La
quarta puntata di How To Get Away With Murder, intitolata “Was
She Ever Good at Her Job?”
non
smette di stupirci. In
questa puntata, come nelle precedenti, ci sono stati numerosi
i colpi di scena come anticipato dallo Sneak Peek.
Annalise
è immersa totalmente nel suo lavoro, l’unica certezza a cui poter
aggrapparsi. La donna decide di dare vita ad una Class Action contro
Virginia Cross, capo della pubblica difesa. La Keating ha bisogno di
soldi per affrontare la causa, quindi chiede a Soraya Hargrove,
preside di facoltà di assumerla, per sdebitarla di averla messa in
difficoltà.
Anche
se contrariata, Soraya accetta la consulenza legale di Annalise, che
lavorerà in team con gli avvocati della Caplan & Gold per
riottenere la custodia dei figli. Quando la donna arriva trova
Michaela nuova tirocinante dello studio. E’ la prima volta che le
due si incontrano da quando Annalise ha lasciato i suoi studenti
liberi di andare per la loro strada. Il confronto tra le due è duro.
Michaela chiede ad Annalise di abbandonare il caso, perché la loro
vicinanza è tossica. La ragazza ora ha iniziato una nuova vita con
un nuovo mentore, Tegan, e non vuole ritornare indietro per colpa di
Annalise. La Keating non rinuncerà mai al caso, il problema è solo
suo. La ragazza ha un disperato bisogno di ritrovare una madre nelle
donne che incontra sul suo cammino perché la sua è stata assente.
Uno dei punti centrali dell’episodio, è l’arrivo dei padri di Connor, con cui il ragazzo non parla. Per colpa del caming out del padre biologico, la madre ha avuto un esaurimento nervoso. Connor è convinto che il padre rivuole indietro i soldi della retta ora che il ragazzo ha lasciato gli studi. In realtà il padre rappresenta un punto di rottura per Connor. L’uomo conosce bene il figlio e la necessità di indipendenza, per questo non capisce perché ha deciso di sposare Oliver. Il ragazzo non è adatto a lui e alla sua voglia di evasione. Anche se Connor rifiuta le parole del padre, si rende conto che non sono del tutto sbagliate e inizia a mettere in dubbio la sua relazione.
Bonnie
nel frattempo, sta avendo i primi contrasti con il suo capo Denver.
La donna ha deciso di assumere come tirocinante Laurel. L’uomo è
sospettoso nei confronti della ragazza che indaga sul collegamento
tra lui e il padre. Laurel scopre che il
dipendente
della Antares, che si è suicidato, in realtà compare
tra i finanziatori della campagna
elettorale di
Denver per
diventare procuratore generale. La ragazza è convinta che dietro
quel nome ci sia il padre. E’
il pagamento per aver insabbiato
l’omicidio di Wes. Laurel chiede aiuto a Michaela l’unica in
grado di accedere ai file. La ragazza inizialmente rifiuta, poi
decide di aiutare l’amica, ma per non farsi scoprire chiede ad
Oliver di hackerare
la mail dello studio in cui lavora.
Frank
continua ad avere un ruolo marginale. Lo vediamo davanti
all’appartamento di Annalise con una valigia piena di soldi.
L’uomo sa che la donna sta mettendo in piedi una Class Action e che
ha bisogno di soldi. Annalise li rifiuta e caccia via Frank, quelli
sono i soldi dei
Mahoney per colpa
dei quali ha perso
il bambino. Successivamente lo vediamo in auto con Laurel. La ragazza
per allentare la tensione, cede al fascino dell’ex
compagno.
Importante
nella puntata è la scena nello studio di Roa. La scena getta
ulteriori ombre sulla serie. L’uomo sta registrando degli appunti
vocali in cui dice che Annalise si
rifiuta di parlare della morte di Wes e che questo è un bene per
lui. Questo fa pensare che Roa conoscesse Wes prima della sua morte
anche se non di persona.
La
puntata si conclude con il consueto
flash forward, questa
settimana
davvero significativo. Vediamo Isaac confortare una
Michaela
in lacrime
in ospedale.
Preso
dalla ragazza rifiuta
la chiamata di
una paziente,
Julie Barden, che in realtà è Bonnie. Nel frattempo la
donna
si reca sulla
scena del crimine all’interno dello studio Caplan & Gold. Qui
nota subito una macchia di sangue nell’ufficio di Tegan e alzando
lo sguardo vede Oliver.
Il
quarto episodio, ci porta su una nuova scena del crimine. Chissà se
c’è un collegamento tra ciò
che è successo
nella stanza d’albergo di Annalise e quella alla Coplan & Gold.
L’unica
cosa che sappiamo è che Oliver è coinvolto nel crimine avvenuto
nello studio, mentre Bonnie è coinvolta in entrambi. Resta da capire
il ruolo di Laurel, Michaela, Frank e Isaac che si trovano tutti in
ospedale al capezzale della
ragazza che ha perso il bambino. Speriamo che la prossima puntata riesca a chiarirci almeno parte dei dubbi.
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