Note su "Marionette".

Finalmente Olivia è a casa. Il ritorno non è sicuramente una passeggiata per lei, la sua vita è stata vissuta da un'altra persona per qualche mese, e questo comprensibilmente la disorienta.
Ma sappiamo bene che Olivia è una tosta e vuole subito tornare a lavoro. Il caso di questa settimana sembra proprio un tributo al romanzo "Frankenstein", piuttosto ben riuscito.

La trama orizzontale della serie, in questo episodio è stata dedicata al rapporto tra Peter ed Olivia. Peter, giustamente, non ha potuto fare a meno di raccontare ad Olivia cos'è successo in questi mesi tra lui e Bolivia. Almeno in questo è stato corretto. Olivia incassa la notizia piuttosto bene davanti a Peter, ma da sola nella sua casa, si sfoga in un lungo pianto.
Le da persino fastidio stare nel suo appartamento. Questo turbinìo di sentimenti non le impedisce comunque di svolgere il suo lavoro, come sempre, e perchè no, di sfogarsi un po' su Peter.

In questo episodio, il team Fringe è alla ricerca di un uomo che ruba gli organi da persone che li avevano ricevuti in seguito ad un trapianto (le scene delle operazioni per estrarre gli organi sembrano prese da Dexter). Peter ed Olivia scoprono che gli organi rubati vengono tutti da una sola ragazza, morta tempo prima, il suo nome è Amanda Walsh.
I due si recano a casa della madre per capire chi può esserci dietro tutto questo e che intenzioni ha. La madre di Amanda racconta loro che sua figlia soffriva di depressione, per questo usciva poco di casa, se non per andare a lezione di danza o alla terapia di gruppo.

Recuperate le presunte ceneri di amanda, Walter si rende conto (assaggiandole...) che quelli delle pompe funebri non hanno cremato il cadavere, ma solo una cassa da morto, e le indagini lo confermano. Perciò il corpo di Amanda è in possesso del ladro di organi.
Chi ha rubato gli organi della ragazza, l'ha fatto per riportarla in vita, proprio come in "Frankenstein"...anche se con scopi e metodi differenti.

Una volta messi insieme tutti gli organi del cadavere di Amanda, colui che si è occupato di rimetterla a posto, l'ha legata con delle catene ad un ingranaggio, molto articolato e ben costuito che gli permette di farla danzare. Una scena bellissima quanto macabra, veramente complimenti a chi l'ha scritta e girata, ma anche agli attori.
Cercando tra coloro che facevano terapia con Amanda, Peter ed Olivia scoprono il nome dell'uomo che stanno cercando, si tratta di Roland David Barrett, il quale ha lasciato la terapia il giorno che Amanda si è suicidata ed è uno scienziato esperto in rigenerazione cellulare.
Mentre Peter ed Olivia si confrontano, Barrett stà mettendo in pratica i suo sforzi e cerca di rianimare Amanda. Riesce al primo tentativo a farla resuscitare! Lo scienziato però si pente subito di quello che ha fatto, perchè si rende conto che Amanda non può tornare quella che era un tempo, sembra una sorta di zombie.

Il team Fringe al completo si reca a casa di Barrett. Lui cerca di scappare ma Olivia lo ferma, Amanda non ce l'ha fatta, il suo corpo collassa su una sedia.

Olivia parla con Barrett e gli chiede perchè l'ha fatto e che relazione aveva con Amanda, lui risponde:"Stavo cercando di riparare ad un errore. Aveva commesso uno sbaglio." E continua: "Volevo che lei avesse un'altra possibilità, volevo che...Vivesse la sua vita. I suoi occhi... quando l'ho guardata negli occhi...non era Amanda. non so cos'ho riportato indietro, ma so...che non era lei." Parole che fanno riflettere Olivia sul suo rapporto con Peter.

Quest'ultimo la vede seduta nel giardino di Barrett e si avvicina a lei, le chiede se stà bene e lei risponde: "Sai cos'ha detto Barrett? Ha detto che l'ha guardata negli occhi ed ha capito...che non era lei. Capisco quel che è successo. So che aveva tantissime informazioni su di me, sulla mia vita e sulle persone che mi sono vicine. E ho capito che anche se sbagliava, aveva una spiegazione completamente plausibile. E credo che aspettarmi che tu vedessi oltre tutto questo, è forse chiedere un po' troppo. Quando ero laggiù ho pensato molto a te...e tu eri soltanto una parte della mia immaginazione. Ma mi sono aggrappata a te. E non era...spiegabile, logico, ma l'ho fatto. Quindi...perchè non l'hai fatto anche tu? Lei non era me. Come hai fatto a non vederlo? Ora lei è ovunque: a casa mia, nel mio lavoro, nel mio letto, e non voglio più mettere i miei vestiti, non voglio vivere nel mio appartamento e non voglio stare con te. Lei si è presa tutto."
Le uniche parole che Peter riesce a pronunciare sono:"Mi dispiace."

Dopo lo sfogo di Olivia, cambiamo ambiente, Peter porta Walter a prendere un frullato, e fuori da un locale appare un observer, parla con qualcuno al suo strambo telefono e dice: "Sono arrivato. Si. Lo stò osservando in questo momento. E' ancora...vivo."
Credo che si riferisca a Walter...e non mi sembra nulla di buono!

Che amaro e triste come finale di metà stagione! Voi che ne pensate? Vi aspettavate una puntata come questa?


Commenta la puntata sul forum!
Condividi su Google Plus

Articolo di Fra_

1 commenti:

Simona LaFleur ha detto...

Ottima analisi. Ho commentato sul forum.