Bentornati ad una nuova recensione di un episodio della terza stagione della pluripremiata serie American Horror Story, accompagnata dal sottotitolo Coven. Questa puntata si è rivelata molto interessante, soprattutto per lo standard di horror espresso nei suoi 45 minuti. Forse è stato l'episodio più violento di tutta la serie stessa. Adesso, però, andiamo a scoprire che cosa è successo. La sceneggiatura è stata affidata a Jennifer Salt, la regia a Michael Uppendahl.
New Orleans, 1961. Un ragazzino di colore viene inseguito per la strada da alcuni uomini che, infine, riescono a rapirlo. Si scopre che il giovane è figlio di una parrucchiera del salone di bellezza di Marie Laveau, e che è stato iscritto ad una scuola superiore dove vanno anche i bianchi; la donna, infatti, non si preoccupa del razzismo dilagante. La sua decisione, però, è fatale per il piccolo, che viene trovato impiccato in un bosco. Marie Laveau, furiosa, evoca, attraverso un misterioso rito, degli zombi che raggiungono gli assassini del piccolo e li fanno letteralmente a pezzi.
Si torna ai giorni nostri, nella camera di Spalding, il maggiordomo della scuola di magia, piena di inquietanti bambole e armamentario da tè. L'uomo sente il litigio tra Fiona e Madison al piano di sotto, ed assiste all'omicidio della giovane strega da parte della più anziana. Ha quindi un breve dialogo con la Suprema che, dopo averlo ringraziato, rimembra della perdita della sua lingua, evento che, però, sembra averlo reso più saggio. Al maggiordomo viene poi affidato il cadavere di Madison, di cui dovrà disfarsi, mentre Fiona raggiunge la serra, dove trova Queenie morente dopo l'aggressione del minotauro. Le sue condizioni sono critiche, e nemmeno l'intervento di Cordelia sembra potere qualcosa; quando tutto sembra andare per il peggio, la Suprema usa una strana magia per rianimare la ragazza, che torna a respirare regolarmente. Il giorno dopo, che è anche il giorno di Halloween (siamo in contemporanea, evviva), al salone di bellezza di Laveau viene recapitato uno strano pacco, il cui contenuto spaventa tremendamente la strega voodoo: è la testa del minotauro, che per altro sembra essere ancora cosciente.
Zoe è rimasta a casa di Kyle dopo che lui ha ucciso la madre. Il rinato sembra ormai non avere più coscienza di sé (alla domanda di Zoe "Kyle?" Lui risponde "No Kyle"). La ragazza decide di dargli qualcosa da mangiare, opportunamente corretto con del veleno per topi. Ma quando torna da lui, non lo trova più. Uscita per cercarlo, si rende conto che è il giorno di Halloween, e pertanto, il suo strano comportamento ed il fatto di essere ricoperto di sangue passeranno facilmente inosservati. Tutti, comunque, si stanno preparando per la festa, anche Fiona ed il marito di Cordelia, Hank, che intanto riceve la sua amante Kylie (interpretata da Alexandra Breckenridge) nel suo appartamento. Questo mentre Marie Laveau si prepara a farla pagare alla Suprema, nonostante le rimostranze di una delle sue impiegate, che le ricorda quando fu protagonista della pace tra le streghe voodoo e la precedente Suprema.
All'accademia, intanto, arriva il consiglio delle streghe, allertato da Nan, la quale crede che abbiano ucciso Madison poiché non ne percepisce più i pensieri. Inizialmente la visita sembra volgere per il peggio perché Cordelia rivela loro che è stata da Marie Laveau, ma l'intervento di Fiona risolve momentaneamente le cose. Intanto Hank uccide la sua amante con una pistola silenziata. Comincia così il processo per l'uccisione di Madison e Fiona viene interrogata. Del consiglio fa parte anche Myrtle Snow, un'altra potente strega che finisce col raccontare la storia di lei e dell'attuale Suprema. Poco dopo la morte di Anna Lee (siamo nel 1971), che aveva preceduto Fiona, quest'ultima riuscì a farsi eleggere nuova Suprema, scatenando le ire di Myrtle, che ambiva a quel ruolo e che sapeva ciò che aveva fatto Fiona. Così, incantò la lingua di Spalding perché lui dicesse solo la verità; la sera stessa dopo che ciò accadde, però, il maggiordomo fu trovato con la lingua tagliata, e la Snow credette che fosse stata l'attuale Suprema a farlo. Così, la donna chiede a Spalding di scrivere su un foglio chi gli ha tagliato la lingua, essendo costretto a dire la verità. Ma sul pezzo di carta, egli scrive "Myrtle Snow"; attraverso un flashback viene rivelato che l'uomo ascoltò la strega mentre raccontava dell'incanto effettuato sulla sua lingua, e che per tanto, poco dopo, si recò nel bagno e, dopo aver rivelato a Fiona di averla sempre amata, si recise l'organo del gusto. Questo causa la rabbia di Myrtle, che crede che la donna abbia ucciso Madison per non dover essere sostituita da lei; interviene però Cordelia, che rivela che la giovane non avrebbe mai potuto essere la nuova Suprema, poiché aveva problemi di cuore. All'insaputa di tutti, comunque, il cadavere della ragazza è ancora nella casa, per la precisione nella stanza di Spalding, che la usa come una bambola.
Scende la notte, e Marie Laveau decide di realizzare la sua vendetta contro Fiona; prima rianima un gran numero di zombi, poi, alla festa di Halloween organizzata dalla scuola, una persona incappucciata getta dell'acido in faccia a Cordelia. Mentre Delphine (che intanto ha ringraziato Queenie per averla salvata) risponde ai ragazzini che bussano alla porta per il classico "dolcetto o scherzetto?", riceve la visita degli zombi delle sue tre figlie. Nelle ultime immagini, si vedono i morti viventi che circondano la casa.
Dopo la delusione del terzo episodio, Murphy e Falchuk ci stupiscono con una puntata fantastica, piena di orrore, colpi di scena e momenti da ricordare. La violenza raggiunge livelli mai visti, da fare invidia a Mortal Kombat, con sequenze come quella iniziale, il taglio della lingua di Spalding (interpretato da un Denis O'Hare mozzafiato) o la testa mozzata del minotauro nella scatola. A queste, si aggiungono quei momenti "disturbanti" come i riti di rianimazione compiuti da Marie Laveau. Non smetterò mai, però, di complimentarmi con la regia ed il livello di recitazione della serie, che raggiunge standard soltanto sognati da altri show; in questo episodio, le lodi vanno specialmente ad Angela Bassett (Laveau), Frances Conroy (Myrtle Snow), Jamie Brewer (Nan) e, come detto, Denis O'Hare. Stavolta non c'è stato nulla di negativo o sconveniente, per oggi ci sono solo complimenti, per American Horror Story. Il cliffhanger finale ci lascia con tanta attesa per la prossima puntata, intitolata "Burn, witch, burn!" ("Brucia, strega, brucia!"), che andrà in onda il 6 novembre.
Per finire, come al solito, terminiamo con i riferimenti ad altre opere o stagioni di American Horror Story:
- La scena iniziale cita numerosi classici film sugli zombi; in particolare, la sequenza dello smembramento di uno degli assassini può essere un riferimento al capolavoro horror Zombi 2 di Lucio Fulci.
- La testa del minotauro nella scatola può essere una strizzata d'occhio a Seven, famoso film del 1997 di David Fincher, con Brad Pitt, Morgan Freeman e Kevin Spacey.
- Il comportamento ed il vestiario di Myrtle Snow ricordano Minerva McGranitt, la professoressa di trasfigurazione della celebre saga di film e romanzi di Harry Potter.
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