Lo scorso 22 Settembre è tornata una delle serie più chiacchierate degli ultimi anni, ovvero From, ora alla sua terza stagione (in Italia è arrivata questo venerdì su Paramount+). A seguito dello scioccante finale della scorsa stagione, che aveva portato con se' innumerevoli domande, la serie mystery-horror creata da John Griffin riparte con due episodi davvero incredibili, dove le emozioni e il mistero sono al centro di tutto, con la promessa che le risposte arriveranno.
3x01: Shatter
Diretto da: Jack BenderScritto da: John Griffin e Jeff Pinkner
"Look, we are still in this thing. We can still win. But whatever we do, we have to do it carefully. We have to make everything last. This place will not break us! The only way we go home… is together."
Il primo episodio riprende dagli eventi che hanno concluso la seconda stagione, mostrandocene le conseguenze e alzando il tasso di difficoltà dei nostri protagonisti in maniera piuttosto inaspettata. La storia si divide in due parti, con la cittadina che si riprende dall'ultima "maledizione" fermata da Boyd, per poi trovarsi ad affrontare un "nuovo" problema, ovvero la scarsità di cibo, dato che l'ultimo raccolto è misteriosamente andato a male. Così Boyd si ritrova a dover decidere di uccidere le mucche e le capre, inclusa quella a cui Ethan si era affezionato, al fine di sostentare i residenti, mentre Jim, che continua a non azzeccarne mezza, si imbarca nel bosco a cercare Tabitha, dove verrà accompagnato da Kenny. Il loro viaggio riserva loro un nuovo tassello dell'enigma, ovvero le strane statue e la presenza di una baita abbandonata, dove loro si accampano per la notte, con Jim che decide a caso di tornare indietro il giorno dopo. Ma nella cittadina le cose si mettono male quando le creature portano via il bestiame e Boyd, Tian-Chen, Victor e un Jade sempre più squinternato e fissato col simbolo da lui visto nel tumulo, cercano di recuperarlo, mentre Julie e Ethan vengono salvati da Sara, con cui si recano nel pullman, dove risiede Randall. Alla fine le creature bloccano Boyd e Tian-Chen nel fienile, costringendo il primo a guardare la mutilazione della seconda, che risulta essere comunque tremenda, pur non venendo mostrata. Intanto Tabitha sembra essere davvero uscita e la regia, così come la fotografia, ci fanno notare questo distacco dalla realtà cupa e tesa della cittadina, con toni caldi e vividi che descrivono il mondo esterno, o meglio, la città di Camden, che Tabitha scopre essere il luogo dove Victor è nato, dato che nel suo portapranzo c'è scritto il suo indirizzo. E così, dopo aver telefonato alla madre, la quale conferma che la polizia sta ancora cercando lei e la sua famiglia, e essersi confidata con un prete, Tabitha si reca nella casa di Victor, dove incontra suo padre, il quale è decisamente scioccato nel vedere il portapranzo del figlio nelle mani di un'estranea. Insomma una première bella densa, come non se ne vedeva da tempo.
3x02: When We Go
Diretto da: Jack Bender
Scritto da: John Griffin e Jeff Pinkner
"She painted everything she saw. She said it was like she’d been chosen. She said it was a place… that was everywhere, but you couldn’t find it if you tried. Somewhere you could stumble into from anywhere, but… never find a way to leave. She said there were people there… people who were lost… and afraid. Who found themselves living inside a nightmare that they couldn’t escape… fighting a battle they knew they couldn’t win. She said they were holding on to hope. And when that hope was gone… they held on to each other. [...] She said that, of all the people who would find their way to this place, she was the one who had been chosen to… free the children. But she wasn’t the first. Others were chosen before her. She could see each and every one. And all of them had failed. None of them had ever set the children free. And none of them had ever gone home. So, if you’ve seen the children, if they’ve called to you, then I guess you’ve been chosen now, too."
Il secondo episodio affronta le conseguenze del precedente, tirando fuori uno dei migliori episodi della serie. Nella cittadina vediamo i residenti affrontare la morte di Tian-Chen, il tutto messo in risalto dalla bravura dei vari membri del cast, con Boyd che non riesce a farsene una ragione del fatto che abbia dovuto perdere un altro residente (è giusto chiedersi perchè non sia stato ucciso?), Jade e Kristi che mostrano molta cura e tenerezza, specialmente quando preparano il corpo di Tian-Chen, Donna che afferma che non c'è partita nella situazione in cui si trovano, Kenny che affronta la morte della madre in maniera straziante, dopo aver trovato del cibo coltivato assieme a Jim, Fatima che inizia ad avere problemi a causa della gravidanza, arrivando addirittura a mangiare il raccolto andato a male (ricordiamoci il sogno di Elgin...) e Jim che non ha idea di che cosa stia facendo, anche se la "telefonata dall'aldilà" che conclude l'episodio potrebbe dargli un scopo, e Ellis che potrebbe avere un ruolo attivo nella storia, dato che Boyd gli propone di catturare una delle creature, possibilmente viva. Intanto Tabitha tenta di raccontare a Henry, il padre di Victor, quello che successo a suo figlio e agli altri residenti e, dopo una fase di scetticismo, l'uomo le crede, raccontandole che sua moglie aveva avuto delle visioni riguardanti dei bambini da salvare e che era convinta fosse stata prescelta, assieme ad altre persone prima di lei, e secondo lui anche Tabitha è stata scelta per questo e infine, in un montaggio in parallelo col funerale di Tian-Chen, Henry le mostra dei dipinti fatti da Miranda, che raffigurano luoghi della cittadina e alcune delle apparizioni che abbiamo già visto (essendo questa serie prodotta da persone che hanno lavorato a Lost, è inevitabile il paragone con la questione dei candidati di Jacob). Questa terza stagione non poteva iniziare in maniera migliore.
NEL PROSSIMO EPISODIO...
Promo per il terzo episodio, intitolato "Mouse Trap".
Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!
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