
sfortuna, ancora per mesi e anni. Di certo non rivedremo Ellaria in
Game of Thrones, lo
conferma l'attrice stessa.
Ellaria e la sua Vipera della sabbia,
nonché figlia preferita, Tyene (Rosabell Laurenti Sellers) sono
infatti finite nelle grinfie della Regina dei Sette (barra Tre) Regni
Cersei Lannister, in seguito all'attacco navale da parte di Euron
Greygoy.
La scena in questione mostra Cersei
avvelenare Tyene sotto gli occhi della madre, nello stesso modo in
cui venne avvelenata l'innocente Mycella Lannister. Il destino di
Ellaria Sand, in catene e costretta a veder prima spegnersi e poi
marcire il corpo della figlia, è uno dei finali più oscuri per uno
dei personaggi di Game of Thrones, che ci aveva ormai abituati
a sangue, botte e pugnalate alle spalle.
Indira Varma ha commentato ai microfoni
di Entertainment Weekly la sua performance d'uscita.
EW: Come hai scoperto il destino di
Ellaria Sand?
IV: Gli showrunner David
Benioff e Dan Weiss mi chiamarono quando già lo sospettavo. Molti
fattori lo presagivano, tuttavia ne ero dispiaciuta. Ho vissuto il
mio personaggio sapendo che prima o poi sarei morta sullo schermo e
invece non è andata così. Non sono morta sullo schermo, sono ancora
viva, semplicemente non riapparirò nello show. Non posso che
ritenerlo intelligente.
EW: È una sorte ossessionante...
IV: È un'uscita di scena oscura, non
c'è dubbio. Quello che ho amato di questa scena è che mentre
leggevo lo script, da una frase all'altra non sapevi cosa
sarebbe successo – come punirà Cersei le assassine della figlia?
Penso solo che il passaggio di informazioni da testo a pubblico sia
stato costruito molto intelligentemente, soprattutto il fatto che il
bacio anticipi le informazioni.
EW: Com'è stato girare una scena
così intensa?
IV: Si è trattato certo di un duro
lavoro. Abbiamo versato sudore e lacrime, io e Rosabell ne siamo
uscite letteralmente scosse. Fortunatamente sono stati molto
premurosi nell'ammanettarci, in questo modo almeno non ne siamo
uscite contuse o malconce. Si è trattato comunque di un tempo di
riprese abbastanza lungo da renderci affaticate, non potendo fare
altro restare attaccate al muro. Alla fine della giornata io ero
tipo:“mio dio sono incollata, ho bisogno che qualcuno mi aiuti!”,
allora vennero a tirarmi via da quella trappola in cui ero rimasta
per un intero giorno di lavoro.
EW: Ti avrà probabilmente aiutata
entrare nella mente di Ellaria per capire come affrontare una simile
situazione.
IV: Assolutamente sì. Sarebbe
difficile per qualsiasi essere umano essere intrappolato a quella
maniera, figuriamoci insieme alla propria figlia. Tutto ciò di cui
ho avuto bisogno è stato entrare nella parte di un genitore per
capire come recitare il mio ruolo. La cosa che mi aiuta maggiormente
prima delle riprese è prendermi del tempo con me stessa. Non ho
bisogno di provare o altro, solo di rimanere sola, nella mia testa.
Non ho bisogno di parlare con nessun'altra persona. Credo sia questo
il mio metodo.
EW: Una delle cose più grandi in
una scena del genere è entrare in empatia e complicità con le
aspettative del pubblico. Perché, diciamocelo, è difficile non
provare empatia per Ellaria e Tyene, d'altronde sono loro le vittime.
Tuttavia, il tuo personaggio, come Cersei non manca di farci notare,
è responsabile della morte di un'innocente. E anche tua figlia può
definirsi un'assassina.
IV: Spero anch'io che alla gente sia
arrivato. Il mio personaggio è uscito di scena, perciò è
inevitabile che, se non lo ha fatto prima, d'ora in poi il pubblico
investirà in Cersei. Ma le persone hanno amato così tanto Oberyn
(Pedro Pascal) e di questo affetto è rimasto qualche residuo che si
è andato a posare sui personaggi di Ellaria e le sue figlie.
Inoltre, ovviamente, nessuno vorrebbe vedere il figlio di qualcuno
morire sotto gli occhi del genitore – credo sia uno dei peggiori
incubi di qualsiasi padre o madre. È stato affascinante dover
recitare risentimento, rabbia, ma anche impotenza. A quel punto cosa
ti resta per cui combattere? L'istinto di qualunque genitore è
quello di lottare per i propri figli.
EW: Qual'è stata la tua scena
preferita?
IV: È difficile ridurre il tutto ad
un solo momento. Ho adorato lavorare con Pedro, ma anche con le
ragazze. Ho amato la battaglia finale di Pedro nella quarta stagione,
rimasi affascinata dalla costruzione delle dinamiche sul set.
Fu bello recitare anche la mia prima scena, quella nel bordello, così
decadente. La mia vita non è affatto così.
Girare in Alcazar Palace in Spagna poi
è stato fantastico, e ricordo che la scena delle tre ragazze con il
tizio con lo scorpione mi aveva terrorizzato al punto che dovevo
stare attenta a non dimenticare le mie battute.
EW: Porterai qualcosa con te dello
show?
IV: Mi porto via sicuramente il
polsino in pelle di Ellaria. È davvero difficile la gestione degli
accessori dei personaggi, perché ogni attore vuole portarsi via
qualcosa del suo. Sono stata così fortunata a prendere parte a tutto
questo, il team è composto da persone gentili e altamente
professionali. David e Dan sono così generosi e brillanti nello
scrivere le storie, sono dei maestri. Questi due proseguono in questa
folle corsa con il buon umore, dimostrandosi sempre creativi e
cordiali. Io credo che questo faccia parte del successo e della
grandezza della serie.
EW: Qual'è la tua prossima mossa?
IV: Sono già coinvolta in The
Truth su Channel 4, che credo sarà un'altra grande
collaborazione. Il regista e sceneggiatore David Nath era un
giornalista e la storia parla di una madre divorziata che si mette
con un uomo considerevolmente più giovane. Lei ha inoltre due figli,
uno di dieci e una di dodici anni. Accompagnato il piccolo a scuola,
la protagonista riceve un misterioso messaggio che recita 'sono
portato a credere che il tuo ragazzo abbia una relazione con tua
figlia'. Il resto parla di ciò che accade nelle successive
quarantottore. È una storia che parla di accusa che, fondate o
infondate, inciderà nella vita di molte persone. È un viaggio nella
vita di questa donna e nella sua crescente paranoia. È meraviglioso.
Farò inoltre probabilmente parte di
Melrose per Sky Atlantic, che Benedict Cumberbatch sta
producendo, basandosi su un romanzo e un film antecedenti. Quindi,
per mia fortuna, posso dirmi molto impegnata.
fonte: Entertainment Weekly
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