SUPERGIRL - RECENSIONE "Reign" - The Worldkiller is coming to town!

Questa settimana Supergirl è tornata per il finale di metà stagione!

La 3×09 inizia con Sam che ha completamente dimenticato cosa le è successo durante le ultime 24 ore. Ma nel frattempo cose strane cominciano a succedere National City, ed il simbolo kryptoniano della Worldkiller appare ovunque. Secondo Thomas Coville, Sam è il diavolo in persona! Un’antica divinità che, secondo i suoi artefatti, è destinata a distruggere il mondo, se Supergirl non la sconfigge. Predice inoltre che l’ascesa di Reign si dividerà in tre fasi: i marchi della bestia, il lavoro della bestia e, infine, l’arrivo di quest’ultima.

Le fasi si avverano ad una ad una. Il simbolo, come già detto, viene ritrovato marchiato a fuoco ovunque e degli spacciatori vengono uccisi da un essere misterioso. Ed è qui che cominciano i guai per la nostra povera Kara. Non sembra pronta per questo nemico sbucato fuori dal nulla e vederla massacrata in quel modo fino alla fine mi ha fatto stare male.

È stato comunque significativo vedere come lei, nel rendersi conto della gente che avrebbe sofferto dalla sua caduta, continuava a rialzarsi per affrontare Reign.

Quando alla fine Reign la sconfigge lasciandola cadere dal tetto di un edificio Supergirl crolla a terra con il simbolo degli El bruciato sul petto. Lo stesso simbolo che poco prima Sam aveva regalato come collana alla figlia spiegandole che significava "stronger together", più forti insieme.

Non è soltanto quindi Kara ad essere sconfitta in questa puntata ma anche Sam e Ruby. Abbiamo quell’ultima nostalgica scena mentre ricordano un Natale perfetto di anni prima e poi tutto finisce con l’ascesa di Reign. Nell’ultimissima scena vediamo Ruby svegliarsi la mattina di Natale e andare incontro alla madre che si gira, mettendo fine così all'episodio.

Ma non dimentichiamoci di Mon-El! Io capisco benissimo che sono passati sette anni per lui e ora è sposato con questa Imra che purtroppo non fa altro che essere una brava persona, e che, come la definisce Kara, sembra una dea greca. Capisco tutto, ma non mi capacito di come Mon-El sia così tranquillo davanti a quella che prima era la persona di cui era innamorato, quella per la quale avrebbe sacrificato la sua stessa vita. Una persona che lui era convinto di aver perso per sempre. Lui è riuscito ad andare avanti perché ha accettato di averla persa per sempre ma ora è lì. Questo dovrà pur cambiare qualcosa. Kara mi ha spezzato il cuore quando ha detto di non riuscire a vedere l’amore nei suoi occhi quando Mon-El la guarda.