FRINGE - I Fringies sbarcano su "Tv Guide"
E' la fine dei mondi come li conosciamo.
E tutto ciò che la Divisione Fringe vuole è una zuppa.
"Giuro di aver visto qualcuno aggirarsi con quella in mano!" dice Jasika Nicole, frizzante come sempre e infagottata, tra una ripresa e l'altra a Vancouver. Manca solo una settimana alla conclusione delle riprese della quinta ed ultima stagione di "Fringe", ma lo stato d'animo in questo piovigginoso pomeriggio di Dicembre è inaspettatamente esaltante. Soprattutto per chi ha dovuto affrontare la lunghe riprese notturne che riguardano la battaglia finale tra i nostri eroi e gli invasori calvi, gli Osservatori. "Sarà grandioso!" ha dichiarato Anna Torv, la cui Olivia Dunham già mostra i lividi e le contusioni legate alle azioni dell'episodio precedente "Sarà davvero sorprendente se riusciremo a finire di girare nel tempo stabilito"
Non che questo spettacolo non abbia battuto ogni probabilità, ancora e ancora, sopravvivendo a diverse stagioni, grazie ad una schiera di fans molto più numerosa di quella che i valori d'ascolto potrebbero suggerire. E' per questo motivo che il produttore Wyman ha impiegato molto tempo per preparare un finale di serie che potesse soddisfare perfino i fans più irriducibili.
"Non volevo tirare in mezzo altri Universi o qualche trucco drammatico" dice Wyman che sta dirigendo l'ultima metà del doppio episodio finale "Un sacco di volte un produttore è in grado di dare ai fans ciò che vogliono, perché quando una serie finisce nessuno può dirti ciò che devi fare. Ma io devo così tanto ai fans, che volevo essere sicuro che questo finale fosse per loro"
Il conto alla rovescia per il finale ha mandato i fans in delirio.
Il salto temporale nel 2036 ha posto le basi per una serie di rivelazioni scioccanti e addii. Nessuno di essi è stato inserito semplicemente per fare effetto.
"Sapevamo che Etta se ne sarebbe andata fin dall'inizio" dice Wyman parlando dell'assassinio della figlia perduta di Olivia e Peter, nel corso di una resa dei conti con il perfido Osservatore Windmark (Michael Kopsa) "Ho scelto appositamente quel personaggio per dimostrare che non si può controllare il destino. Lei ha compiuto il suo destino".
Ora è tempo che Fringe faccia la stessa cosa.
Quando venne lanciato nel 2008, c'erano altissime aspettative.
Fu creato dalle menti brillanti di J.J. Abrams, Roberto Orci e Alex Kurtzman.
La sola cosa che manca? I numeri. E forse un minimo di messa a fuoco.
"La prima stagione è stata molto dura" ammette John Noble, l'attore australiano che ha dato il volto all'eccentrico, affettuosamente "tocco" Dr. Walter Bishop.
Wyman si trova d'accordo.
"Non sapevamo ancora che cosa fosse. Esistevano alcune comparazioni con X-Files e altre cose che non si erano mai viste prima ma non fu un successo come avevamo sperato..."
E non lo sarebbe mai stato.
La grande tragedia di Fringe è stata che molti spettatori non hanno visto come Wyman e il resto della produzione hanno trasformato un semplice prodotto di fantascienza, in una saga profondamente emotiva e fantasiosamente selvaggia, incentrata sull'agente dell'FBI della Torv, il suo lavoro con Walter, con il figlio truffatore Peter e l'agente Astrid Farnsworth.
Loro sono, come sostiene Wyman, "Un gruppo eterogeneo di persone che cercano disperatamente di creare una famiglia".
La loro capacità di creare un gruppo tanto amato dai fans, tra continui cambiamenti e archi narrativi, è un vero e proprio testamento per il cast e per gli sceneggiatori.
"Siamo andati in direzioni che io non avrei mai potuto immaginare" spiega Joshua Jackson "Jeff ha sempre parlato di ogni stagione di Fringe come fosse un capitolo di un libro, perchè ciò che abbiamo ottenuto alla fine di ogni stagione, terminava in quella sezione, e poi si passava ad un'altra storia"
Fonte: www.tvguide.com
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