Il
terzo episodio della serie “Day 101” si trasferisce in Vermont
dove il protagonista assoluto sarà Fitz e il
tentativo di vivere una
vita da normale
cittadino.
L’uomo
dopo la fine del mandato, decide di abbandonare Washington e
trasferirsi nel Vermont, dove potrà finalmente fare cose comuni da
uomo comune. La sua esperienza presidenziale, però, sembra
perseguitarlo. Nonostante non sia più in carica ha ancora al seguito
uno staff che cerca di esaudire tutti i suoi bisogni. Per
la
stampa è
ancora
il Presidente,
per questo lo segue
in cerca di scoop sulla
vita privata. Il bacio con Olivia, non ha fatto altro che peggiorare
la situazione. Fitz
è
un uomo che vuole tornare in contatto con la quotidianità, compiendo
gesti banali come fare la spesa o
cucinare nella solitudine della casa costruita per lui e il suo
grande amore.
A
complicare la situazione c’è il ritorno di Marcus. L’uomo
dopo la fine della relazione con Mellie, ha deciso di trascorrere un
periodo di vacanza a Cuba. Il suo spirito attivista lo porta a
tornare in Vermont, dove con Fitz progetta di costruire una
biblioteca, faro
dei diritti civili. I
due si scontrano fin
da subito
sul
ruolo da affidare ad
Olivia all’interno della struttura. L’uomo non riesce a
rassegnarsi al fatto che la
donna
non è in Vermont con lui, ma nello stesso tempo non può permettersi
di darle un posto centrale
nella
biblioteca. La
costruzione
rappresenta la sua nuova vita, un nuovo inizio.
Il
vero scontro tra i due avviene nel momento in cui si rendono conto di
essere due persone che hanno come ideale aiutare il prossimo, ma che
nella realtà non arrivano mai a nulla di concreto. Entrambi sono
attaccati ai confort e al benessere che la vita all’interno delle
alte sfere di Washington gli ha garantito, nessuno dei due è
disposto a rinunciarci, ma nessuno dei due e disposto
ad ammetterlo.
La
parte più importante dell’episodio è
l’arrivo di Eli Pope in Vermont. L’uomo ha deciso di rivolgersi a
Fitz perché è preoccupato per
Olivia e
per la sua trasformazione.
Inizialmente Fitz non gli crede, ma nel momento in cui Eli gli rivela
che la figlia
è al capo del B6-13 e che ha ucciso la moglie di Vergas, Fitz ne è
sconvolto. Nonostante
questo
non vuole fare niente perché pensa che il suo tempo è finito. Eli
non si arrende alle sue parole e lo implora di riportare indietro la
sua bambina, la donna che doveva essere un’eccellenza ma che è
diventata schiava del potere, per cui è disposta a fare di tutto.
Fitz
rimane colpito dalle rivelazioni di Eli e dalla sua richiesta di
aiuto, Olivia per lui è importante, per questo decide di ritornare a
Washington e sistemare il delirio
di onnipotenza che si è impossessato della donna. Prima di andare
vuole fare qualcosa
di importante e decide di aiutare Steve, un uomo di colore che da
mesi, affrontando il gelo, sta
protestando per l’abolizione della
statua in onore di uno schiavista. Dopo la visita di
Fitz al
ragazzo, le autorità decidono di accettare le richieste dello
studente.
La
puntata si conclude con
Fitz che ritorna a Washington e la prima cosa che fa è andare a casa
di Liv, la donna arriva accompagnata da Curtis.
La
sorpresa di Olivia è grande, non si aspettava di trovare il vecchio
amore davanti alla sua porta. Non sappiamo ancora come evolverà il
rapporto tra la Pope e Grant. Non ci resta che aspettare e vedere se
davvero Olivia è così pericolosa come teme Eli, o se il ritorno di
Fitz calmerà la sua sete di potere.
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