AGENTS OF SHIELD - Intervista a Bill Paxton

Bill Paxton. Ve lo assicuro, non è John Casey
Dalla sua introduzione, l'agente John Garrett, interpretato da Bill Paxton, ha sconvolto gli equilibri di Agents of SHIELD. Già all'inizio, i suoi modi di fare determinati (ai limiti della violenza gratuita) erano sufficienti a dare una ventata di nuovo alla serie; ma a seguito del suo doppiogioco, è diventato ancora più importante per gli equilibri dello show, ed anche più gradito a colui che scrive questo pezzo di giornalismo da blog. Davvero, come "agente dello SHIELD" era insopportabile. Come cattivo, almeno, posso odiarlo.

In occasione del WonderCon, un festival dei fumetti americano, Paxton ha rilasciato un'intervista ai ragazzi di CraveOnline. Oltre che della serie, l'attore parlerà anche di altri suoi successi, come il film Twister.


D:  Condividi il Red Carpet con Into the storm. Perché non è Twister 2? Sappiamo che volevi farlo.

R: Ci vedo Max Deacon lì. Ha interpretato uno dei miei figli in Hatfield & McCoys. Steve Quale, il regista, è un vecchio collega e Steve ed io ci conosciamo dai giorni di Gale Hurd e Jim Cameron ed il Nuovo Mondo e Roger Corman. E' figo, non ho visto il film, ma ho sentito molte cose buone a riguardo. E' probabilmente il sequel spirituale di Twister. Ho intenzione di vederlo come tutti quanti.

D: Sai che Sharknado (un film che non auguro di vedere a nessuno, ma se avete voglia, potete guardarvi la recensione di Yotobi su Youtube, ndr) ci dice che puoi davvero lanciare delle bombe nei tornado e distruggerli? Cosa ne pensi?

R: Non ne ho idea. Credo che (l'idea, ndr) provenga da Uomini d'amianto contro l'Inferno (il titolo originale era Hellfighters, ma in Italia va tutto pompato... ndr), dove John Wayne interpretava Red Adair. Adair era un ragazzo che era stato in tutto il mondo. Aveva una compagnia fuori Houston che vendeva petrolio ed esplosivi. Il loro scopo era di mettere tutto questa TNT in un bulldozer e portarlo dove si accendono i fuochi ed accendere tutto questo, e farlo esplodere. Quindi credo che abbiano preso l'idea da qui. Ma John Wayne lo faceva 50 anni fa!

D: Hai interpretato, in precedenza, un marine dello spazio. Com'è diverso il tuo ruolo in Edge of Tomorrow - Senza domani?
R: Beh, sono il sergente di un plotone. Un ragazzo di campagna del Kentucky che ha grande zelo per la vita militare e l'idea che un uomo possa provare la sua personalità solo nel combattimento, cosa che è vera, a dirla tutta, quando veramente metti le palle in prima linea. So che è un personaggio che farà contenti i nostri militari, uomini e donne, e spero che gli piaccia, perché è una sorta di omaggio al loro servizio.

(In questo caso descriveva una scena del film, ho tagliato la parte per non fare spoiler, casomai uno voglia vederselo, ndr) [...] C'è qualcosa di perverso in questo, molto humor nero e non è un sequel, né un film di supereroi. E' originale, anche se ci sono elementi classici, il viaggio nel tempo, l'invasione aliena, non le avete mai viste combinate. Emily Blunt e Tom sono grandi assieme, abbiamo una pupa guerriera tosta ed un guerriero tosto, od un ragazzo che scopre il suo guerriero interiore. L'eroe di Cruise compie un viaggio simile a quello del pubblico in questo mondo. Credo che alla gente piacerà molto. Sarei intrigato dall'essere lì.

D: Quale sarebbe la parte perversa? Non mi pare di vederla dal trailer.

R: Lo humor, lo humor da patibolo. Capirai cosa intendo quando vedrai il film. E' disturbato.

D: Quindi è linguaggio, non tanta roba che accade ai personaggi.
R: Ci sono situazioni e c'è il linguaggio. (ed altra scena, anche abbastanza divertente ma stereotipata, che non vi racconterò, ndr)

D: Ora sei parte del Marvel Universe.

R: E' divertente. Mi sono sentito, tipo, "Quando ricevo il mio invito?" Suvvia...

D: Il ruolo di John Garrett è diventato più grande di quanto ti aspettassi?
R: Eh si, lo ha fatto. Hanno iniziato a scrivere per me e sapevo che ero stato messo là dove c'era possibilità di andare e divertirmi parecchio, soprattutto ora che hanno smascherato Garrett che la sua vera natura è uscita fuori. Ho ancora tre episodi, e la cosa mi gasa. Ci sarà un grande episodio che prenderà in considerazione Ward, il modo in cui è diventato il mio "figlio adottivo" ed un po' da dove provengo, perché mi comporto così e faccio quello che faccio. E poi, ovviamente, arriveremo al season finale.

D: Il tuo contratto ti permetterà di partecipare ai film della Marvel se vorranno?

R: Mi piacerebbe pensarla così. Mi è piaciuto lavorare con Jed Whedon e sua moglie Maurissa Tancharoen, i creatori, e con Jeff Bell, lo showrunner, e Jeph Loeb. Un gran gruppo di ragazzi.

D: Voglio dire, se Samuel L. Jackson può partecipare ad Agents of SHIELD, tu dovresti prendere parte a The Avengers: Age of Ultron.

R: Lo dite voi.

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Articolo di Klaus Heller

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