Sesto
episodio: eccoci dunque oltre la metà di questa prima (e si spera,
non unica) stagione.
Come inizia questa puntata?? (rullo di tamburi.....) Con un flashback! Non ve lo aspettavate vero? Già, ormai i passi indietro sappiamo essere punti caratteristici di questa narrazione. Poco male visto quanto e come ci forniscono informazioni e ci chiariscono le idee.
In questa occasione infatti, assistiamo alla prima riunione del Pride nonché al primo sacrificio di un ragazzo della Church of Gibborim.
1- al sacrificio a cui assistiamo durante il flashback sono presenti anche i genitori di Molly come membri del gruppo;
2- al termine del “rituale” si intende che quasi tutti i membri fossero all'oscuro (e contrariati) di quanto fatto al ragazzo. Pare che solo Leslie e Tina ne fossero effettivamente al corrente.
Torniamo al
presente.
I ragazzi
si uniscono ai genitori per una serata di beneficenza ed è qui che
succedono un po' di cose; tra le più rilevanti, Jonah vuole
incontrare Karolina di cui, in realtà, è il padre (ma questo, dopo
trent'anni di Beautiful, non ci fa certo scomporre anche se
attendiamo il momento in cui sia la ragazza che Frank realizzeranno
la cosa), lei però non pare intenzionata a fare la sua conoscenza,
in quanto impegnata tra la corte spudorata da parte di Chase e la
propria presunta omosessualità (???).
Intanto Alex e Nico rubano dei dati segreti che sperano possano tornare utili alle loro indagini mentre in sala viene ufficializzata la tresca tra Janet e Robert.
In tutto
questo movimento, Frank pare avere qualche vago ricordo di Jonah
(quando in teoria non dovrebbe) e Molly pensa bene di lasciar
intendere a Catherine di aver assistito al sacrificio di Destiny (mi
sento di dire che quella bambina è adorabile ma non è mai il caso
di lasciarla da sola).
Dalla visione risulta evidente come il ritmo rallenti anche se abbiamo comunque la nostra dose settimanale di pulci nelle orecchie. Tra un piccolo input e l'altro sulla trama di base, questo episodio ruota parecchio intorno alle vite private dei personaggi, il che è in realtà una buona mossa sia per non rivelare tutto in una volta ma soprattutto in quanto permette alla serie di rivolgersi ad un pubblico più vasto che possa comprendere anche quello a cui sono abituati gli ideatori, che ricordiamo essere esperti di teen-drama.
Inoltre non si può non dare peso al cameo che certamente ci ha fatto emettere un "Woooh" notevole, vedendo un autista di limousine incarnato da un sorridente Stan Lee! Divertente anche la reazione dei ragazzi che lo guardano straniti come se pensassero che abbia un viso noto.
Basandoci
su come ci ha abituati fin'ora questa stellina Marvel, l'impostazione
di quest'ultima puntata, è probabilmente interpretabile come una
rincorsa prima di un nuovo salto costituito da esaltanti colpi di
scena; è anche per questo che attenderemo con curiosità anche il
prossimo appuntamento.
Non
mancate!
Recensione ep. 1x03
Recensione ep. 1x04
Recensione ep. 1x05
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