Giunti al quarto episodio, finalmente si inizia ad entrare un po' nel vivo della faccenda.
Il che significa che ci vengono risolti
tutti i dubbi creati finora? Non esattamente... ma allora la serie
sarebbe già terminata, no?
Presi dal tentativo di rimediare una
nuova vittima sacrificale per far riprendere l'essere moribondo che
Leslie tiene nascosto nella stanza della meditazione (al cui l'intero
Pride sembra in qualche modo essere legato), i membri della
congregazione sono tutti sempre più agitati e desiderosi che
l'accordo che li unisce, termini quanto prima.
Janet & Victor Stein |
A prescindere da ciò che li tiene
uniti, ognuno di loro sembra avere situazioni personali segrete che
incuriosiscono lo spettatore, arricchendo la visione con piccoli
nuovi interrogativi, tentate fughe e segni di cedimento emotivo (in
particolare da parte degli Yorke, esasperati soprattutto
dall'illegalità delle varie azioni che ciò implica e alle quali
sono, a quanto pare, costretti).
I ragazzi invece, proseguono con le ricerche per capire in che modo e in che cosa, i genitori siano coinvolti. A questo punto nel gruppo si presenta una suddivisione di pareri: chi sostiene senza dubbio che i genitori siano degli assassini, chi è convinto che ci sia una razionale spiegazione che li scagioni e chi semplicemente non sa cosa credere.
Tra loro comunque, si rafforzano intanto alcuni legami, parallelamente ad alcune delusioni personali.
Karolina invita Gert a casa sua per cercare qualche indizio su sua madre e non potendo mancare la scoperta del giorno che dia un' ulteriore spinta in avanti alle loro indagini, un file (che verrà poi decriptato da Alex) contenente fascicoli di ragazzi scappati
di casa, salvato nel computer di Leslie; indovinate quanti sono...
Più tardi Gert torna a casa e con Molly si imbatte nuovamente nel dinosauro prima nascosto nel seminterrato, il quale si rivela inaspettatamente socievole.
Intanto Karolina confida a Chase quello che le accade quando si toglie il suo braccialetto ecclesiastico mentre Alex raggiunge Nico che, sicura di fare la cosa giusta,
tenta di informare la polizia su tutto ciò che sa e che sospetta ma,
durante l'attesa alla centrale capisce di non poterlo fare. Di contro ai loro progressi ci sono due elementi rilevanti: primo, il Pride pare aver già trovato qualcun altro da sacrificare (e non qualcuno a caso); secondo ma anche più preoccupante, la puntata si conclude con il rapimento di Alex!
Come già detto, finalmente si parte!
Se al termine del terzo episodio poteva
star calando l'attenzione, perchè ci stavamo ormai adagiando su
dubbi ancora irrisolti posti nel pilot, finalmente la storia entra
nel vivo, muovendosi in diverse direzioni, introducendo elementi e
dettagli che caratterizzano i singoli personaggi e ne definiscono
pian piano i vari punti di vista.
Questo metodo porta lo spettatore a
chiedersi costantemente quale sia il proprio parere verso ognuno di
loro, aiutando la trama, comunque ben strutturata, a tenere vivo
l'interesse.
E fu così che ci ritrovammo carichi di
impazienza nell'attesa del prossimo episodio!
Un saluto alle affiliate:
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Recensioni precedenti:
Recensione ep. 1x01 "Reunion"
Recensione ep. 1x02 "Rewind"
Recensione ep. 1x03 "Destiny"
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