THE HANDMAID'S TALE - Recensione 4x06 "Vows" e 4x07 "Home"

Dopo tre stagioni e mezzo di lotta, oppressione, sacrifici, sofferenze e privazioni, la storia di The Handmaid's Tale compie una svolta fondamentale grazie agli ultimi due episodi rilasciati di questa quarta stagione. In essi vediamo la nostra sfortunata protagonista compiere un passo più importante verso la tanto attesa libertà, ma come si presagiva già dalle scorse stagioni, il ritorno a "casa" non si è rivelato così semplice, portando con se' il dolore dell'esperienza a Gilead e portando a degli attesissimi confronti. 

Il sesto episodio, "Vows", diretto da Richard Shepard (Girls) e scritto da Dorothy Fortenberry (già sceneggiatrice di svariati episodi della serie), si apre con un breve flashback, che mostra June e Moira vivere insieme nello stesso appartamento, intente a rilassarsi, poichè la pioggia ha rovinato i loro piani. Nel presente June è ancora stordita per via dell'esplosione e Moira la raggiunge. June pensa che lei non sia veramente lì e chiede dove si trovi Janine, ma Moira cerca di calmarla, portandola via dalla zona di guerra. June vuole andare a cercare Janine e Moira le dice che forse si trova nella tenda medica. Così le due si dirigono al campo, circondate dalle urla dei feriti e dal fumo delle esplosioni. Le due raggiungono una vettura diretta al campo, dove June viene rapidamente visitata e Moira stringe a se' la sua amica, dopo averla finalmente ritrovata.

June e Moira arrivano al campo e la seconda si mette sulle tracce di Janine. Nel frattempo Oona, attuale partner di Moira, annuncia che devono lasciare il campo perchè Gilead bombarderà di nuovo, e specifica a Moira che non possono portare nessuna persona di Gilead dall'altra parte, oppure la missione umanitaria non potrà continuare. Moira si oppone a questa decisione, ma decide di aiutare June, così approfittando del caos, riesce a portarla via dal campo. June vuole tornare da Janine, ma Moira le dice che morirà se non viene con lei sulla barca. June sbotta e dice di non poter partire senza Hannah, ma Moira cerca di farla riflettere, ricordandole che potrà combattere per lei anche in Canada, assieme alle persone che ama: 

"M: Look at you! You're fucking beat to shit, you don't even know where she is. How are you going to find her? 

J: They took her because of me. She was so scared. She was so scared. 

M: Then she's safer without you. They're gonna kill you. They're gonna hunt you down and they're gonna kill you. And they'll kill you in front of her. Do you want to help her? You leave her the hell behind, and you come with me. You wanna fight them? You fight them from Canada. We will help you. The Canadians will help you! The American government, whatever fucking left of it is in Canada, and will help you. I'll be there. Luke, Emily, Rita... everyone who loves you is there. Nichole. Nichole is there. [...] She needs you. She needs you, she's growing up and she's amazing but she needs you because you're her mother. You're her mother, okay?"

Alla fine June si convince e insieme a Moira sale sulla barca, lasciando finalmente Gilead.

In un flashback June e Moira parlano del divano di una loro amica e la prima sottolinea che a Luke non piace. Moira ne approfitta dicendo che una volta che lei si sposerà con Luke, potranno comunque vedersi e June afferma che manterrà il suo cognome, come aveva promesso a sua madre. Moira le domanda se ritiene che il matrimonio con Luke sia una buona idea e June le chiede a sua volta perchè non dovrebbe sposarlo. Moira le dice che Luke ha tradito sua moglie perchè non riusciva ad avere figli, ma June risponde che il loro matrimonio sarà diverso. Moira non ne è del tutto convinta e questo crea una certa tensione fra lei e June.

Nel presente Moira si incontra con Oona, la quale si dice dispiaciuta per non aver portato June con loro e le comunica che Gilead ispezionerà la loro barca prima che possano lasciare ufficialmente il loro territorio. Moira è piuttosto sorpresa e decide di dire alla sua compagna della presenza di June a bordo. Così Oona fa' riunire tutto il suo staff per spiegare loro la situazione, dicendo che rispetta il ruolo che June ha ricoperto fino a quel momento, ma che non possono permettersi di portarla via da Gilead, poichè tutto il loro lavoro verrà messo a rischio. Moira interviene dicendo che è stata colpa sua, avendo costretto la sua amica a salire a bordo. Quasi tutti i presenti si trovano d'accordo nel consegnare June alle autorità di Gilead, al fine di salvaguardare la loro missione. Moira si oppone, dicendo che Gilead la farà uccidere se verrà riconsegnata, e propone di trovare una soluzione per nasconderla. June osserva e ascolta i pareri dei presenti e, sentendosi in colpa per la sua presenza, chiede loro di consegnarla a Gilead, sottolineando che la sua vita non è tanto importante quanto quella di tutti gli altri. Moira rimane scioccata dalle sue parole, domandandole se si è arresa dopo tutto quello che ha passato. Alla fine della discussione Oona decide di far stampare un documento identificativo per June, al fine di farla passare per un membro dell'equipaggio. Poco dopo le autorità di Gilead salgono a bordo per l'ispezione e quando arriva il turno di June, lei sembra esitare, ma Moira riesce a salvarla, raccontando al soldato che è stordita per via delle bombe. Alla fine i soldati se ne vanno e June e Moira possono finalmente continuare il loro viaggio verso il Canada.

RECENSIONE 4x01 "PIGS", 4x02 "NIGHTSHADE e 4x03 "THE CROSSING"

In un flashback June e Luke portano le loro cose nella loro futura casa. June gli domanda che tipo di matrimonio era quello con Annie e Luke risponde che era prettamente religioso, visto che lei ci teneva a certe cose, ma June intendeva ben altro. Infatti Luke nota che è turbata e lei gli espone i suoi dubbi sul loro rapporto, in particolare sulla paura di non riuscire ad avere figli e di non essere la persona adatta per stare con lui:

"J: I don't know. What if I can't get pregnant? 

L: What? 

J: You and Annie had a hard time having kids. What if that happens to us? 

L: You are not Annie, okay? And I'm a very different person than I was back then. 

J: Yeah. But, I mean, you don't know what's gonna happen, right? What if I end up disappointing you? 

L: Look, I don't know if we're gonna be able to have kids, but either way we're gonna be okay. 

J: You really want kids, though. 

L: Yeah, and I really want you.  You're not gonna disappoint me. 

J: Well, I mean, you don't know that. Well... everyone has a line, you know, something that's unforgivable. What if I'm not who you think I am? 

L: Then I'll just love whoever you turn out to be."

Nel presente Moira viene raggiunta da Oona, che la rimprovera per aver agito alle sue spalle e averle mentito. Moira le risponde che alla fine hanno deciso di salvare June, ma Oona afferma di averlo fatto perchè si è trovata in una brutta posizione. Moira dice che non avrebbe mai lasciato indietro la sua amica e Oona le rivela che ha dovuto lasciare molte persone indietro, prendendo decisioni difficili, di cui si è pentita, arrivando a dire che la loro relazione potrebbe essere compromessa dopo quanto avvenuto, cosa che rende Moira piuttosto triste. Rimasta sola, Moira nota che June è andata verso una delle scialuppe e cerca di farla desistere dal suo intento. June vuole tornare indietro per riprendersi Hannah, ma Moira le dice che morirà se cercherà di farlo e che se proprio vuole tornare indietro, lo faranno assieme. June vuole farlo da sola, ma Moira non ci sta e ha un intensa discussione con la sua amica, la quale si sente in colpa per non essere riuscita a salvare Hannah, riuscendo a convincerla a restare:

"M: I did not bring you all this way just to leave you behind. 

J: I told you I needed to stay for Hannah, and you manipulated me. 

M: I didn’t manipulate you. I saved your life. 

J: You tricked me into leaving my daughter! 

M: I’m sorry. 

J: If I don’t go back now, she is gone forever! Hannah is gone forever. 

M: What happened? With Hannah. You said they took her. What happened? I’m not gonna force you to stay. I just wanna know. 

J: They showed her to me. I saw her. But there was nothing I could do. For her. There was nothing I could do to help her. She didn’t recognize me. She didn’t know who I was. She was scared of me. [...] Everything that has happened to her, it’s because of me. 

M: No. No, that is not true. 

J: How can I go back without her? [...] How can I show up without her? 

M: June, no one expects you to have her. They’re waiting for a person, not a superhero. Even if you did get all those kids out. 

J: But not her. Not my Hannah. I didn’t have her. I tried. I really did. I did everything I could, but it wasn’t enough. I was supposed to save her. ‘Cause I’m her mommy. I’m her mother. It is my job to protect her. And I failed. How can I face him? How can I tell him that everything that has happened to her is because of me? 

No. That’s not true. And that’s Gilead talking. You know that’s not true. 

No, he is never gonna forgive me. He’s never gonna forgive me. 

M: All these years, he has waited for you. And he has never given up on you. You need to have a little faith now too. I know him. 

J: I know him. I know what he can take. 

M: How ’bout you find out?"

In un flashback June aspetta il ritorno di Luke all'esterno della loro casa per comunicargli che è incinta. Luke è felicissimo della notizia e abbraccia appassionatamente June, per poi dire alla nascitura che la ameranno più di ogni altra cosa. La scena viene seguita da una serie di momenti felici vissuti da June, Luke e Hannah, per poi tornare nel presente. La barca è arrivata in Canada e June è in cabina, in ansia nel rivedere Luke dopo tanto tempo. Moira le dice di prendersi il tempo che le serve e lei risponde che sta bene. Poco dopo Luke entra nella cabina e rimane sconvolto nel rivedere June e lei si presenta a lui scusandosi per non essere venuta con Hannah. Lui la abbraccia e cerca di confortarla, per poi scendere insieme dalla barca, con June che entra definitivamente in Canada.

Nel settimo episodio, "Home", sempre diretto da Shepard ma scritto da Yahlin Chang (che ha già curato vari episodi della serie), riprende proprio dall'arrivo di June in Canada, dove viene accolta da Mark Tuello. Lui si presenta, garantendo a June che ora è al sicuro e domandandole se il ritorno a Gilead comporterebbe un rischio per se stessa. June risponde di sì e Tuello le dice che sa di voler chiedere asilo come cittadino degli Stati Uniti, invitandola a pronunciare la formula di rito. June si dichiara cittadina americana chiedente l'asilo in Canada e Tuello la invita a seguirlo, portandola in un albergo, dove resterà nei giorni seguenti al fine di garantire la sua sicurezza e offrendole ogni genere di assistenza fisica ed emotiva che richiederà. Mark ricorda a June l'importanza che lei ricopre come colei che ha salvato i bambini da Gilead e le comunica che la interrogherà su quanto avvenuto, per poi lasciarla a riposare. Luke cerca di "rompere il ghiaccio" con sua moglie, chiedendole se vuole mangiare, ma June va direttamente in bagno a farsi una doccia, per poi andare a dormire.

RECENSIONE 4x04 "MILK"

Dopo diciassette ore, June si risveglia, trovando Luke accanto a lei, il quale le ricorda che dormiva tanto solo quando aveva ottenuto qualcosa. June sottolinea che diciassette ore sono un record per lei e Luke si siede accanto a lei, ammettendole di sentirsi profondamente in colpa per non aver fatto abbastanza per lei e Hannah, come anche June del resto:

"L: Don’t you know, like, ever since the boat, when you were apologizing, that’s crazy. I should be the one that’s apologizing. June… I tried to get you out. I did. And I tried to find Hannah, and I tried every day. And I failed, and I’m sorry. [...] I’m so sorry. Look, I’m sorry. [...] I don’t blame you if you can’t forgive me. ‘Cause I can’t forgive me. So… 

J: Luke, Hannah knows how much we love her. 

L: It’s been too long for that... 

J: No, she remembers us, and she knows how hard we tried to find her. 

L: How could she? 

J: ‘Cause I told her. 

L: What? How? 

J: It was at this lake house. They let me see her for about 10 minutes. 

L: Is she… How is she? 

J: She’s really big. She was beautiful. And she was mad. 

L: She was mad? 

J: She asked if I tried to find her. And I said… I said of course I did, and that I had tried so hard. And that so had her daddy. And then she asked why didn’t I try harder. 

L: That sounds like her. 

J: Yeah. She was our Hannah. 

L: And… and so what did you say? 

J: I said it was okay to be mad at me. And that I wished that I could have been with her, to protect her. And that I was so sorry that I couldn’t. But that I would always be her mommy. And that her daddy and I would always love her and we would never stop. 

L: You’re a good mother. You’re a really good mother. 

J: No. [...] No, I’m not."

Il giorno seguente Tuello inizia a fare le prime domande a June e lei gli racconta del barista dello Jezebel che collaborava con la ribellione e del fatto che non aveva contatti all'esterno di Gilead. Tuello si complimenta con lei per quanto ha fatto con i bambini e quando le chiede cosa l'abbia spinta a compiere un simile gesto, June inizia a tirare fuori un lato molto vendicativo:

"It was the only thing I could do. [...] I made a promise that they would hurt. The way we hurt. [...] The kidnappers. The Serenas. I thought about what she would deserve. What they deserved. They take everything from you. You know? They really do."

Tuello le domanda se vuole prendersi una pausa, ma June vuole rivedere Nichole. Tuello le consiglia di raccontargli quanto più possibile prima che possa dimenticare dei dettagli, ma alla fine acconsente a sospendere l'interrogatorio. Così Luke porta June nella sua casa, dove ad attenderla vi sono Moira, Emily e la piccola Nichole. June prende la bambina in braccio, felicissima nel rivederla, sussurrandole che sia lei che suo padre, Nick, le vogliono molto bene.

Serena prega affinchè la sua gravidanza proceda senza problemi, consapevole di aver commesso innumerevoli peccati. Tuello entra nella cappella, scusandosi per l'intrusione e Serena gli domanda se è soddisfatto nel vedere un abitante di Gilead esprimere dei dubbi e lui le chiede se ne è soddisfatta lei stessa. Serena va dritta al punto, domandandogli se ha visto June, poichè la sua presenza potrebbe complicare la sua attuale situazione, e Tuello dice che spetta agli avvocati deciderlo, per poi dirle che Fred vorrebbe incontrarla, specialmente dopo aver scoperto della sua gravidanza. Serena risponde freddamente che non vuole vederlo, ma Tuello le ricorda che ora ha un maggiore ascendente su di lui e che se riuscisse a farlo cooperare, potrebbe giovare ad entrambi. Alla fine Serena accetta la richiesta e si reca da Fred, il quale la ringrazia per essere venuta. Serena dice che la gravidanza non cambia il loro rapporto, ma Fred non è d'accordo, poichè, a suo dire, Dio vuole che siano uniti per crescere il loro figlio. Serena risponde che non spetta a lui deciderlo e che è troppo tardi per lui cercare di essere un buon marito e un buon padre. Fred le spiega che ora che June è in Canada, la situazione per loro potrebbe diventare peggiore del previsto, proponendole di unire le forze per assicurare un futuro al nascituro.

June viene svegliata dal pianto di Nichole e alzandosi vede Luke e Moira preparare la colazione. Moira propone di portare Nichole fuori per fare la spesa, al fine di lasciare June e Luke da soli, ma lei vuole uscire con loro, dato che ha bisogno di un po' di "culture shock". Così vanno al supermercato e mentre scorre nei vari scaffali, June si trova a rivivere una serie di momenti traumatici vissuti a Gilead che la terrorizzano profondamente.

June, Luke e Moira organizzano una cena, invitando Emily, suo figlio Oliver e Rita, la quale è molto felice di rivedere June. Poco dopo June, Moira, Rita e Emily si ritrovano a discutere del più e del meno, con Emily che parla del suo rapporto con Sylvia. Moira interviene parlando delle difficoltà con Oona e June dice che è stata colpa sua se è accaduto. Moira non è d'accordo, dicendo di non voler sentire "discorsi alla Zia Lydia" in sua presenza, cosa condivisa dalle altre presenti. Dopo aver discusso su quanto hanno fatto per sopravvivere e trovare rifugio in Canada, June domanda cosa sia successo a Serena e Rita le svela che è incinta, un fatto che scatena un certa reazione in lei. La chiacchierata prosegue e Moira esce per prendere da bere e si imbatte in Oona, la quale era venuta per portare qualcosa a June. Moira le domanda del lavoro e Oona risponde che non potrà più dare assistenza nel territorio di Gilead per via di quanto accaduto con June e le dice anche di non sentirsi in colpa. Moira le risponde che vuole litigare con lei al riguardo, perchè non vuole perderla e Oona accetta di farlo in un altro momento. A cena finita Luke domanda a June se si è divertita e lei risponde di sì, ma quando Luke sta per baciarla, lei si imbarazza e si scusa con lei, per poi andarsene.

RECENSIONE 4x05 "CHICAGO"

Il giorno seguente June va a trovare Serena, una visita che la seconda non dimenticherà di sicuro, dove June scatena tutta la sua rabbia contro di lei:

"S: I believe that the Lord brought you here so that I could make amends. 

"J: I brought myself here, so that I could tell you how much I hate you. You don't deserve to make amends to anyone. The only thing that you deserve is a life full of suffering and shame. You have destroyed... my life, my family, my friends, my country, and my child. There is no one less worthy of redemption than you. 

S: I'm sorry. I am begging for your forgiveness, and I'm begging for the Lord's mercy and for His understanding. 

J: Do you know why God made you pregnant? So that when He kills that baby inside your womb, you will feel a fraction of the pain that you caused us when you tore our children from our arms! Do you understand me? Do you understand me?

Tornata a casa, June fa' sesso con Luke in modo estremamente vigoroso, lasciando il secondo piuttosto sconvolto.

June passa del tempo con Luke e Nichole, mentre Fred e Serena decidono di unire le loro forze contro June. L'episodio si conclude con June che accetta di proseguire l'interrogatorio con Tuello, soffermandosi in particolar modo sulla malvagità di Serena:

"J: She's pathological. She's a sociopath. She's toxic. And abusive. She's a monster. And, by the way, a consummate actress. 

T: What do you think drives her? 

J: Hatred. And rage. And underneath all of that, there's nothing but pure misery. [...] And she'll do anything not to feel that way. Anything to feel okay. [...] Even just for a second. [...] She'll do anything to get what she wants. Lie to you. [...] Hurt you. Rape you. So, if you feel yourself getting sucked in by her... run. Run for your life."


VERDETTO

La quarta stagione di The Handmaid's Tale ha scelto di procedere con la storia compiendo una svolta importantissima e dettando l'approccio che probabilmente caratterizzerà i rimanenti episodi. La fuga di June da Gilead arriva a un approdo, portandola a riacquistare la libertà, in realtà tale solo di nome. Infatti i due episodi corrono su un unico quesito, già posto dalle scorse stagioni: cosa significherebbe per June tornare a una vita normale? In "Vows" il viaggio compiuto da June e Moira verso il Canada è articolato in momenti conflittuali della prima, la quale si sente in colpa per non aver potuto salvare Hannah e teme di non poter essere più la donna che Luke ha amato (i flashback hanno aiutato a capire di più i dubbi della protagonista in merito) e nell'estremo sacrificio della seconda nel salvare la sua amica, che la porta a litigare con la sua nuova partner Oona, confermando come il rapporto fra June e Moira sia forte e fondamentale per la costruzione della serie sin dalla prima stagione (la chimica fra Elisabeth Moss e Samira Wiley è innegabile). Ma la risposta al quesito sovrammenzionato arriva con "Home", dove June mostra avere i segni nitidi di quanto ha patito a Gilead, con i traumi di quanto ha vissuto che riaffiorano continuamente, rendendo più difficile il suo contatto con Luke, il quale ritiene di non essere stato un buon marito per lei (tratto che umanizza il personaggio in maniera notevole, anche grazie all'ottima interpretazione di O-T Fagbenle) e dandole una rabbia così sovrastante, che ha opportunamente sfogato su Serena, in una scena davvero difficile da dimenticare, per quanto forte ed efferata sia stata, con conseguenza la melensa riunione fra Fred e Serena. Ovviamente June ha anche ritrovato un po' di gioia, riabbracciando Nichole e ritrovando Emily e Rita, ma June, ora libera dalle costrizioni di Gilead, è pronta a scatenare la sua vendetta sui Waterford e su tutta Gilead, come dimostrato dalle parole dette nell'interrogatorio con Tuello, e ne vedremo delle belle, questo è certo. Insomma, le emozioni non mancano davvero in questa quarta stagione e siamo in trepida attesa di scoprire come le cose si evolveranno, anche a Gilead, la cui storyline è ferma dal quinto episodio.

Nell'ottavo episodio, intitolato "Testimony", June affronta i Waterford in tribunale e porta Emily a rivivere un terribile ricordo del suo passato a Gilead, mentre Lawrence presenta a Zia Lydia un ancella a lei familiare.



Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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