La
morte del giovane Alex, per mano di Ra’s Al Ghul, ha
toccato profondamente Bruce, lasciandolo sconvolto. È tormentato dai sensi di
colpa ed è pieno di rabbia e vuole vendicarsi di Ra’s Al Ghul, eliminando la
sua minaccia una volta per tutte. Si lancia quindi in una missione più che
suicida (e anche mal organizzata, lasciatemelo dire) nel carcere di Blackgate,
dove l’ecoterrorista è detenuto.
Come
era prevedibile da che è uscito il promo,
tocca ad Alfred e Jim Gordon correre a salvare Bruce.
E
in tutto ciò, si fanno largo le trame secondarie con l’arrivo di Solomon Grundy
nel panorama criminale della città e la ricomparsa di un personaggio che
ritorna in modo inaspettato, ma non troppo, mentre Sofia Falcone comincia a
stringere un legame col Pinguino.
"The Blade’s Path", è un episodio che si allontana dal precedente,
ma non eccessivamente. Ha sacrificato la struttura da procedural, a favore
della trama orizzontale, ma concludendo comunque il filone principale degli
eventi e mettendo altra carne al fuoco muovendo i fili del mondo della
criminalità che tanto la fa da padrone in questa città. La trama riguardante
Ra’s Al Ghul, sembra chiudersi, forse in maniera troppo frettolosa, e tutt’ora
non ho ben chiaro quale fosse il suo intento. Penso, che il suo piano si
rivelerà molto più grande e che ciò che abbiamo visto sia solo la punta
dell’iceberg. E lo spero vivamente, altrimenti mi auguro non ricompaia per un
bel po’, perché nonostante i villain siano il punto di forza della serie, Ra’s
Al Ghul, mi è risultato insipido e ben lontano dal nemico che dovrebbe
rappresentare. Ho preferito per dirla tutta la versione di Liam Neeson
nonostante fosse differente dall’originale.
In compenso, a controbilanciare un Ra’s Al Ghul non proprio fantastico, entra in gioco Solomon Grundy, e come ci avevano rivelato sin dal comic-con, si mette in combutta con Nygma, più o meno, poi approfondiremo. Per ora, giustamente, abbiamo visto poco di Solomon, ma devo dire che, al di là del make up, per altro su cui si fa una buona autoironia, mi piace. Certo è troppo presto per giudicarlo, ma Butch era un personaggio che si era già esaurito nella prima stagione per quanto mi riguarda, per cui sono stata più che contenta di avere un differente utilizzo dell’attore e del personaggio trasformandolo in un villain del panorama DC.
Finalmente
per altro, si muove qualcosa anche nella sotto trama gangster, chiamiamola così.
È chiaro che Sofia Falcone vuole entrare nella cerchia del Pinguino per
distruggerlo dall’interno, o quantomeno questo sembra il suo intento. Non mi è
comunque dispiaciuta come pensavo, perché data la sinossi un po’ fuorviante,
stavo temendo il peggio, quindi ho accolto il tutto con un sospiro di sollievo.
Non
so esattamente come valutare l’evoluzione o involuzione di Bruce in questo
episodio. Da una parte il ragazzo ha compiuto passi importanti, dall’altra mi
sembra quasi che gli stessi sceneggiatori si siano tirati indietro perché
resesi conto di aver corso troppo con tutta la faccenda del vigilante.
Sicuramente,
il gesto compiuto da Bruce a fine episodio è e sarà un tassello importante per
la sua formazione, ma tutta la scena con Ra’s l’ho trovata un poco efficace. In
confronto all’averlo portato a trafiggere Alfred nel finale della terza stagione,
le minacce di Ra’s Al Ghul mi sono sembrate quantomeno poco incisive. Perché
minacciare un ragazzo così giovane di tornare a uccidere una sua potenziale
famiglia, con moglie e figli, lo trovo in un certo senso poco personale. Bruce
è un ragazzino, giustamente ben lontano dall’idea di sposarsi e farsi una
famiglia sua, e una minaccia simile fatta a lui, la trovo troppo poco incisiva
per spingerlo a compiere un gesto come l’omicidio a sangue freddo.
Non
so se mi sono spiegata, ma hanno fatto più effetto le minacce ai suoi affetti
attuali, come Alfred, piuttosto che a una futura ipotetica e estranea famiglia,
dubito la cosa potesse toccarlo così tanto nel profondo. Voglio dire, Bruce è orfano
e Alfred è l’unica famiglia rimastagli, toccare il suo tutore, minacciare lui,
poteva essere più efficace anche a impatto emotivo per noi spettatori, ma
questi sono dettagli in questa serie per cui non è un qualcosa che inficia più
di tanto sulla resa della scena.
Interessante piuttosto, e inaspettato
l’effettivo gesto di Bruce. Gli viene fatta infrangere una delle regole
principali di Batman, nonchè il voto che il ragazzo aveva fatto nella scorsa
stagione. È stata una mossa avventata, ma voglio vedere dove andranno a parare,
Bruce comincia ad avere un fardello pesante sulle sue spalle, e proprio per
questo decide di mettere da parte la tuta da vigilante. Non si sente più l’eroe
che Gotham merita, ma in ogni caso diventerà l’eroe di cui Gotham ha bisogno.
Spero che il suo personaggio segua un percorso coerente e una buona evoluzione,
portandolo a maturare senza quindi compiere più azioni così mal pensate e senza
che debba sempre essere salvato da Jim e Alfred.
Il
povero Alfred, per altro si vede pure criticato nel suo ruolo di tutore, e per
quanto lo adori non posso dare a Jim tutti i torti. È da quando gli ha fatto usare il tritolo in
casa per aprire la futura Bat Caverna che ogni tanto dubito del buon senso e
dell’effettiva autorialità di Alfred, ma dettagli, io adoro il suo personaggio,
e non importa se Master Bruce finisce in pericolo di vita un episodio sì e un
episodio sì. E devo ammettere che mi hanno fatto parecchio ridere le critiche
di Jim, visto e considerato che la maggior parte delle volte lo coinvolgono nei
salvataggi di Bruce, ha tutto il diritto di dire la sua.
Oltretutto
il nostro detective è come al solito a lottare da solo contro la criminalità e
contro il sistema. I poliziotti non fanno nulla, e tutti gli arresti che compie
vengono annullati a causa delle licenze del Pinguino. Harvey, da sempre sua
spalla, da quando è diventato capitano in maniera definitiva, si è lasciato
ingoiare dal sistema e si lascia sottomettere dalla politica del Pinguino.
Ora,
caro Harvey, io capisco che Jim abbia fatto talmente tante cavolate che ci si
potrebbe fare una serie (ops), ma l’hai sostenuto mentre infrangeva leggi e
faceva le cose peggiori, e ora che è totalmente nel giusto gli volti le spalle?
Certo, gli lascia fare quel che vuole, ma Jim è solo e combatte da solo. Non
proprio un gesto sensato, né da amico, anche perché la logica di fare il gioco
del Pinguino per non perdere il dipartimento mi sembra una bella cavolata visto
che in ogni caso l’unico a lavorare e a non essere corrotto resta Jim.
Vabbeh,
vi prego, salvatemi Harvey dal baratro di danesi e scrivanie in cui è caduto
perché se c’era una cosa bella erano lui e Jim. Era una bromance che funzionava
e ci metteva allegria, ed era meglio di qualsiasi storia d’amore potrebbero mai
affibiargli (Sofia Falcone...coff coff).
La
lotta di Jim al sistema, mi ricorda molto i suoi primi tempi a Gotham e le
battaglie per far cadere Loeb, quindi non mi dispiace e il duo tra lui e
Alfred, risulta come sempre efficace, tra battutine e critiche.
Per
altro, ho avuto la stessa reazione di Jim, se non peggio, a scoprire che Ra’s
poteva uscire di prigione dopo aver ucciso un minore con premeditazione, per
semplice immunità diplomatica. Uno: non so quanto il capo della Lega Degli
Assassini possa considerarsi un diplomatico, due: per un omicidio del genere
con tanto di testimoni uno esce così, all’acqua di rose?
Va
bene che siamo a Gotham e tutto il resto, e siamo in un universo a sé stante,
ma anche no. Ma ricordiamo comunque che è una città dove il peggio criminale
può essere eletto sindaco col beneplacito del popolo e supportato da un altro
psicopatico, quindi è palese che non dobbiamo farci domande.
Per
fortuna per la reputazione del sistema giudiziario, Ra’s Al Ghul, di prigione
non vuole uscire proprio per nulla, anzi, aspetta che Bruce venga a regolare i
conti. Si congeda da Barbara (esattamente la loro relazione è servita a cosa?)
e grazie al cielo ci mostra finalmente un po’ della sua immensa influenza dimostrando
di avere corrotto tutta la prigione.
Ora,
il suo piano, non è che mi sia chiaro. Certo la vita eterna per lui è diventata una
maledizione (così dice) e può succedere quando usi le fosse di lazzaro come
fossero le terme, ma non sono proprio convinta che sia morto, né che volesse
effettivamente essere liberato dal suo fardello.
Ma Barbara lo sa di cotanta bellezza? |
A Barbara ha fatto intendere
un futuro grandioso, e sappiamo che l’intento del personaggio è quello di
distruggere l’umanità per guidare poi il mondo verso un epoca d’oro, che quando
l’ha toccata possa averle trasmesso un po’ della sua coscienza?
Ho
idea che Bruce uccidendolo abbia fatto il suo gioco, quindi fossi in loro
terrei d’occhio le ceneri in caso di resurrezione.
Chi di pugnale ferisce di pugnale perisce |
Ma
parliamo ora di una delle trame, che sebbene molto secondaria, mi ha
soddisfatto.
A
Gotham rinasce finalmente da una palude, Solomon Grundy. La sequenza delle sue
origini apre l’episodio, e mi è piaciuta molto. Il passaggio dal coma, al
risveglio nella palude è molto breve, ma funziona ed è un rimando comunque
molto fedele alle sue origini fumettistiche. Al di là dal make up, ricorda
molto il villain dei fumetti, e privo di memoria si appropria del nome della
filastrocca di Solomon Grundy che sente alla radio.
Le sue fattezze da zombie,
poi, vengono usate anche per dei siparietti con Nygma, a cui Solomon decide di
affidarsi perché lo considera molto intelligente e pare conoscerlo, per una
persona sperduta come lui è una scelta valida. Come duo, Solomon e Nygma
funzionano e mi hanno fatto parecchio divertire.
Nygma è sempre privo della sua intelligenza, non riesce a rapinare nemmeno una farmacia e vede in Solomon, oltre a una gratificazione d’ego, i muscoli necessari per tornare ad acquisire soldi e potere e con questi cercare un modo per guarire. Ovviamente si finge suo migliore amico, ma se anche gli avesse detto la verità ho il vago sospetto che a Solomon non gliene sarebbe importato granchè, o forse sì? Scommettiamo entro quanto viene a scoprire tutta la verità?
Mi ha divertito quando Solomon offre a Nygma un intero chiosco di Hot Dog. Se Ed e Oswald sono i Desperate Housewife di Gotham (parole di Cory) Nygma e Grundy sono gli Stanlio e Olio della città. Funzionano, sono comici, a dimostrazione che Gotham dà il meglio di se con i siparietti e le situazioni in cui ci si prende poco sul serio.
In ogni caso, il loro percorso li conduce a una bisca di incontri di lotta clandestini e inaspettatamente ricompare un personaggio che non vedevamo da un po’ Lee Thompinks.
A
quanto pare, in seguito all’iniezione della cura dal virus, Lee è tornata a
Gotham a lavorare per il locale, curando i lottatori della bisca. Ormai abbiamo
la prova che frequentare Jim Gordon spinge donne rispettabili verso la
criminalità, se non altro Sofia Falcone fa già parte del mondo criminale quindi
direi che stavolta Jim casca in piedi, si spera.
Lee, tesoro, perchè ? |
Sapevamo
che Lee sarebbe stata legata a Solomon e Ed, proprio per delle dichiarazioni
rilasciate durante il comic-con, in cui sembra che Lee, Nygma e Solomon,
insieme formerebbero una sorta di famiglia. Quindi tra loro dovrebbe nascere un
legame affettivo oltre che di collaborazione e questo mi incuriosisce, anche se
onestamente Lee dark e nel giro delle scommesse anche no, come possono pensare
di riportare lei e Jim insieme? Mah... Oltretutto voglio vedere come Nygma
recupererà le sue doti, perché diciamolo vederlo così fa una certa pena. Spero
che Lee non tenti di psicanalizzarlo, perché ricordo i suoi fantastici
tentativi con Barbara prima del suo “momento shining”, non mi pare qualificata
in quel campo.
Meglio
di quello che mi aspettavo, ma non benissimo la trama che coinvolge Sofia
Falcone e Oswald. Lei, furbetta, cerca di fare breccia nella sua fiducia, ma
non mi è molto chiaro perché Oswald si faccia abbindolare da lei con il gulash
della madre e quattro moine. Si sa che la madre è un argomento delicato per
Oswald, ma proprio per questo il tentativo di Sofia dovrebbe essergli risultato
chiaro, e invece si ritrovano complici a scambiarsi aneddoti familiari, ma
perché? Cioè davvero, Sofia ha scritto doppiogiochista in fronte, non tenta
nemmeno troppo di nasconderlo. A meno che loro due non finiscano a fare
comunella.
Solo a me sta scena è risultata un po' creepy?
Comunque è molto brava l'attrice per ora, e anche gli scrittori perchè effettivamente non sappiamo se sofia si stia davvero affezionando a Oswald o se reciti benissimo la parte della ragazza premurosa. Io temo che se si lascia andare il povero Pinguino prenda una sonora batosta, con gli affetti non è mai stato molto fortunato, eh.
Oswald
caro, se ti sentivi solo avevi Ivy, che per altro sarei curiosa di sapere che
fine ha fatto dopo aver ingoiato quelle pozioni.
Le future sirene di Gotham non
compaiono da un po’ di tempo.
Un
episodio che comunque mi ha parecchio divertito, soprattutto grazie a Solomon e
Nygma che sul lato comedy funzionano.
Dal
canto mio, se Oswald non lo vuole, mi mangio il gulash fatto come lo cucinava
mammà perché a me non mi turba. Sperando che il Pinguino non si faccia fregare
il trono da sotto il naso in modo stupido, perché vi ricordo che dovrebbe
essere un personaggio che ha già acquisito una certa maturazione. Senza contare
che se si fa battere da Sofia Falcone, come fa poi l’Enigmista a vendicarsi?
Intanto
puntiamo tutti su Solomon Grundy che sono soldi facili.
Come sempre, un saluto alle nostre affiliate:
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