SUPERGIRL - RECENSIONE 3.02 - "La mente prevale sul corpo"

Dopo aver stabilito il nuovo status quo dei personaggi, ed esplorato le conseguenze dell’ultima puntata della seconda stagione, con la season premiere, Supergirl ritorna con il suo secondo episodio, "Triggers".

Il filo conduttore dell'episodio è Psi (Yael Grobglas), la nuova villain comparsa a National City che, come suggerisce il nome, utilizza dei poteri psichici per compiere una serie di rapine.

Nel frattempo c’è aria di cambiamento in città: Lena Luthor, che ha acquistato la CatCo, decide di dirigere la compagnia sul posto, generando i malumori di James Olsen. Intanto seguiamo il personaggio di Sam e Ruby, sua figlia, dopo lo strano episodio che le aveva coinvolte nell’attacco al molo di National City durante la cerimonia che svelava la statua in onore di Supergirl.

Il villain di questa settimana è di per sé abbastanza scontato, con poteri tutto sommato comuni, ma costringe Supergirl a cobbattrela sul piano psicologico e non fisico, come spesso accade. Psi infatti utilizza i suoi poteri facendo leva sulle paure dei suoi bersagli, Supergirl è così scossa non solo dal rivivere la sua fuga da Krypton morente, ma anche l’aver consegnato Mon-El allo spazio profondo pur di salvarlo ma senza di fatto sapere nulla del suo destino.

Risultati immagini per supergirl triggers

Se Melissa Benoist riesce benissimo a rendere l’idea di un personaggio che sta attingendo a tutta la sua forza di volontà per non cedere allo sconforto, gli sceneggiatori riescono, sfruttando un villain semplice, a rendere più efficace il conflitto interiore del personaggio e soprattutto a non renderlo melenso e scontato.

Ma durante l'episodio Supergirl deve gestire anche nuove pressioni come Kara: Lena ha deciso di dirigere in prima persona la CatCo, decisione getta benzina sul fuoco dello scontro che inevitabilmente dovrà avvenire fra le due e legato alla risoluzione dell’invasione daxamita e della partenza di Mon-El. Per il momento lo scontro si “riduce” alle nuove dinamiche che le due dovranno adottare sul posto di lavoro: Kara infatti dovrà gestire la sua doppia identità mentre Lena mostra un inedito polso nel rimproverare l’amica che ora è anche diventata una dipendente.

Con l’ingresso di Lena alla CatCo. si rinfrescano anche le dinamiche “da ufficio”, con un James Olsen che si sente in qualche modo “retrocesso” dopo aver gestito la compagnia per un anno. Di positivo c’è anche da dire che proprio Olsen dimostra un’ottima alchimia nell’incontro/scontro con Lena che fa ben sperare in un ruolo più maturo per il personaggio e l’abbandono definitivo dell’identità di Guardian che non aveva mai convinto.

Il personaggio che però gli sceneggiatori stanno curando davvero bene è quello di Sam – che sappiamo già da mesi si trasformerà nella villain Reign – quello che è interessante è il percorso preso per la trasformazione: l’attrice Odette Annabel infatti sta facendo di tutto per far sì che i telespettatori si affezionino al personaggio della mamma single che farebbe di tutto per la figlia adolescente. Gli sceneggiatori poi riescono a far convergere le strade di Sam, Kara e Lena in maniera organica e senza particolari forzature narrative.

Sullo sfondo ancora Alex e Maggie: la loro storyline legata al matrimonio sta perdendo di freschezza. Sappiamo che l’attrice Floriana Lima (Maggie Sawyer) non è più series regular speriamo quindi che gli sceneggiatori giungano più velocemente possibile ad una risoluzione appropriata per la loro relazione.

Se alla fine dell’episodio Psi verrà sconfitta grazie alla mera forza di volontà che Supergirl riuscirà a dimostrare, il cliffhanger finale fa presagire una missione su Marte per J’onn J’onnz e quindi per la nostra protagonista.