Con nuove alleanze e ali insistenti, ecco la recensione del secondo episodio della terza stagione di Lucifer.
Hello!
Sono ancora un po' confusa dal nuovo personaggio. Ho da subito pensato ad un collegamento tra Marcus e Sinnerman o magari proprio con Lucifer, quello che cerco ancora di capire, quindi, è se è dalla parte dei cattivi o dei buoni (si può considerare il Diavolo un buono?).
Chi sarà la persona che ha perso per colpa del Peccatore, e perchè è stato un bersaglio di questo misterioso cattivo? Si tratterà di una banale questione di intralcio nei suoi crimini, essendo Marcus un poliziotto, o c'è sotto qualcosa di più?
L'avere a che fare con Sinnermen sarà ciò che ha reso il tenente Marcus Pierce così gelido e distaccato? Mi intriga sapere di più della sua storia e del suo passato.
All'inizio dell'episodio avevo già deciso che il tenente non mi piaceva, forse perchè ho trovato sospetto che stesse spiando Lucifer e che abbia voluto indagare su di lui, dubito che in ogni caso si tratti di semplice deformazione professionale. Andando avanti poi ho creduto di aver avuto un'impressione sbagliata, dato che Pierce avverte Lucifer sul Peccatore, con il quale ha già avuto a che fare e dal quale è già fuggito. Lucifer, com'era ovvio, non si fa certo intimidire dagli avvertimenti del tenente e sappiamo bene che se il nostro Diavolo si impunta su qualcosa, non si fermerà finchè non avrà raggiunto il suo obiettivo.Marcus Pierce è riu
scito, forse, a stupirci, con un colpo il scena alla fine dell'episodio. Si unisce a Lucifer nella sua missione di trovare e fermare una volta per tutte il Peccatore. Desta qualche sospetto il repentino cambiamento di atteggiamento del tenente nei confronti sia di Lucifer che di Sinnerman, prima avverte Lucifer di smettere di cercarlo e dice di essere fuggito lui stesso da questo individuo, a noi ancora sconosciuto, poi decide dal nulla di aiutare Lucifer, con tanto di patto di segretezza, nemmeno la detective dovrà sapere (e questa cosa non piace ne a me ne a Lucifer) Sarà davvero per la sua incolumità? Cosa gli ha fatto cambiare idea? Siamo sicuri che lui sia una vittima e non un alleato di Sinnerman?
Le ali:
Luficer continua a recidersi le ali, ma esse continuano, ancora e ancora, a tornare al loro posto. Non sopporta non essere libero di decidere chi e come vuole essere, soprattutto quando ad imporglielo è suo Padre. Le ali sono il costante promemoria di chi è stato, prima di essere cacciato e condannato, letteralmente, ad una vita all'inferno.
Come dice Linda, deve essere davvero molto doloroso tagliare una parte di sé, più e più volte, come Lucifer sta facendo con le sue ali. Nel caso di Lucifer non è solo doloroso fisicamente, dal momento che le ali per lui sono la rappresentazione di ciò che lui non vuole più essere e soprattutto simboleggiano il potere che suo Padre ha ancora su di lui, ed è proprio questo che a Lucifer fa più male.
Anche nella prima stagione Lucifer brucia le sue ali (con una sigaretta), eliminandole definitivamente. Perchè, invece, questa volta continuano a tornare anche dopo che sono state bruciate?
Linda e Amenadiel, entrambi preoccupati per la situazione di Lucifer, fanno squadra (mi è sembrato perfetto il soprannome di Linda per Amenadiel, vorrei cominciare anch'io a chiamarlo Amen). Mi è piaciuto molto vederli collaborare per aiutare Lucifer a disfarsi delle sue ali, nonostante questo ferisca profondamente i sentimenti di Amenadiel, dovendo distruggere qualcosa che invece lui rimpiange di aver perduto.
Finalmente l'angelo, grazie alla psicologa, riesce a comprendere qual'è la prova che Dio vuole che affronti: Lucifer.
È sempre stata Lucifer, ed era piuttosto logico. Amenadiel, è stato mandato sulla Terra con lo scopo di riportarlo a casa, sin dall'inizio. Che sia ancora questo l'obiettivo di Dio?
La speranza è che Dio abbia perdonato Lucifer e che continui restituirgli le ali per questo, perchè vuole che Lucifer torni a casa, ma non all'inferno, in Paradiso.
Viene da chiedersi se sarà così, oppure se anche in questa storia c'è di mezzo Sinnerman, dato che ancora non abbiamo capito se si tratta di un semplice criminale (ne dubito) o di una creatura divina, e trattandosi di Lucifer, tutto è possibile.
Il caso:Il caso viene anche questa volta trattato con i soliti toni leggeri, nonostante le circostanze. In Lucifer hanno sempre la capacità di rendere divertente o addirittura demenziale tutto quello riguarda le indagini: Ella è un'adorabile fangirl, come noi, tutta la storia dello Show televisivo con i pupazzi immaginari, la pistola nascosta in uno dei pupazzi, Lucifer che spaventa Chloe in un momento di tensione, dato che stavano per prendere l'assassina, Chloe, che rassegnata, non si arrabbia nemmeno più di tanto. Per non parlare anche di tutta la scenetta di Dan e Lucifer con la storia del micro-pene, con tanto di lancio dei pomodori. Come capita spesso con questa serie, dove l'ironia è quasi sempre la caratteristica principale, hanno attirato molto di più l'attenzione questi dettagli, un po' stupidi, che il caso in sé, il movente e la breve parte seria, che comprende comunque un omicidio.
Niente di nuovo sul fronte Deckerstar, comunque è sempre un piacere vedere Chloe e Lucifer lavorare insieme, la loro dinamica, unica, non stanca mai.Ritorno alle origini?
Lucifer adesso è determinato a tornare ad essere il vero sé stesso, non permetterà a nessuno di definire chi deve essere, nemmeno a suo Padre.
Decide di rimettersi in gioco, e così come quando lo abbiamo conosciuto, prima che la detective entrasse nella sua vita, ricomincia ad offrire favori.. i cosiddetti patti col diavolo!
Alla prossima settimana Lucifans!
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